Scoprire i tesori enologici dell'Alto Adige: bianchi e rossi alpini da non perdere
L’Alto Adige è una delle regioni vinicole più affascinanti d’Italia, riconosciuta per la sua ricchezza e varietà. Durante il Vinitaly, la fiera internazionale dedicata al vino che si svolge annualmente a Verona, le cantine dell’Alto Adige hanno presentato le loro creazioni, raccontando la forza dei loro territori attraverso stili, altitudini e visioni enologiche uniche. Tra le cantine più rappresentative ci sono la Cantina Valle Isarco, la Cantina San Michele Appiano e la Cantina Kurtatsch, ciascuna con una propria anima distintiva nella viticoltura alpina.
I vini dell’Alto Adige sono noti per la loro freschezza e precisione aromatica, con una forte identità territoriale che si manifesta in ogni sorso. Grazie a un clima alpino caratterizzato da forti escursioni termiche tra giorno e notte, i vini della regione sviluppano una spiccata acidità e freschezza. La diversità dei suoli, che variano da sabbiosi a morenici, contribuisce ulteriormente alla complessità dei vini prodotti.
Bianchi della cantina valle isarco
Durante una recente degustazione, i bianchi della Cantina Valle Isarco, situata a Chiusa in provincia di Bolzano, si sono distinti come espressioni autentiche della viticoltura alpina. In particolare, due vitigni hanno catturato l’attenzione: il Kerner e il Sylvaner.
- Kerner 2023:
- Gradazione alcolica: 13,5%
- Provenienza: vigneti tra i 650 e i 900 metri di altitudine
- Caratteristiche: brillante colore giallo paglierino con aromi di pesca bianca, mela verde, fiori d’acacia e accenni di erbe aromatiche.
Abbinamenti: ideale con trota affumicata, formaggi freschi di malga o piatti leggeri della cucina asiatica, come sushi o tempura di verdure.
Sylvaner 2023:
- Gradazione alcolica: 13%
- Provenienza: vigneti tra i 600 e i 750 metri su terreni morenici e sabbiosi
- Caratteristiche: sobrietà e finezza con note di pera Williams, mandorla fresca, erbe di campo e una leggera affumicatura.
- Abbinamenti: perfetto per antipasti leggeri, asparagi, zuppa di vino, pesce bollito o alla griglia.
Entrambi i vini riflettono la filosofia della Cantina Valle Isarco, che punta a valorizzare vitigni tipici, sfruttare altitudini estreme e praticare vinificazioni essenziali.
Sauvignon blanc della cantina san michele appiano
A San Michele Appiano, il Sauvignon Blanc trova una delle sue espressioni più raffinate nella linea Sanct Valentin. L’annata 2022 presenta:
- Gradazione alcolica: 14%
- Caratteristiche: profilo aromatico cesellato con un bouquet di frutta gialla, uva spina, fiori di sambuco e ribes maturo.
- Al palato: strutturato ma teso, con acidità croccante e morbida corposità, grazie alla fermentazione in acciaio e tonneaux, seguita da un affinamento su fecce fini per sei mesi.
- Abbinamenti: ideale con pesce alla griglia, come persico e sogliola, oppure con un risotto alle verdure.
Curtis della cantina kurtatsch
La Val Venosta, nota per la sua varietà paesaggistica e climatica, offre un’altra interessante interpretazione con il Curtis della Cantina Kurtatsch. Questo vino, un taglio bordolese composto da:
- 60% Merlot
- 30% Cabernet Franc
- 10% Cabernet Sauvignon
nasce nei vigneti soleggiati di Cortaccia. Qui, il calore mediterraneo si fonde con la precisione alpina, creando un vino elegante. Il Merlot apporta ricchezza e tannini vellutati, mentre il Cabernet Franc aggiunge un tocco speziato e il Cabernet Sauvignon firma il finale con note di ribes nero.
Dopo una fermentazione in acciaio inox e una malolattica ben condotta, il Curtis affina in grandi botti di rovere, raggiungendo una maturità profonda senza perdere freschezza. Con i suoi 13,5% vol, è il compagno ideale per piatti importanti come carni rosse, selvaggina o formaggi stagionati.
La varietà dei vini altoatesini non solo riflette la geografia e il clima della regione, ma racconta anche una storia di tradizione e innovazione, dove ogni calice rappresenta un pezzo della terra da cui proviene. Un viaggio sensoriale che invita a scoprire e apprezzare le peculiarità di un territorio unico.