Un viaggio tra parole e vini: il concorso letterario di Go Wine compie 24 anni

Un viaggio tra parole e vini: il concorso letterario di Go Wine compie 24 anni

Un viaggio tra parole e vini: il concorso letterario di Go Wine compie 24 anni

Redazione Vinamundi

2 Ottobre 2025

Sabato 27 ottobre 2023, si è svolta la cerimonia finale di premiazione della 24ª edizione di “Bere il territorio”, il concorso letterario nazionale promosso da Go Wine. L’evento ha avuto luogo nella suggestiva sala delle maschere del Castello di Grinzane Cavour, un luogo emblematico per la cultura vinicola italiana e per la storia della viticoltura piemontese. Questa iniziativa culturale, che accompagna la vita dell’associazione Go Wine dal 2001, ha come obiettivo principale quello di promuovere la cultura del vino e l’enoturismo in Italia, aspetti fondamentali per valorizzare il patrimonio enogastronomico del nostro Paese.

La cerimonia ha visto la partecipazione significativa di soci di Go Wine provenienti da diverse delegazioni italiane, oltre alla presenza di autorità locali e membri della giuria. La 24ª edizione del concorso rappresenta un traguardo importante, testimoniando la continuità e l’evoluzione di un’iniziativa radicata nel panorama culturale italiano.

Un tema attuale e rilevante

Il tema centrale di quest’edizione, “Bere il territorio”, si è rivelato un invito alla riflessione su come il vino rappresenti l’identità e la storia dei luoghi da cui proviene. Durante la cerimonia, è stato evidenziato come il concetto di “Bere il territorio” risulti ancor più attuale rispetto a 24 anni fa. Infatti, l’anno passato ha portato alla luce diverse problematiche che hanno colpito il settore vitivinicolo, tra cui:

  1. Il rischio di equiparare vino e superalcolici.
  2. Normative relative alla patente.
  3. Possibili disposizioni riguardanti l’etichettatura dei vini.

Massimo Corrado, presidente di Go Wine, ha espresso le sue preoccupazioni riguardo a questi temi, sottolineando l’importanza di non ignorare secoli di storia legati al vino e alla viticoltura italiana. Secondo Corrado, il vino è parte integrante della civiltà di un grande Paese come l’Italia e non dovrebbe mai essere banalizzato. Questa visione mette in risalto l’importanza di continuare a promuovere una cultura del vino che rispetti le tradizioni e la qualità, sostenendo al contempo i viticoltori impegnati nel valorizzare i loro territori.

Innovazione e sostenibilità

Negli ultimi anni, il concorso ha integrato nuove tematiche legate alla sostenibilità e alla ricerca, affinando ulteriormente il suo messaggio di promozione culturale. L’edizione di quest’anno ha visto premiati scrittori e opere che hanno affrontato questi temi in modo originale e significativo.

Melania Mazzucco, scrittrice e drammaturga di fama, ha ricevuto il riconoscimento di “maestro di Bere il territorio”. Questo premio, istituito dalla terza edizione del concorso, è destinato a figure culturali che rappresentano un punto di riferimento per le nuove generazioni. Durante la sua partecipazione, Mazzucco ha intrattenuto il pubblico con una conversazione vivace, toccando temi quali la storia dell’arte e l’importanza della figura femminile nella narrativa. Ha parlato anche dei suoi romanzi, in particolare del suo recente lavoro “Silenzio, le sette vite di Diana Karenne”, che uscirà per Einaudi nel 2024, evidenziando il legame tra scrittura, ricerca e conoscenza del territorio.

I vincitori del concorso

Nella sezione generale, il riconoscimento è andato a Simone Restaldi di Torino, il cui racconto “Dazi” ha saputo trattare con ironia un tema di attualità che richiama vicende storiche del XIX secolo. Un premio speciale è stato conferito ad Armando Castagno, noto scrittore e divulgatore, per il suo impegno nella letteratura legata al vino, sottolineando l’importanza della cultura e della storia dei luoghi nella viticoltura.

Quest’edizione ha anche visto l’assegnazione di due riconoscimenti specifici dedicati alla sostenibilità, secondo le linee guida indicate dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo. I premi sono stati attribuiti a:

  1. La cooperativa Onlus Artimestieri di Boves, impegnata nella bioedilizia e nel recupero del sughero.
  2. La cantina veneta Cà Lustra, apprezzata per le sue pratiche sostenibili nell’uso del vetro.

Infine, un riconoscimento è stato riservato all’opera di Pietro Stara, “Il Vino e la storia”, un libro che raccoglie articoli e saggi sull’importanza storica del vino, perfettamente allineato con il messaggio di quest’edizione del concorso.

La 24ª edizione di “Bere il territorio” non è stata solo un evento di premiazione, ma un’importante occasione di riflessione e confronto su tematiche attuali legate al vino e alla sua cultura, evidenziando il valore inestimabile del patrimonio vitivinicolo italiano.

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