Modica, 21 aprile – Dal 6 al 10 maggio 2025, Modica si prepara a ospitare la nuova edizione di Sicilia en Primeur, l’evento che dal 2003 è diventato un punto di riferimento per la promozione del vino siciliano e della sua cultura. A organizzarlo è Assovini Sicilia, che si rivolge soprattutto alla stampa italiana e internazionale, con l’intento di raccontare le diverse anime dell’enologia dell’isola, mettendo in luce il legame profondo tra territorio, tradizione e innovazione.
Il vino siciliano, un simbolo che parla di cultura
“Il vino siciliano è uno dei simboli della cultura mediterranea”, ha spiegato Mariangela Cambria, presidente di Assovini Sicilia. Per lei la Sicilia è “la massima espressione” di questa identità. Cambria ha voluto sottolineare il valore culturale del vino, che – ha detto – “non è solo un prodotto agricolo o commerciale, non è semplicemente una bevanda, ma un elemento fondamentale della cultura universale, che attraversa secoli e civiltà”. Un messaggio forte, quello della presidente, che ha ribadito la necessità di difendere il vino da “difficoltà internazionali restrittive” e da chi lo “criminalizza”, promuovendolo invece come espressione di civiltà, conoscenza e tradizione.
Tre giorni di degustazioni e visite sul territorio
L’edizione 2025 di Sicilia en Primeur seguirà il format ormai collaudato: tre giorni di enotour dedicati alla stampa, con visite nelle aziende vinicole coinvolte e nelle zone di produzione. Ogni giornata sarà scandita da degustazioni tecniche, incontri con i produttori e dibattiti su temi attuali del settore. Il programma si chiuderà con un convegno e i tradizionali banchi di assaggio, dove sarà possibile incontrare direttamente i produttori e scoprire le nuove annate.
Gli organizzatori spiegano che l’evento è una vera anteprima internazionale dell’ultima vendemmia, dando ai giornalisti la possibilità di approfondire non solo le caratteristiche dei vini, ma anche la storia delle aziende e la ricchezza dei paesaggi siciliani. “Il vino diventa così una chiave per capire la straordinaria varietà e biodiversità dell’Isola”, ha aggiunto Cambria, ricordando come ogni etichetta racconti un pezzo di Sicilia.
Numeri in crescita e partecipazione internazionale
L’edizione del 2024 ha visto la presenza di 106 giornalisti da tutto il mondo: 53 dall’estero, 38 dall’Italia e 15 dalla stampa regionale. Le aziende coinvolte sono state 59, segno di un settore in crescita e sempre più proiettato all’estero. A Modica, cuore barocco della provincia di Ragusa, si sono alternati incontri tecnici e momenti di convivialità, con degustazioni che hanno mostrato la ricchezza dei vitigni autoctoni – dal Nero d’Avola al Grillo – e le nuove tendenze della produzione.
Un patrimonio da difendere in un mondo che cambia
La scelta di Modica come sede delle giornate finali non è casuale: la città, patrimonio UNESCO dal 2002, è uno dei simboli della cultura siciliana. Tra vicoli in pietra e palazzi storici, il vino diventa un racconto di identità. Ma, come ha ricordato Cambria, le sfide non mancano: “La nostra responsabilità è anche quella di proteggere il valore culturale del vino da chi lo vede solo come merce o lo demonizza”.
Nei talk in programma per il 2025 si discuterà anche delle nuove regole europee su etichettatura e sostenibilità ambientale. Temi che riguardano da vicino i produttori siciliani, sempre più attenti all’innovazione ma legati alle tradizioni tramandate di generazione in generazione.
Sicilia en Primeur: Modica si prepara a maggio 2025
Per la stampa specializzata e gli operatori del settore, Sicilia en Primeur è un’occasione unica per scoprire da vicino le eccellenze dell’enologia siciliana. Dal 6 al 10 maggio 2025, Modica tornerà a essere il crocevia di storie, sapori e incontri. Un appuntamento che, nelle parole degli organizzatori, punta a rafforzare il ruolo della Sicilia come laboratorio di biodiversità e innovazione nel mondo del vino.
