Scopri le nuove gemme del Suvereto DOCG: Cabernet Franc e Syrah

Scopri le nuove gemme del Suvereto DOCG: Cabernet Franc e Syrah

Scopri le nuove gemme del Suvereto DOCG: Cabernet Franc e Syrah

Redazione Vinamundi

2 Ottobre 2025

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale n. 222 del 24 settembre 2025, il mondo vitivinicolo della Maremma subisce una significativa trasformazione. Le modifiche al disciplinare della Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG) Suvereto rappresentano un passo importante verso l’evoluzione di un territorio che ha saputo coniugare tradizione e innovazione. Due nuove varietà, il Cabernet Franc e la Syrah, si uniscono a quelle già storiche come il Sangiovese, il Merlot e il Cabernet Sauvignon, ampliando così le possibilità di espressione enologica di questa zona.

nuove opportunità per i viticoltori

A partire da questa vendemmia, i produttori di Suvereto hanno la facoltà di vinificare i loro vini in purezza utilizzando queste due varietà, senza dover rispettare il precedente vincolo del 85% di vitigno predominante. Questa libertà consente ai viticoltori di mettere in risalto le peculiarità delle diverse uve, permettendo loro di esprimere al meglio le caratteristiche uniche del terroir di Suvereto. Daniele Petricci, presidente del Consorzio Suvereto e Val di Cornia, sottolinea l’importanza di questa scelta, pensata per valorizzare la ricchezza minerale del sottosuolo e l’influenza benefica del mare che caratterizza questa regione.

caratteristiche delle nuove varietà

La Maremma, storicamente vocata alla viticoltura, ha visto un crescente interesse negli ultimi anni, non solo per i suoi vini rossi, ma anche per le sue varietà bianche. La varietà Syrah, originaria della Valle del Rodano in Francia, ha trovato un habitat ideale qui, sviluppando aromi complessi e una struttura robusta, che possono competere con le migliori espressioni di questa varietà a livello internazionale. Il Cabernet Franc, d’altra parte, è noto per la sua eleganza e freschezza, con note di pepe, frutti rossi e una leggera mineralità, caratteristiche che ben si sposano con il clima della Maremma e le sue peculiarità.

un cambio di rotta nel disciplinare

Un altro elemento chiave di queste modifiche è il cambiamento nelle regole riguardanti il blend. Secondo il nuovo disciplinare, il Suvereto DOCG dovrà essere composto solo da una o più delle cinque varietà principali, con la possibilità di includere fino al 15% di altre uve rosse autorizzate a livello regionale. Questo approccio mira a garantire una maggiore coerenza e qualità nei vini prodotti, consentendo al contempo ai produttori di sperimentare e innovare.

Inoltre, è stata introdotta l’obbligatorietà di riportare la menzione geografica “Toscana” in etichetta. Petricci spiega che questa decisione non solo rafforza l’identità del Suvereto, ma rappresenta anche una strategia di marketing importante, poiché il nome “Toscana” ha un forte richiamo tra i consumatori di tutto il mondo. Essere in grado di associare i vini di Suvereto a una delle regioni vinicole più prestigiose d’Italia potrebbe facilitare l’accesso a mercati internazionali e attrarre un pubblico più vasto.

tempistiche di immissione al consumo

Le nuove regole riguardano anche i tempi di immissione al consumo. A partire dall’1 maggio del secondo anno dopo la vendemmia, i vini Suvereto, comprese le nuove versioni varietali, potranno essere commercializzati. Per le riserve, sarà necessario un affinamento di almeno 12 mesi in legno e 6 mesi in bottiglia, con un’uscita programmata per il 1° maggio del terzo anno. Questo periodo di affinamento è cruciale per garantire che i vini raggiungano la loro piena espressione, permettendo ai produttori di offrire un prodotto di alta qualità al mercato.

La revisione del disciplinare è stata accolta con entusiasmo dai produttori locali, i quali vedono in queste novità un’opportunità per rilanciare e valorizzare il territorio. Petricci ha evidenziato come uno degli obiettivi principali del Consorzio sia stato quello di aggiornare i disciplinari per semplificare e rafforzare l’identità della denominazione. Questo cambiamento è solo il primo passo verso una serie di iniziative destinate a elevare il profilo di Suvereto, riconoscendo il suo potenziale come uno dei protagonisti della viticoltura toscana.

Il futuro del Suvereto DOCG, con l’introduzione di Cabernet Franc e Syrah, si prospetta quindi ricco di opportunità. I viticoltori locali, consapevoli delle potenzialità delle nuove varietà, sono pronti a sperimentare e a creare vini che possano raccontare non solo la storia del loro territorio, ma anche la sua evoluzione. Con un forte legame con le tradizioni ma anche uno sguardo attento alle tendenze contemporanee, Suvereto è pronto a conquistare il palato di appassionati e neofiti in tutto il mondo.

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