Scoprire i vini unici delle Terre del Tartufo

Scoprire i vini unici delle Terre del Tartufo

Scoprire i vini unici delle Terre del Tartufo

Redazione Vinamundi

6 Ottobre 2025

Nel cuore della Toscana, l’evento Volterragusto 2013 ha messo in luce le eccellenze gastronomiche e vinicole della regione, con un focus particolare sul legame tra le terre del tartufo e la produzione vinicola. La degustazione, guidata dal noto giornalista Giampaolo Gravina, vice-curatore della Guida Vini d’Italia de L’Espresso, ha avuto luogo al Teatro Persio Flacco di Volterra. L’obiettivo principale era esplorare come le caratteristiche ambientali, come il suolo e il microclima, possano influenzare la qualità dei vini, interrogandosi se ci sia un legame tra le produzioni vitivinicole e quelle tartufigene.

Il legame tra tartufo e vino

Il tartufo, simbolo della gastronomia toscana, ha ispirato una riflessione sulla potenzialità di queste terre di produrre vini di alta qualità. Durante la degustazione, Gravina ha guidato il pubblico attraverso una serie di assaggi, evidenziando l’importanza delle varietà autoctone e la loro interazione con l’ambiente circostante. Tra i vitigni più noti, il Sangiovese si è affermato come il più rappresentativo della zona di San Miniato, ma sono emerse anche varietà come il Tempranillo e il Colorino, quest’ultimo suscettibile di critiche per i suoi profili organolettici spesso squilibrati.

I vini degustati

La selezione di vini presentati durante l’evento ha messo in risalto le migliori produzioni della zona, con particolare attenzione a:

Vini di San Miniato

  1. Tenuta di Cusignano – Rosso di Gora 2011: Sangiovese con buona struttura e note fruttate.
  2. Cosimo Maria Masini – Cosimo 2009: Sangiovese equilibrato e aromaticamente complesso.
  3. Pietro Beconcini – Vigna alle Nicchie 2008: Elegante Tempranillo.
  4. Agrisole – Colorino 2011: Potenziale della varietà, ma con criticità nel bilanciamento.

Vini di Volterra

  1. Marcampo – Giusto alle Balze 2010: Fresco Merlot.
  2. Castello di Bucignano – Cabernet Sauvignon 2008: Vino robusto con tannini integrati.
  3. Poderi Castaldi – Statiano 2010: IGP Montecastelli con Sangiovese e Canaiolo, buona complessità.
  4. Tenuta Monte Rosola – Canto della Civetta 2011: Blend ben strutturato.
  5. Terre de’ Pepi – Rosso 2011: Assemblaggio di Montepulciano, Sangiovese e Ciliegiolo.

Riflessioni sul futuro della viticoltura

L’evento di Volterragusto ha rappresentato un’importante occasione per riflettere sul futuro della viticoltura nelle terre del tartufo. La continua ricerca di vitigni autoctoni che possano esprimere le peculiarità del territorio è fondamentale per valorizzare queste aree, già celebri per i loro tartufi, ma che aspirano a conquistare una reputazione nel panorama vinicolo. La degustazione non è stata solo un momento di assaggio, ma un passo verso la scoperta e la valorizzazione delle eccellenze vinicole toscane.

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