Nell’affascinante contesto delle colline che si estendono tra Conegliano e Valdobbiadene, un’area di straordinaria bellezza e ricca di storia, è nato un importante movimento dedicato a difendere e valorizzare l’identità culturale e storica di questo territorio. Un anno fa, è stato fondato il Comitato Conegliano e Valdobbiadene, un gruppo di appassionati e professionisti del settore vitivinicolo, che ha redatto un Manifesto per chiarire e ribadire l’importanza di questo luogo, non solo come un semplice nome, ma come un simbolo di tradizione, lavoro e comunità.
L’evento che ha segnato una tappa fondamentale per il Comitato è stato il convegno tenutosi a Farra di Soligo, dove sono stati discussi temi cruciali legati alla valorizzazione della denominazione Conegliano Valdobbiadene DOCG. Durante il convegno, Maurizio Favrel, coordinatore del Comitato, ha sottolineato l’importanza di tracciare un confine netto tra chi percepisce il territorio come un mero sfondo per il prodotto vitivinicolo e chi riconosce in esso una sostanza ricca di storia, carattere e identità.
Il Manifesto si propone come una vera e propria dichiarazione di intenti, un documento che non intende aggiungere confusione a un panorama già complesso, ma piuttosto aprire un dialogo chiaro e diretto riguardo a ciò che significa appartenere a queste terre. Gli obiettivi principali includono:
Questa ambiguità non solo danneggia l’immagine del prodotto, ma mina anche la reputazione di un’area vitivinicola che ha ottenuto il riconoscimento della DOCG grazie al suo impegno nella produzione di vini di alta qualità.
Un altro aspetto importante sottolineato nel Manifesto è l’importanza del paesaggio come elemento distintivo della zona. Le colline, i vigneti e i borghi che costellano il territorio non sono solo scenari pittoreschi, ma costituiscono l’anima di una comunità che ha saputo costruire la propria identità attorno alla viticoltura. La bellezza del paesaggio è parte integrante del valore del vino prodotto in questa area; pertanto, è essenziale che venga tutelata e valorizzata.
Il Comitato ha manifestato l’intenzione di avviare studi e ricerche in collaborazione con la Scuola Enologica ‘Cerletti’ e le università locali, affinché le nuove generazioni possano apprendere l’importanza e le specificità del proprio patrimonio vitivinicolo. Questo è un passo necessario per garantire che la tradizione venga trasmessa e che la cultura del vino di Conegliano e Valdobbiadene continui a vivere e prosperare.
In un mondo sempre più globalizzato, il Comitato si propone di essere una voce chiara e autorevole, facendo portavoce di un patrimonio condiviso. Il Manifesto non è solo un documento, ma un simbolo di una comunità unita per la difesa di un patrimonio inestimabile, un richiamo a tutti i produttori, i distributori e i consumatori a riconoscere e rispettare il valore di Conegliano e Valdobbiadene. La strada da percorrere è lunga, ma con determinazione e impegno, è possibile costruire un futuro in cui l’identità di questo territorio venga celebrata e preservata.
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