L’agricoltura italiana si trova attualmente ad affrontare sfide significative che mettono a rischio la sua sostenibilità e vitalità. Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo, ha lanciato un chiaro allerta, evidenziando come il costo medio di 22.000 euro per ettaro di terreno agricolo stia trasformando il settore in un “affare per ricchi e grandi gruppi”. Questa situazione è particolarmente preoccupante per i giovani agricoltori e le piccole aziende familiari, che rappresentano l’essenza del sistema produttivo italiano.
I costi insostenibili dei terreni
Il prezzo elevato dei terreni agricoli sta creando una barriera insormontabile per le nuove generazioni che desiderano intraprendere un’attività agricola. La difficoltà di accesso al credito rappresenta un ulteriore ostacolo. Infatti, molti giovani aspiranti agricoltori non riescono a ottenere finanziamenti sufficienti per l’acquisto di superfici agricole. Questo scenario rischia di escludere dal mercato chi punta su qualità, sostenibilità e una gestione attenta del territorio, valori fondamentali per un’agricoltura moderna e responsabile.
Sostegno alle piccole e medie imprese
Confeuro ha ribadito la necessità di puntare su un’agricoltura agroecologica, che valorizzi la coltivazione familiare e i valori etici. Tiso ha affermato che è “indispensabile rafforzare le misure di sostegno ai giovani produttori”, suggerendo di valorizzare strumenti come la Banca delle Terre Agricole di ISMEA, che ha il compito di facilitare l’ingresso nel settore per chi è disposto a lavorare con passione e rispetto per l’ambiente.
Contro la concentrazione fondiaria
Uno degli aspetti critici evidenziati da Confeuro è la crescente concentrazione fondiaria nelle mani di pochi grandi gruppi e multinazionali. Tiso ha chiamato a resistere a questo modello agricolo, sottolineando che la terra deve rimanere un bene comune, accessibile a chi desidera coltivarla in modo rispettoso e con passione. Senza interventi mirati, il settore agricolo rischia di diventare un esclusivo appannaggio dei grandi capitali, a scapito della diversità e della sostenibilità.
Un futuro rurale sostenibile
Proteggere le piccole e medie aziende agricole è vitale non solo per garantire una produzione alimentare di qualità, ma anche per promuovere una più equa distribuzione delle risorse e salvaguardare l’identità rurale italiana. Le piccole imprese agricole sono spesso custodi di tradizioni e pratiche sostenibili che contribuiscono alla biodiversità e alla preservazione del paesaggio. Supportare queste realtà significa investire nel futuro di intere comunità, che vedono nell’agricoltura una fonte di sostentamento e identità.
Confeuro ha delineato la necessità di politiche agricole mirate e di un sistema di credito agevolato per i giovani agricoltori. Solo attraverso misure concrete sarà possibile evitare che il settore diventi sempre più esclusivo e concentrato nelle mani di pochi. Le politiche dovrebbero favorire l’accesso alla terra, la formazione e l’innovazione, senza dimenticare l’importanza della sostenibilità ambientale.
Inoltre, l’associazione suggerisce di incentivare la cooperazione tra agricoltori, favorendo la creazione di reti e consorzi che possano supportare le piccole e medie imprese nel loro percorso di crescita. Attraverso la condivisione di risorse e know-how, è possibile affrontare le sfide del mercato globale, mantenendo viva la tradizione agricola italiana.
La salvaguardia dell’agricoltura italiana non è solo compito delle istituzioni e delle associazioni, ma coinvolge anche la comunità e i cittadini. È fondamentale sensibilizzare il pubblico sull’importanza di un’agricoltura sostenibile e di qualità, incoraggiando scelte di consumo responsabili. Sostenere i prodotti locali e le aziende agricole del territorio è un modo per investire nel futuro dell’agricoltura e nella salute del nostro pianeta.
In un contesto in cui le sfide ambientali e sociali sono sempre più pressanti, è essenziale che la società civile si mobiliti a sostegno delle piccole e medie imprese agricole. Solo con un impegno collettivo sarà possibile garantire un futuro sostenibile per l’agricoltura italiana, preservando la nostra identità e il nostro patrimonio culturale.
Con le giuste politiche e il sostegno della comunità, l’agricoltura italiana potrà continuare a prosperare, mantenendo vive le tradizioni e promuovendo pratiche innovative che rispettano l’ambiente e il benessere delle persone.