Strategie innovative per gestire le giacenze: le nuove priorità in agenda

Strategie innovative per gestire le giacenze: le nuove priorità in agenda

Strategie innovative per gestire le giacenze: le nuove priorità in agenda

Redazione Vinamundi

27 Ottobre 2025

L’industria vitivinicola italiana, rinomata a livello mondiale, si trova ad affrontare sfide significative che potrebbero influenzare il suo futuro. Durante un’intervista, Ettore Prandini, presidente nazionale di Coldiretti, ha espresso le sue preoccupazioni e le strategie necessarie per affrontare la situazione attuale, in occasione della pubblicazione del Libro Bianco del Vino, rilasciato con il numero 146 de I Grandi Vini.

le sfide dei dazi statunitensi

Una delle questioni più urgenti per il vino italiano è rappresentata dai dazi imposti dagli Stati Uniti, un mercato cruciale per l’export italiano. Le tariffe che potrebbero raggiungere i 290 milioni di euro rischiano di danneggiare gravemente il settore. Prandini ha sottolineato l’importanza di avere a disposizione più risorse per tutelare questo mercato strategico e sostenere l’export. È fondamentale che il governo italiano e le istituzioni europee mettano in campo misure concrete per affrontare le giacenze di vino, aumentate a causa di un surplus di produzione e di una domanda fluttuante.

affrontare le giacenze di vino

Le giacenze di vino non sono solo un problema economico; rappresentano anche una sfida per la reputazione e la qualità del prodotto. In questo contesto, Prandini ha suggerito l’adozione di:

  1. Fondi straordinari per la distillazione
  2. Incentivi fiscali mirati a promuovere la sostenibilità
  3. Investimenti e sviluppo dell’enoturismo

La distillazione potrebbe rivelarsi una soluzione efficace per ridurre le giacenze di vino in eccesso, trasformando un potenziale problema in un’opportunità per creare nuovi prodotti.

investire nei mercati emergenti

Guardando al futuro, Prandini ha delineato l’importanza di investire in mercati geografici emergenti e in canali di distribuzione strategici. Il mercato extra-Ue, con vendite previste di 4,9 miliardi di euro nel 2024, rimane cruciale. Gli Stati Uniti sono un obiettivo primario, ma anche nazioni come Giappone e Corea del Sud offrono nuove opportunità di sbocco. In Europa, paesi come Germania, Belgio e le regioni scandinave continuano a premiare i vini italiani per la loro qualità e unicità.

Un altro aspetto fondamentale per il rilancio del vino italiano è il mercato interno, che deve essere valorizzato attraverso iniziative di enoturismo. Questa forma di turismo non solo avvicina i consumatori al vino, ma promuove anche il territorio, creando una connessione più profonda tra produttori e consumatori.

la necessità di riforme

Prandini ha anche espresso la necessità di modificare alcune normative che potrebbero ostacolare la crescita del settore. Ha criticato le etichette allarmistiche che equiparano il consumo moderato di vino all’abuso, sostenendo che siano necessarie regole europee uniformi che valorizzino la qualità del prodotto senza criminalizzarlo. La riforma del pacchetto vino a Bruxelles è un tema di grande rilevanza, e Prandini si aspetta risposte concrete e flessibilità da parte delle istituzioni europee.

Per rafforzare la percezione del vino italiano tra i consumatori globali, Prandini ha sottolineato l’importanza di puntare su qualità, sostenibilità e legame con il territorio. Comunicare la cultura millenaria del vino italiano e il suo ruolo fondamentale nella dieta mediterranea è essenziale. L’innovazione digitale può svolgere un ruolo chiave nel promuovere i vini italiani, rendendo accessibili le storie e le tradizioni che ne stanno alla base.

In un contesto di crescente concorrenza globale, il vino italiano deve affrontare sfide significative, ma anche opportunità straordinarie. La combinazione di qualità, innovazione e una forte identità territoriale può contribuire a mantenere il primato del vino italiano nel mercato mondiale. È fondamentale che tutti gli attori del settore collaborino per affrontare le sfide attuali e costruire un futuro sostenibile e prospero per l’industria vinicola italiana. Le decisioni prese oggi avranno un impatto duraturo sul settore, rendendo imperativo un dialogo costante tra produttori, istituzioni e consumatori per garantire che il vino italiano continui a essere un simbolo di qualità e tradizione nel panorama internazionale.

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