Alba, 3 novembre 2024 – Go Wine ha scelto le sale dell’Hotel Calissano di Alba per ricordare Luigi Veronelli, a vent’anni dalla sua scomparsa, con l’evento “I grandi terroir del Barbaresco”, tenutosi tra venerdì 1 e sabato 2 novembre. Un incontro che ha riunito produttori, appassionati e familiari del celebre giornalista, per celebrare il suo ruolo fondamentale nella cultura del vino italiano.
Veronelli, un ricordo che prende vita tra vino e parole
Nella sala principale dell’Hotel Calissano, in via Pola 8, si sono alternati momenti di degustazione e dibattito. Pannelli espositivi e una selezione di testi hanno raccontato la vita di Veronelli, mentre un’enoteca dedicata ha offerto vini di cantine che negli anni hanno condiviso il suo cammino. “Veronelli ha saputo raccontare il vino come nessun altro”, ha spiegato Lucia Veronelli, sua figlia, durante la degustazione-conversazione di sabato pomeriggio. Al suo fianco, il genero Arturo Rota e alcuni viticoltori che con lui hanno condiviso passioni e battaglie.
L’eredità di un precursore
Luigi Veronelli, scomparso nel novembre 2004, è stato un pioniere della comunicazione enogastronomica. Negli anni Sessanta e Settanta, quando radio e tv ignoravano il tema e i giornali parlavano più di scandali che di qualità, lui ha cominciato a raccontare i vini italiani e chi li produceva. “Ha dato voce ai piccoli produttori, difendendo tradizione e qualità”, ha ricordato uno dei viticoltori presenti. La sua attività, dal Corriere della Sera alle trasmissioni televisive fino alla famosa Guida ai Vini, ha lasciato un segno ancora ben visibile.
Tra storia e memoria: un’esposizione che parla
Nel corso dell’evento sono stati mostrati materiali provenienti da “Il Veronelli”, spazio inaugurato nel 2024 nell’ex convento dei Neveri di Bariano, in provincia di Bergamo. Qui si trovano l’archivio, la biblioteca, la cantina e lo studio del giornalista. Go Wine ha voluto così mettere in luce un luogo che conserva la memoria di Veronelli, aperto a chi vuole scoprire meglio la sua eredità culturale.
Degustazioni, masterclass e incontri da non perdere
Il programma è stato ricco: banco d’assaggio aperto dalle 11 alle 18 in due turni, tre masterclass tematiche e la possibilità di assaggiare vini selezionati. Venerdì 1 novembre si è parlato dell’annata 2021 e delle riserve di Barbaresco, con degustazioni guidate dagli esperti di Go Wine. Sabato pomeriggio, spazio al ricordo di Veronelli con una conversazione aperta e l’assaggio di sette vini scelti per l’occasione.
I biglietti per le degustazioni erano disponibili anche online, con sconti per i soci Go Wine: 23 euro il prezzo pieno, 20 euro in prevendita digitale, 15 euro per i tesserati. Le masterclass hanno fatto il tutto esaurito già prima dell’evento.
Un omaggio che viene dal cuore
La presenza della famiglia Veronelli ha dato un tono intimo all’iniziativa. “Papà credeva nella forza delle storie che stanno dietro ogni bottiglia”, ha raccontato Lucia Veronelli davanti a un pubblico attento. I produttori hanno condiviso aneddoti, tra vendemmie difficili e successi inattesi. “Sapeva ascoltare tutti, anche chi non aveva voce”, ha aggiunto uno dei vignaioli storici della zona.
Il futuro della cultura del vino passa da qui
Go Wine ha sottolineato come l’eredità di Veronelli sia ancora viva: la sua guida annuale continua a uscire, e il dibattito sulla qualità e l’identità dei vini italiani resta centrale. “Abbiamo voluto ricordare non solo il giornalista, ma l’uomo che ha cambiato il modo di parlare di vino”, ha spiegato Massimo Corrado, presidente dell’associazione.
L’evento si è chiuso con un brindisi collettivo: sulle tavole, bottiglie di Barbaresco delle annate più prestigiose. In sala, il ricordo di un uomo che – come hanno ripetuto in molti – “ha insegnato a guardare il vino con occhi nuovi”. Per informazioni sulle prossime iniziative e sulle visite al percorso “Il Veronelli”, Go Wine invita a visitare il sito www.gowinet.it.
