Il 20 ottobre 1995 segna una data cruciale per il mondo vitivinicolo italiano, in particolare per il comune di Verduno, in provincia di Cuneo. In questo giorno, il Verduno Pelaverga ha ottenuto ufficialmente il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata (DOC), un traguardo che ora celebra i suoi trent’anni di storia. Questo vino, noto per le sue peculiarità aromatiche e il suo forte legame con il territorio, ha conquistato un posto di rilievo nel panorama enologico sia nazionale che internazionale.
Per festeggiare questo importante anniversario, l’associazione “Verduno è uno” ha organizzato un evento speciale che si terrà martedì 9 settembre alle ore 15. La location scelta per l’incontro è suggestiva: le cantine storiche del Municipio di Verduno, un luogo ricco di storia e tradizioni vitivinicole. Durante la conferenza intitolata “30 anni Verduno Pelaverga Doc”, si svolgeranno una serie di interventi che promettono di arricchire la conoscenza e l’apprezzamento di questo vino unico.
Presentazione dell’etichetta d’autore
Un momento particolarmente atteso della giornata sarà la presentazione dell’etichetta d’autore creata dall’artista Elisabetta Buglioni di Monale, appositamente per celebrare questo trentennale. Le etichette d’autore, sempre più diffuse nel mondo del vino, rappresentano un modo per unire arte e enologia, offrendo un racconto visivo delle caratteristiche e della storia del vino stesso. Buglioni, con il suo stile distintivo, interpreterà l’essenza del Verduno Pelaverga, rendendola visibile e tangibile.
Interventi di esperti
L’evento sarà moderato dal sommelier e formatore Sandro Minella, figura di spicco nel panorama enologico italiano, che guiderà il pubblico attraverso un viaggio di approfondimento sul Verduno Pelaverga. Tra gli interventi previsti, spicca quello di Renata Salvano, ex sindaca di Verduno, che fornirà un approfondimento sulla nascita della DOC. Salvano, da sempre attenta alla valorizzazione del territorio e delle sue tradizioni, illustrerà le sfide e i successi che hanno portato al riconoscimento del Verduno Pelaverga come prodotto di qualità.
Altri esperti interverranno per arricchire il programma:
- Giancarlo Montaldo, giornalista noto per la sua esperienza nel settore vitivinicolo, discuterà dello sviluppo produttivo del vitigno e del vino.
- Maurizio Petrozziello, ricercatore del Centro di ricerca viticoltura ed enologia di Asti, presenterà una relazione sui profumi e le caratteristiche speziate del Verduno Pelaverga.
Riconoscimenti e futuro del Verduno Pelaverga
In un contesto di celebrazione e approfondimento, durante l’evento verrà conferito il riconoscimento di “Araldo del Verduno Pelaverga Doc” a Ian D’Agata, esperto internazionale di vitigni autoctoni. D’Agata, noto per il suo impegno nella valorizzazione dei vini italiani, rappresenta un’ulteriore testimonianza della rilevanza che il Verduno Pelaverga ha assunto nel panorama enologico globale. Questo riconoscimento sottolinea l’importanza di promuovere e tutelare le varietà autoctone, che non solo raccontano la storia di un territorio, ma rappresentano anche un patrimonio culturale da preservare.
Il Verduno Pelaverga è un vino che merita di essere celebrato, non solo per la sua qualità, ma anche per il legame che ha con il territorio e la comunità di Verduno. La sua storia è raccontata attraverso le vigne che crescono su terreni ricchi di minerali e le tradizioni di viticoltori che da generazioni si prendono cura di queste uve. La manifestazione del 9 settembre sarà quindi un momento per riflettere sui trent’anni di storia del Verduno Pelaverga e un’opportunità per guardare al futuro, valutando come continuare a promuovere e valorizzare questo vino unico, simbolo di un territorio ricco di cultura e tradizione.