Trame di Vite 2025: giovani scrittori e viticoltura eroica si incontrano a Conegliano Valdobbiadene

Trame di Vite 2025: giovani scrittori e viticoltura eroica si incontrano a Conegliano Valdobbiadene

Trame di Vite 2025: giovani scrittori e viticoltura eroica si incontrano a Conegliano Valdobbiadene

Redazione Vinamundi

16 Settembre 2025

Nella suggestiva cornice dell’Aula Magna dell’Università di Enologia G.B. Cerletti, si è svolta la presentazione della terza edizione di “Trame di Vite”, un progetto che unisce la narrativa giovanile con la viticoltura eroica delle colline di Conegliano Valdobbiadene, recentemente riconosciute come Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Questo evento ha messo in luce non solo la qualità della scrittura dei giovani autori, ma anche l’importante legame tra letteratura e paesaggio, un connubio che arricchisce entrambe le realtà.

L’importanza del territorio

Moderato dalla giornalista Maria Pia Zorzi, l’incontro ha visto gli interventi di figure emblematiche nel mondo del vino e della cultura. Diego Tomasi, direttore del Consorzio di Tutela, ha aperto l’incontro parlando dell’importanza del territorio e della sua influenza sulla produzione vinicola. Maria Grazia Morgan, dirigente scolastica dell’Istituto Cerletti, ha sottolineato come l’educazione e la letteratura possano intersecarsi con il patrimonio culturale e naturale della zona.

I giovani autori protagonisti

I protagonisti della serata erano i giovani autori finalisti del Premio Campiello Giovani 2024, tra cui:

  1. Sofia Aleandri
  2. Giulia Arnoldi
  3. Daniele Camagna
  4. Francesco Maisto
  5. Filippo Triolo

Ognuno di loro ha avuto l’opportunità di condividere le proprie esperienze e riflessioni su come il paesaggio collinare e la cultura vitivinicola del Conegliano Valdobbiadene abbiano plasmato le loro narrazioni. Le loro passeggiate tra le Rive, intervallate da incontri con produttori locali, hanno fornito un contesto autentico e ispiratore per i loro racconti.

Un viaggio attraverso le emozioni

Il volume che raccoglie le opere di questi giovani scrittori è più di una semplice antologia; è un viaggio attraverso le emozioni e le storie che si intrecciano con la tradizione vitivinicola della regione. Tale tradizione, caratterizzata dalla coltivazione di vigneti su terreni scoscesi, è definita “eroica” per le sfide che comporta, ma anche per la bellezza dei paesaggi che offre. Franco Adami, presidente del Consorzio di Tutela, ha affermato: «Crediamo che la forza di una denominazione non risieda solo nella qualità dei suoi vini, ma anche nella capacità di dialogare con altri mondi, dalla letteratura all’arte». Questa visione sottolinea l’importanza di una sinergia tra diversi ambiti culturali, essenziale per la valorizzazione del patrimonio locale.

Uno degli aspetti più affascinanti di “Trame di Vite” è la sua capacità di rinnovarsi e adattarsi, creando continuità nel tempo. Infatti, dal 14 al 16 settembre 2025, i finalisti del Premio Campiello Giovani 2025 – Valeria Arieti, Giacomo Bonato, Giacomo Masut, Chiara Miscali e Aurora Vannucci – avranno l’opportunità di vivere un’esperienza simile a quella dei loro predecessori. Durante questi tre giorni, i giovani scrittori saranno immersi nel paesaggio delle colline del Conegliano Valdobbiadene, incontrando produttori, artigiani e autori locali. Questo incontro non solo arricchirà il loro bagaglio culturale, ma darà vita a nuove storie che verranno raccolte in un volume previsto per l’uscita nel 2026.

La viticoltura eroica di Conegliano Valdobbiadene non è solo un simbolo di qualità e tradizione, ma rappresenta anche un modello di sostenibilità e rispetto per l’ambiente. I vigneti, coltivati su terreni impervi, sono mantenuti con tecniche che rispettano l’ecosistema e preservano la biodiversità. Questo approccio si riflette anche nella scrittura dei giovani autori, i cui racconti spesso esplorano temi di connessione con la natura e di sostenibilità, rendendo il progetto ancora più significativo.

La presentazione di “Trame di Vite” ha dimostrato come la letteratura possa fungere da ponte tra le generazioni, creando un dialogo tra il passato e il futuro. I giovani scrittori, attraverso le loro parole, non solo raccontano storie, ma contribuiscono a mantenere viva la memoria culturale di una regione ricca di storia e tradizione. La sinergia tra vino e cultura si rivela quindi un potente strumento per la valorizzazione del territorio, invitando tutti a scoprire e apprezzare la bellezza delle colline di Conegliano Valdobbiadene e le storie che esse ispirano.

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