Suavia 2025: un viaggio tra territorio, innovazione e passione nella vendemmia

Suavia 2025: un viaggio tra territorio, innovazione e passione nella vendemmia

Suavia 2025: un viaggio tra territorio, innovazione e passione nella vendemmia

Redazione Vinamundi

12 Ottobre 2025

La vendemmia 2025 di Suavia, storica cantina del Soave Classico, si è conclusa all’insegna di un equilibrio che riflette la forza e la coerenza della famiglia Tessari. Questa annata, sebbene abbia presentato sfide legate alle condizioni climatiche, ha messo in luce la solidità e la competenza che caratterizzano da sempre questa realtà vitivinicola. Situata nel cuore della zona di Soave, Suavia si conferma come un punto di riferimento per la viticoltura veneta, mantenendo una visione sostenibile e un impegno verso l’eleganza distintiva dei suoi vini.

Un’annata fresca ed equilibrata

Il 2025 si è rivelato un anno caratterizzato da un andamento climatico regolare, con una buona disponibilità idrica e temperature moderate. Questi fattori hanno contribuito a una maturazione equilibrata delle uve. Tuttavia, la stagione ha presentato alcune difficoltà: le piogge superiori alla media e episodi di grandine all’inizio di agosto hanno costretto i viticoltori a intervenire tempestivamente. Nonostante ciò, le sorelle Tessari, Alessandra, Meri e Valentina, si sono mostrate fiduciose riguardo alla qualità delle uve raccolte. “I vini del 2025 sapranno raccontare un’annata fresca, equilibrata e autentica, nel segno della tradizione di Suavia”, affermano con convinzione.

Raccolta anticipata per la Garganega

La vendemmia ha visto una raccolta regolare del Trebbiano di Soave, avvenuta nella prima settimana di settembre. Tuttavia, il vitigno simbolo della denominazione, la Garganega, ha richiesto un’attenzione particolare. Per preservare la sanità delle uve, la vendemmia di Garganega è stata anticipata di 7-10 giorni rispetto al calendario consueto, portando le uve in cantina già a metà settembre. Questa scelta strategica è stata fondamentale per garantire la qualità del prodotto finale, un aspetto cruciale per Suavia in ogni annata.

Meno quantità, maggiore qualità

Dal punto di vista produttivo, l’anno ha evidenziato una leggera flessione del raccolto, compresa tra il 10% e il 15%. Tuttavia, questa diminuzione non ha impattato significativamente sulla qualità delle uve. Infatti, le uve si presentano sane, con acidità ottimale e profumi intensi, mentre i livelli zuccherini promettono vini fini ed eleganti. La famiglia Tessari ha sempre sottolineato l’importanza della qualità rispetto alla quantità, e quest’anno non fa eccezione. La loro attenzione ai dettagli e il rispetto per la tradizione vinicola del Soave Classico si riflettono in ogni bottiglia.

Suavia: identità e tradizione

Fondata nel 1982, la cantina Suavia è diventata un simbolo del Soave Classico, grazie alla sua capacità di coniugare la tradizione agricola con una visione contemporanea e sostenibile. Le sorelle Tessari, custodi di una storia familiare lunga quattro generazioni, continuano a portare avanti l’eredità della loro famiglia con passione e dedizione. Ogni vendemmia rappresenta un nuovo capitolo in questa storia, con l’obiettivo di produrre vini che raccontino l’autenticità del territorio.

La vendemmia 2025 si inserisce perfettamente in questo contesto, rappresentando un momento in cui territorio, tecnica e talento hanno lavorato in sinergia per dar vita a vini autentici, freschi e armoniosi. La cantina Suavia si distingue non solo per la qualità dei suoi vini, ma anche per l’impegno nel preservare l’ambiente e nel promuovere una viticoltura sostenibile. Questo approccio è particolarmente rilevante in un’epoca in cui le questioni ambientali e climatiche sono al centro del dibattito globale.

In sintesi, la vendemmia 2025 di Suavia si conferma un esempio di come la tradizione e l’innovazione possano coesistere, portando alla creazione di vini che non solo soddisfano i palati più esigenti, ma raccontano anche una storia di passione, impegno e amore per il territorio.

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