Trend del vino: ecco come cambieranno nel 2026

I trend del vino per il 2026

I trend del vino per il 2026 | Pixabay @IL21 - Vinamundi

Federico Liberi

16 Dicembre 2025

Si prediligeranno i piccoli produttori e i prodotti dell’Est Europa: ecco come cambieranno i trend del vino nel 2026

Trend del vino: il settore del vino europeo si prepara a un 2026 all’insegna di importanti trasformazioni, con la Francia che punta a una significativa ripresa sul mercato globale e l’Europa orientale che consolida la propria presenza grazie all’affermazione di produzioni di qualità. Le nuove tendenze riflettono un crescente interesse dei consumatori verso vini sostenibili, biologici e di piccoli produttori, sostenuti da una maggiore trasparenza garantita dall’innovazione tecnologica.

Trend del vino per il 2026: crescita per i vini europei emergenti e sostenibilità al centro

Secondo Neil McAndrew, consulente enologico e advisor della campagna UE “More Than Only Food and Drink”, il 2026 sarà l’anno in cui vini provenienti da Paesi emergenti come Grecia, Croazia, Bulgaria, Ungheria e Romania conquisteranno nuove fette di mercato, grazie alla riscoperta e al perfezionamento dei vitigni autoctoni con tecniche di vinificazione moderne. Queste produzioni, spesso tutelate da regimi di qualità europei come Dop, Igp e biologico, rappresentano una novità per i consumatori sempre più curiosi e attenti a varietà aromatiche diverse.

Parallelamente, la Francia, nonostante le difficoltà che colpiscono regioni storiche come Bordeaux e Borgogna, si prepara a una riscossa commerciale, puntando su una strategia di “meno ma meglio” che valorizza i marchi eco-consapevoli e i vini “green” – biologici, naturali e a basso intervento. Importanti novità arrivano anche dall’introduzione di nuove varietà di uva resistenti ai cambiamenti climatici, anche in zone prestigiose come la Champagne, a conferma dell’impegno europeo verso una viticoltura sempre più sostenibile.

Innovazioni normative e finanziamenti per il settore vitivinicolo Ue

Il “Pacchetto Vino” europeo, recentemente approvato, introduce semplificazioni nelle regole sull’etichettatura, con l’introduzione dell’etichetta digitale che permette, tramite un Qr code, di accedere a informazioni dettagliate su ingredienti, pratiche di produzione e sostenibilità, senza appesantire l’etichetta fisica. Questa misura, valida sia per il mercato interno che per l’export, risponde alle richieste di trasparenza dei consumatori e facilita la comunicazione delle qualità dei prodotti.

Inoltre, i fondi comunitari destinati al settore, che ammontano a circa 300 milioni di euro annui, godranno di maggiore flessibilità e intensità: il cofinanziamento per misure di competitività come la promozione all’estero, la ristrutturazione dei vigneti e gli investimenti tecnologici potrà raggiungere fino all’80% in caso di azioni rivolte all’adattamento climatico. Un elemento chiave è anche l’inclusione dell’enoturismo tra le attività finanziabili, un settore in forte espansione soprattutto in Italia.

Il consumatore del futuro: trasparenza, sostenibilità e salute

Il mercato del vino nel 2026 sarà contraddistinto da una domanda crescente di vini prodotti nel rispetto dell’ambiente e della sostenibilità sociale, con pratiche che spaziano dall’agricoltura biologica e biodinamica alla riduzione dei rifiuti e all’uso di energie rinnovabili nelle cantine. Le etichette sempre più interattive e i codici Qr garantiranno una maggiore trasparenza sulle pratiche adottate, rispondendo alla sensibilità di un pubblico attento anche agli aspetti etici e sociali.

Un altro trend in crescita è rappresentato dall’aumento dell’offerta di vini a basso o nullo contenuto alcolico, con prodotti di alta qualità provenienti soprattutto dall’Ue, inclusi esempi di spicco nelle regioni classiche francesi come Provenza e Bordeaux. Questa tendenza rispecchia la maggiore attenzione al bere consapevole e salutare, in linea con le richieste di un pubblico che cerca sempre più varietà e innovazione.

L’insieme di queste dinamiche segna un 2026 ricco di opportunità e sfide per il settore vitivinicolo europeo, che punta a coniugare tradizione e innovazione, qualità e sostenibilità per conquistare nuovi consumatori in Europa e nel mondo.

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