Scoprire la Basilicata: un viaggio tra bellezze nascoste e tradizioni uniche

Scoprire la Basilicata: un viaggio tra bellezze nascoste e tradizioni uniche

Scoprire la Basilicata: un viaggio tra bellezze nascoste e tradizioni uniche

Redazione Vinamundi

6 Ottobre 2025

Il mio viaggio nel Sud Italia continua e questa volta mi dirigo verso una delle regioni più affascinanti e meno conosciute del nostro Bel Paese: la Basilicata. Questa terra, spesso trascurata dai turisti, è un angolo di paradiso che offre paesaggi mozzafiato, storie antiche e una cultura ricca e variegata. La Basilicata è famosa per i suoi vulcani spenti, i legami con la comunità albanese e i suoi straordinari vini rossi, in particolare l’Aglianico del Vulture.

La zona del Vulture

Inizio il mio viaggio nella zona del Vulture, un antico vulcano che, pur essendo geologicamente inattivo, ha plasmato il territorio circostante con la sua energia. I suoli vulcanici, ricchi di minerali e porosi, sono ideali per la coltivazione della vite. Durante i periodi di siccità, questi terreni fungono da veri e propri serbatoi d’acqua, permettendo alla vegetazione di prosperare. I contadini locali hanno coniato un’espressione per descrivere questa peculiarità: “il tufo che allatta la vite”.

Proseguendo il mio itinerario, mi imbatto nei laghi di Monticchio, due splendidi specchi d’acqua che occupano l’area dei crateri del vulcano. Questi laghi, circondati da boschi di faggi, offrono un rifugio perfetto dalla calura estiva. L’atmosfera è incantevole e il silenzio interrotto solo dal canto degli uccelli rende il luogo ancora più magico. Qui, la natura si mostra in tutto il suo splendore e mi ricorda quanto sia importante preservare questi angoli di biodiversità.

Storia e tradizione

La Basilicata è anche una regione ricca di storia e tradizione. Questa parte d’Italia è stata teatro di eventi significativi, come l’epoca dei briganti e il fenomeno dell’emigrazione. Molti lucani, in cerca di fortuna, si sono avventurati verso il Nord, lasciando alle spalle le loro terre d’origine. Questa realtà ha dato vita a storie di vita vissuta, di speranza e di sfide, che ancora oggi risuonano nei racconti degli anziani. Non posso fare a meno di pensare a Pier Paolo Pasolini, che scelse questi paesaggi come sfondo per il suo film “Il Vangelo secondo Matteo”. La drammaticità del territorio, con i suoi monti e valli, si presta perfettamente alla narrazione di una storia così profonda e intensa.

Incontro con la comunità albanese

Mi trovo ora in provincia di Potenza, in una zona colonizzata dagli albanesi a partire dalla fine del 1440. I paesi di Rionero in Vulture e Barile sono tra i luoghi dove questa comunità ha messo radici. Qui, per caso, incontro un signore che un tempo ha lasciato la sua terra per cercare fortuna al Nord. Dopo quarant’anni, è tornato a Barile con i suoi risparmi, pronto a riabbracciare le sue origini. Ci sediamo al tavolo di un bar nella piazza principale e con un sorriso mi offre una bottiglia di Aglianico del Vulture, un vino che racconta storie di passione e dedizione.

Mentre assaggio il suo vino, scopro un mondo di sapori e profumi. L’Aglianico del Vulture è un vino onesto, tipico del contadino, che porta con sé la storia e la tradizione di questa terra. Il signore mi racconta della sua vita a Milano, dei sacrifici e dei sogni, ma anche del “fantasma” che si dice abiti una delle case antiche del paese. Le storie di fantasmi e leggende sono parte integrante della cultura lucana, che si intreccia con la storia reale e quotidiana.

La strada delle cantine

Dopo questa piacevole chiacchierata, mi dirigo verso la “strada delle cantine”, un percorso incantevole costellato di piccole porticine colorate che sembrano uscire da un presepe. Ogni porta nasconde un tesoro: cantine dove l’Aglianico del Vulture matura in antri scavati nel tufo. Questi luoghi, simili a catacombe, custodiscono un vino che affina i suoi nobili tannini in un ambiente unico.

L’Aglianico del Vulture è un vino potente e raffinato, ricco di profumi che evocano frutti di bosco e spezie. Al palato si presenta complesso e avvolgente, con una persistenza che lascia un segno indelebile. È un vino che invita alla convivialità e alla scoperta, capace di raccontare la storia di una terra e della sua gente.

La Basilicata, con la sua bellezza selvaggia e autentica, continua a sorprendermi. Ogni incontro, ogni bicchiere di vino, ogni paesaggio mi portano a riflettere sulla ricchezza di questa regione. Le persone che ho incontrato sono uniche, generose e portatrici di storie che meritano di essere raccontate. La Basilicata non è solo una meta da visitare, ma un viaggio nei ricordi e nelle tradizioni, un’esperienza che va oltre il semplice turismo.

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