
Scopri la Vigna Michelangelo: un angolo urbano di Donne Fittipaldi
Nel panorama della viticoltura contemporanea, un fenomeno di crescente interesse è rappresentato dalle Vigne Urbane, piccole oasi verdi che si integrano armoniosamente all’interno delle aree metropolitane. Queste vigne non solo contribuiscono alla biodiversità, ma giocano anche un ruolo significativo nella rigenerazione urbana. Tra queste meraviglie, spicca “Vigna Michelangelo”, un progetto innovativo dell’azienda vitivinicola Donne Fittipaldi, situato a Firenze, un luogo ricco di storia e cultura.
Le vigne urbane: un concetto in crescita
Le Vigne Urbane possono essere considerate dei veri e propri polmoni verdi nei contesti urbani. Esse rappresentano un’opportunità unica per preservare e, in alcuni casi, rigenerare un patrimonio agricolo di grande valore storico e culturale. In tutto il mondo, si contano oltre 150 vigne urbane, sparse in 35 nazioni e occupanti più di 600 ettari. In Europa, le vigne urbane sono 108, di cui 32 si trovano in Italia, distribuite su 15 città, contribuendo a un dialogo tra natura e urbanizzazione.
Tra le più significative troviamo:
- Vigne du Clos Montmartre a Parigi, risalente all’XI secolo.
- Rooftop Reds a New York, situata sul tetto di un ex cantiere navale.
- Etna Urban Winery a Catania.
- Vigna di San Martino a Napoli, il secondo vigneto urbano più grande d’Europa.
Vigna Michelangelo: un progetto unico a Firenze
Firenze, conosciuta per il suo straordinario patrimonio culturale, è ora anche la sede della Vigna Michelangelo. Questa iniziativa è stata voluta da Maria Fittipaldi Menarini e dalle sue figlie, titolari dell’azienda vitivinicola Donne Fittipaldi. La villa che ospita la vigna si trova a pochi passi dal celebre Piazzale Michelangelo, un punto panoramico che offre una vista mozzafiato sulla città. La storia della famiglia Fittipaldi Menarini nella viticoltura inizia nel 2004 con l’acquisto di terreni a Bolgheri, una località rinomata per la produzione di vini di alta qualità.
La Vigna Michelangelo, inaugurata nel marzo 2024, prevede la piantumazione di settecento barbatelle di vitigni autoctoni toscani, tra cui Sangiovese, Foglia Tonda, Canaiolo, Pugnitello e Colorino del Valdarno. L’analisi del suolo ha dimostrato che è paragonabile alle migliori aree del Chianti Classico, e le viti saranno coltivate con il metodo ad alberello, creando un suggestivo vigneto a forma di anfiteatro.
Un’iniziativa sociale e culturale
Non solo un progetto agricolo, “Vigna Michelangelo” ha anche una forte componente sociale. La prima vendemmia è prevista per il 2027, e le 700 bottiglie prodotte non saranno messe in commercio, ma vendute tramite aste internazionali. Il ricavato sarà destinato a iniziative benefiche per il sostegno sociale, sottolineando l’impegno della famiglia Fittipaldi Menarini per la comunità.
Inoltre, alcune delle barbatelle sono state dedicate a giornalisti e personaggi illustri del mondo del vino, creando un legame tra la viticoltura e la cultura enologica italiana e internazionale. Questa iniziativa non solo celebra la tradizione vitivinicola, ma contribuisce anche al recupero dell’antica viticoltura cittadina, storicamente presente a Firenze, culla del Rinascimento.
La celebrazione del primo anno di Vigna Michelangelo
A metà maggio 2025, Maria Fittipaldi Menarini e le sue figlie hanno festeggiato il primo anniversario della Vigna Michelangelo con un evento speciale presso la villa di Viale Michelangelo. Durante questa giornata, giornalisti e amici sono stati accolti in un’atmosfera festosa, potendo ammirare il panorama e scattare foto tra le viti, che portano i nomi di figure rappresentative del panorama enologico. Questo evento ha rappresentato un momento di condivisione e di celebrazione, unendo la comunità attorno a un progetto che promuove la bellezza e la sostenibilità.
L’importanza della Vigna Michelangelo nel contesto urbano
“L’interesse per le Vigne Urbane sta crescendo in tutto il mondo e ‘Vigna Michelangelo’ si inserisce perfettamente in questo trend”, afferma Maria Fittipaldi Menarini. La Vigna non è solo un luogo di produzione, ma un simbolo di connessione tra natura e città, un esempio di come sia possibile integrare aree verdi anche nei contesti più urbanizzati. Questa realtà si allinea agli obiettivi della Urban Vineyards Association, che promuove la tutela e valorizzazione del patrimonio vitivinicolo urbano.
La Vigna Michelangelo, con la sua vista panoramica e il profondo legame con la tradizione vinicola fiorentina, rappresenta un modello da seguire per altre città italiane ed europee. Il suo impatto va oltre la produzione vinicola: è un’iniziativa che riporta il vino al centro della vita sociale e culturale, trasformando un angolo di Firenze in un luogo di incontro e di crescita.
La storia di “Vigna Michelangelo” è solo all’inizio, ma già risuona come un forte messaggio di speranza e innovazione nel mondo della viticoltura urbana, testimoniando la capacità di creare bellezza e significato anche nel cuore delle città.