Roma, 11 novembre 2025 – Dieci vini, dieci territori, un viaggio da Nord a Sud nell’Italia del vino contemporaneo. È questa la sfida raccolta dalla nuova selezione di Bibenda, la guida della Fondazione Italiana Sommelier (Fis) diretta da Franco Ricci, che ha appena svelato i suoi “Vini dell’Anno” per il 2025. La presentazione ufficiale è fissata per il 22 novembre a Roma, ma l’elenco dei premiati – tutti insigniti dei “Cinque Grappoli”, il massimo riconoscimento della guida – è già disponibile, offrendo uno spaccato delle eccellenze enologiche italiane.
Da Barbera d’Asti a Chardonnay dell’Etna: il racconto dei grandi vini
Il viaggio di Bibenda parte dal Piemonte. Qui la Barbera d’Asti Bricco dell’Uccellone 2022 di Braida si conferma simbolo di una rinascita per un vitigno un tempo considerato “popolare”. “Un vino che ha cambiato la percezione della Barbera nel mondo”, ha spiegato Franco Ricci commentando i risultati. In Alto Adige, lo Chardonnay Nama 2021 di Nals Margreid incarna invece l’equilibrio tra eleganza e freschezza tipico delle Dolomiti. Un bianco che, secondo la guida, “esprime la tensione e la delicatezza del territorio”.
Scendendo verso il Veneto, l’Amarone della Valpolicella Leone Zardini Riserva 2019 di Pietro Zardini si distingue per struttura e persistenza. “Un rosso che non teme confronti”, hanno detto i degustatori coinvolti. L’Emilia Romagna risponde con l’Otello Nero di Lambrusco 1813 di Cantine Ceci, definito “icona pop e nobile allo stesso tempo”, capace di riportare il Lambrusco al centro della scena tra i grandi classici italiani.
Toscana in primo piano con due grandi etichette
La Toscana si fa notare con due vini d’eccellenza: il Brunello di Montalcino CastelGiocondo 2020 di Frescobaldi e il Redigaffi 2022 di Tua Rita. Il primo è descritto come “forza ed eleganza in perfetto equilibrio”, mentre il secondo – un Merlot puro – si conferma tra i grandi rossi italiani grazie a note balsamiche e una chiusura speziata. “Sono vini che raccontano la storia e l’innovazione della regione”, ha sottolineato Ricci.
Dall’Abruzzo arriva il Montepulciano d’Abruzzo Villa Gemma Riserva 2020 di Masciarelli, definito dalla guida “il ritratto perfetto del carattere abruzzese”. In Campania, invece, il Taurasi Piano di Montevergine Riserva 2019 di Feudi di San Gregorio rappresenta l’Aglianico nella sua espressione più profonda e complessa.
Lazio e Sicilia chiudono la carrellata
Il Lazio entra con l’Olevano Romano Cesanese Riserva 2021 di Damiano Ciolli, una bottiglia che – secondo Bibenda – testimonia il rinnovamento del vitigno Cesanese e del territorio di Affile. “Un assaggio che racconta il nuovo volto del Lazio enologico”, ha spiegato uno dei curatori della guida.
A chiudere la selezione è la Sicilia, con il Contrada PC 2023 di Passopisciaro – Vini Franchetti: uno Chardonnay dell’Etna che si distingue per complessità aromatica e una mineralità rara. “Un vino che incanta per la sua capacità di evocare il paesaggio vulcanico”, si legge nelle note dei degustatori.
Come sono stati scelti i vini: un metodo fuori dagli schemi
La Fondazione Italiana Sommelier spiega che la scelta dei dieci vini dell’anno non si è basata solo su criteri tecnici tradizionali. “Abbiamo voluto premiare le etichette che hanno colpito davvero la sensibilità dei degustatori”, si legge nella nota ufficiale. Un approccio che si allontana dalle regole classiche di Émile Peynaud, il grande maestro dell’enologia, che sosteneva che il degustatore dovesse evitare di farsi guidare dalle emozioni personali. Qui, invece, sono state proprio le emozioni a fare la differenza.
L’Italia del vino che cambia
La lista dei dieci vini dell’anno – scelti tra i 764 premiati con i Cinque Grappoli – offre un’istantanea aggiornata dell’Italia del vino: un mosaico di territori diversi, cantine storiche e nuove interpretazioni della tradizione. “Un viaggio attraverso tutta la Penisola che premia chi ha saputo innovare senza dimenticare le radici”, ha concluso Ricci. L’appuntamento è ora per il 22 novembre a Roma, quando produttori e appassionati potranno brindare insieme alle nuove eccellenze di Bibenda.
