
Scopri le novità del decreto sicurezza: tutti i reati da conoscere
Il recente decreto legge sulla sicurezza, approvato dalla Camera dei Deputati con 163 voti favorevoli e 91 contrari, introduce una serie di misure significative per rafforzare la sicurezza pubblica e la lotta alla criminalità. Composto da 39 articoli, il provvedimento stabilisce 14 nuove fattispecie di reato e riprende sostanzialmente i contenuti del Ddl presentato a Montecitorio nel settembre 2024. Ora, il decreto dovrà passare al Senato per la conversione in legge entro il 10 giugno.
Le critiche e le proteste
La reazione del mondo politico e sociale a questo decreto è stata intensa e controversa. La rete “No Dl Sicurezza”, formata da attivisti e associazioni, ha organizzato proteste per esprimere il proprio dissenso. Durante le manifestazioni, che hanno incluso scontri tra attivisti e forze dell’ordine, sono stati esposti cartelli con frasi come “Né liberi né sicuri” e “La democrazia non si piega”. Diverse associazioni, tra cui l’Associazione italiana dei professori di diritto penale, hanno avviato una settimana di iniziative per discutere e riflettere sulle implicazioni del decreto, ritenendolo in contrasto con principi costituzionali fondamentali.
Prevenzione e contrasto al terrorismo
Uno dei punti chiave del decreto è l’introduzione del reato di detenzione di materiale con finalità di terrorismo. Saranno puniti con pene che vanno da due a sei anni coloro che si procurano o detengono materiale per la preparazione e l’uso di armi o sostanze pericolose. Inoltre, il decreto prevede misure di controllo più severe nel settore del noleggio di veicoli, estendendo la responsabilità agli esercenti in caso di omessa comunicazione dei dati dei clienti, nell’ottica di prevenire atti terroristici.
Verifiche antimafia e beni confiscati
Il decreto amplia le verifiche antimafia anche ai contratti di rete, aumentando il controllo su entità economiche potenzialmente legate alla criminalità organizzata. Per quanto riguarda i beni confiscati alle mafie, viene stabilito un coinvolgimento immediato degli enti locali nella gestione di immobili abusivi e una semplificazione delle procedure di confisca. Inoltre, i collaboratori di giustizia potranno costituire società “fittizie” per garantire un livello di sicurezza maggiore.
Cittadinanza e occupazione abusiva
Un’altra novità importante riguarda la revoca della cittadinanza, ora possibile fino a dieci anni dalla condanna per gravi reati, sempre che l’individuo possa acquisire un’altra cittadinanza. Inoltre, il decreto introduce un nuovo reato di occupazione abusiva, punito con pene da due a sette anni, con particolare attenzione alle occupazioni che coinvolgono immobili destinati a domicilio altrui.
Borseggi e truffe agli anziani
Il decreto prevede misure specifiche contro borseggi e truffe, in particolare quelle perpetrate ai danni di persone anziane. Viene introdotta una nuova circostanza aggravante per i reati commessi nelle vicinanze di stazioni ferroviarie e metropolitane, mentre le pene per le truffe agli anziani saranno inasprite, con un aumento della pena fino a un terzo per il danneggiamento in occasioni di manifestazioni pubbliche.
Il Daspo urbano e il blocco stradale
Il Daspo urbano, che vieta l’accesso a determinate aree urbane per soggetti condannati per reati contro la persona o il patrimonio, viene esteso a un numero maggiore di reati. Inoltre, il blocco stradale, precedentemente considerato un illecito amministrativo, diventa un reato punito con pene che variano da un mese di reclusione a multe significative.
Accattonaggio e minori
Il decreto prevede nuove misure contro l’accattonaggio, in particolare per coloro che inducono minori a mendicare. Le pene per tale induzione sono state aumentate e viene prevista un’aggravante in caso di violenza o minaccia.
Cannabis light e norme per le forze dell’ordine
Il decreto conferma le restrizioni riguardanti la cannabis light, escludendo la produzione di semi, e introduce norme per l’uso delle bodycam da parte delle forze di polizia, al fine di garantire maggiore trasparenza nelle operazioni di mantenimento dell’ordine pubblico. Inoltre, gli agenti potranno portare armi private senza licenza anche quando non sono in servizio.
Tutela legale e sanzioni stradali
Un importante aspetto del decreto è la tutela legale per gli agenti delle forze di polizia e delle forze armate, che potranno ricevere un rimborso per le spese legali in caso di indagini legate al loro operato. Inoltre, vengono inasprite le sanzioni per chi non si ferma ai segnali della polizia stradale, con la sospensione della patente di guida come misura accessoria.
Le carceri e il lavoro
Infine, il decreto interviene anche sulle condizioni all’interno delle carceri, introducendo nuove fattispecie di reato per istigazione alla disobbedienza e per la rivolta all’interno degli istituti penitenziari. Sono previste misure per favorire il lavoro dei detenuti, ampliando le opportunità di reinserimento nel mercato del lavoro.
In sintesi, il decreto sicurezza si presenta come un ampio intervento normativo che tocca molteplici aspetti della vita sociale e giuridica in Italia. Tuttavia, le reazioni critiche delle opposizioni e delle associazioni civili pongono interrogativi sui diritti e le libertà civili in un contesto di crescente attenzione alla sicurezza.