L’Unione Italiana Vini (UIV) ha recentemente fatto notizia grazie al Consiglio nazionale che si è svolto presso la Cantina Avignonesi a Montepulciano. Durante questo incontro, l’associazione ha espresso la sua soddisfazione per l’allocazione di 100 milioni di euro stanziati dal Governo italiano per la promozione all’estero del vino nazionale. Inoltre, è stato annunciato il rinnovo della vicepresidenza con l’elezione di Filippo Polegato e Marzia Varvaglione, due figure che portano una visione fresca e internazionale al settore.
Fondi per la promozione del vino italiano: un passo avanti significativo
La decisione del Governo di aumentare i fondi per l’internazionalizzazione delle imprese vinicole italiane è stata accolta con entusiasmo da UIV. Questa misura, prevista nella finanziaria 2025, prevede l’aggiunta di 100 milioni di euro all’anno per il triennio 2026-2028. Questo intervento porterà il plafond annuale del fondo gestito dal Ministero degli Affari Esteri e dall’ICE a un totale di 250 milioni di euro.
Lamberto Frescobaldi, presidente di UIV, ha sottolineato l’importanza di questa misura in un contesto di crescente pressione globale. Con una quota pari al 24% del nostro export, il vino italiano è oggi tra i beni più esposti sul mercato statunitense. Le tensioni geopolitiche e le politiche protezionistiche, come i dazi imposti dagli Stati Uniti, hanno comportato un significativo calo delle esportazioni, evidenziando l’urgenza di strategie di promozione più incisive.
Secondo i dati dell’Osservatorio del Vino UIV, le vendite di vino italiano negli Stati Uniti hanno registrato un preoccupante calo del 28% nel bimestre luglio-agosto 2024, e un saldo negativo del 3% nei primi otto mesi dell’anno sui mercati extra-UE. Questi dati rendono evidente la necessità di investire in attività promozionali per sostenere l’immagine e la competitività del vino italiano nel panorama internazionale.
Rinnovo della vicepresidenza: una scelta strategica
Oltre all’annuncio dei fondi, il Consiglio ha visto un importante rinnovamento nella sua leadership con l’elezione di due nuove figure come vicepresidenti: Filippo Polegato, amministratore delegato di Astoria Vini, e Marzia Varvaglione, business developer di Varvaglione – Vigne & Vini. Entrambi portano con sé una vasta esperienza e una visione internazionale che si allinea perfettamente con le ambizioni di UIV.
- Marzia Varvaglione, già presidente di AGIVI e del CEEV.
- Filippo Polegato, esponente di una storica realtà del settore spumantistico veneto.
Questo rinnovamento è visto come fondamentale in un periodo di sfide e opportunità per il settore vinicolo italiano. UIV ha colto l’occasione per esprimere gratitudine ai vicepresidenti uscenti, Chiara Lungarotti e Sandro Sartor, per i loro contributi durante il loro mandato. La loro esperienza è stata cruciale nel navigare le complesse acque del mercato internazionale.
“L’ingresso di due figure giovani e profondamente radicate nel tessuto produttivo italiano – ha commentato il Consiglio nazionale – rafforza la rappresentanza e la capacità di dialogo del settore, in un momento cruciale per la competitività del vino italiano nel mondo.” Questa affermazione sottolinea l’importanza di avere leader capaci di rispondere rapidamente ai cambiamenti e alle sfide.
Dialogo e strategia nel cuore del Nobile di Montepulciano
Il Consiglio nazionale UIV è stato preceduto da un convegno intitolato “Dialogo, dati e visione strategica nel cuore del Nobile di Montepulciano”, organizzato in collaborazione con il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano. Questo evento ha rappresentato un’importante opportunità di confronto tra imprese, consorzi e rappresentanze del settore vitivinicolo.
L’incontro, tenutosi presso la storica Fortezza di Montepulciano, ha visto la partecipazione di diversi attori del settore, i quali hanno discusso delle attuali sfide e opportunità legate al mercato del vino. La condivisione di dati e strategie è risultata cruciale per delineare un futuro promettente per il vino italiano.
Il dibattito ha evidenziato l’importanza di una cooperazione efficace tra le varie entità che operano nel settore, sottolineando come un approccio unito possa portare a risultati superiori nel panorama competitivo globale. Il consenso generale emerso durante il Consiglio e il convegno è che, con il supporto adeguato e una leadership lungimirante, il settore vitivinicolo italiano ha tutte le potenzialità per affrontare le sfide del futuro e continuare a prosperare nel mercato globale.
