Scoprire il turismo enogastronomico: un viaggio lento tra cibo e vino in treno

Scoprire il turismo enogastronomico: un viaggio lento tra cibo e vino in treno

Scoprire il turismo enogastronomico: un viaggio lento tra cibo e vino in treno

Redazione Vinamundi

31 Ottobre 2025

Roma, 2 settembre 2025 – Nel cuore della vendemmia, quando le colline italiane si colorano di rosso e oro, i treni regionali hanno visto un vero boom di viaggiatori diretti alle principali mete del turismo del vino. I dati di Trainline, piattaforma indipendente per l’acquisto di biglietti ferroviari, parlano chiaro: tra l’1 e il 29 settembre 2025 c’è stato un aumento netto di passeggeri sulle tratte che collegano le città alle grandi zone vinicole. Un segnale, dicono gli operatori, della voglia crescente di esperienze genuine e sostenibili, lontane dal caos delle città.

Treni pieni verso le capitali del vino

Sulla linea Roma-Orvieto il numero di viaggiatori è cresciuto parecchio. Con appena 12 euro e poco più di un’ora di viaggio, centinaia di appassionati si sono spostati nel cuore dell’Umbria per partecipare a degustazioni e festival. “Già dalle prime settimane di settembre abbiamo notato un flusso costante”, racconta un responsabile della stazione di Orvieto, sottolineando come la vendemmia sia un richiamo per visitatori da tutta Italia.

Non è un caso isolato. La tratta Verona-San Bonifacio ha segnato un +23% di viaggiatori rispetto allo stesso periodo del 2024: in meno di mezz’ora e con soli 4 euro, tanti sono scesi in Valpolicella per assaggiare i vini locali e visitare le cantine. Anche la Roma-Frascati ha registrato un aumento del 21%: qui, con appena 3 euro e trenta minuti di treno, si arriva tra i filari dei Castelli Romani, dove la tradizione vinicola si respira nelle vie del borgo.

L’enoturismo “slow” conquista l’Italia

Il trend non riguarda solo il Centro-Nord. Sulla linea Venezia-Conegliano, i passeggeri sono cresciuti del 16%: con 7 euro si raggiungono le colline del Prosecco Docg, patrimonio Unesco. Sulla Bologna-Imola l’aumento è stato del 10%: per soli 5 euro si entra nelle terre del Sangiovese di Romagna.

Secondo il “Global Wine Tourism Report 2025”, il turismo enogastronomico è ormai una risorsa chiave per molte aziende vinicole italiane. Due su tre dicono che l’enoturismo è redditizio o molto redditizio; circa un quarto del fatturato totale arriva da attività legate all’accoglienza e alla promozione del territorio. “Il treno sta diventando il mezzo preferito da chi cerca esperienze autentiche e rispettose dell’ambiente”, spiega un portavoce di Trainline. “Permette di raggiungere i vigneti senza il fastidio dell’auto”.

Ferrovie dello Stato punta sui treni turistici

A confermare il trend ci sono anche le mosse del Gruppo Ferrovie dello Stato. Tra le novità dell’autunno ci sono i “Treni Turistici Italiani”, come l’“Espresso Langhe e Monferrato”, che collega Roma ad Alba in occasione della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco. Il treno fa tappe ad Acqui Terme, Nizza Monferrato e Asti, attraversando paesaggi che raccontano la storia del vino piemontese.

Non solo Piemonte. L’“Espresso Siena” parte da Roma e arriva nella città del Palio, passando per la Maremma e la Val d’Orcia. In Umbria, invece, l’“Espresso Assisi” porta i viaggiatori a “Frantoi Aperti”, l’evento più importante dedicato all’oleoturismo italiano.

Tra foliage e degustazioni d’epoca

Con l’autunno arriva anche il rilancio del “TrEno Langhe Roero e Monferrato” della Fondazione Fs: partenza da Torino e destinazione Nizza Monferrato con tappa a Canelli, dove le “cantine-cattedrali” sotterranee sono Patrimonio Unesco. Il viaggio si svolge su carrozze d’epoca trainate da una locomotiva a vapore degli anni Trenta; a bordo si possono gustare spumanti e prodotti tipici come gli Amaretti di Mombaruzzo.

C’è poi “Taste Alto Piemonte 2025”, in collaborazione con la Ferrovia Vigezzina-Centovalli: chi compra il biglietto per il “Treno del Foliage” ottiene uno sconto per assaggiare i migliori Nebbioli dell’Alto Piemonte durante l’evento organizzato dal Consorzio al Grand Hotel des Iles Borromées di Stresa, il 9 e 10 novembre. Oltre 45 aziende presenteranno le ultime annate delle dieci denominazioni tutelate.

Un fenomeno che non si ferma

I numeri di Trainline raccontano una realtà in movimento: il turismo del vino in Italia cresce, cambia e trova nel treno un alleato prezioso. Un modo diverso di viaggiare – lento, accessibile, sostenibile – che avvicina sempre più persone alle eccellenze dei territori vinicoli. Tra degustazioni improvvisate e paesaggi d’autunno, sembra destinato a restare protagonista anche nei prossimi anni.

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