
Scopri la Costa degli Dei: la nuova Doc che celebra il vino calabrese
È con grande entusiasmo che si annuncia la nascita della Costa degli Dei, una nuova denominazione di origine controllata (Doc) che si propone di valorizzare il patrimonio vitivinicolo della Calabria. Questo riconoscimento, attualmente in fase di approvazione da parte del Ministero delle Politiche Agricole, rappresenta un passo cruciale per i viticoltori della costa tirrenica calabrese, un’area ricca di potenziale che merita di essere conosciuta e apprezzata. Il progetto, avviato nel 2022 dal Gal Terre Vibonesi in collaborazione con l’Associazione Viticoltori Vibonesi, si concentra sulla promozione di vitigni autoctoni come il Magliocco Canino e il Zibibbo, che raccontano la storia e la cultura di questa terra.
Un marchio per il futuro vitivinicolo
Vitaliano Papillo, presidente del Gal, ha sottolineato quanto sia importante questo marchio, definendolo “la nostra promessa, il nostro impegno per un futuro in cui le Terre Vibonesi brilleranno di luce propria nel panorama nazionale”. L’obiettivo principale è trasformare l’esperienza turistica e gastronomica della Calabria in un modello di eccellenza. La Costa degli Dei, con i suoi circa 55 chilometri di costa nella provincia di Vibo Valentia, non è solo un’area dedicata alla produzione di vino, ma anche un polo di attrazione per il turismo culturale e gastronomico.
Territorio e viticoltura
La zona di produzione della Doc Costa degli Dei abbraccia diversi comuni, tra cui Francavilla Angitola, Pizzo, Tropea e Ricadi. Le viti sono coltivate su terreni che variano da un’altitudine di 0 fino a oltre 500 metri, nell’altopiano del Poro. Questa diversità di altitudini e microclimi contribuisce a creare vini con caratteristiche uniche, capaci di esprimere la mineralità dei suoli e la freschezza del clima marino. Le tipologie di vini che verranno prodotti includeranno:
- Bianchi
- Rossi
- Rosati
- Passiti
- Spumanti
In particolare, il bianco potrà essere prodotto anche nella tipologia riserva, mentre il rosso e il rosato avranno le stesse possibilità di elaborazione. Ogni vino racconterà storie e tradizioni del territorio.
Creazione di un’identità enologica
L’iter per la creazione della Doc Costa degli Dei è iniziato nel 2022, grazie a un incontro informale alla Camera di Commercio. Durante questo incontro, Papillo e altri attori del settore vitivinicolo hanno discusso le potenzialità di un progetto che potesse dare visibilità e riconoscimento ai viticoltori locali. “Abbiamo otto cantine pioniere che hanno creduto in questo progetto sin dall’inizio”, ha dichiarato Papillo. Tra queste cantine spiccano Romano, Artese e Rombolà, che hanno avuto un ruolo fondamentale nel processo di avvio e hanno già suscitato l’interesse di altre realtà del territorio.
Papillo ha inoltre ribadito l’importanza di creare un’identità enologica forte, non solo per promuovere i vini, ma anche per valorizzare la cultura e la tradizione della Calabria. La Doc non è solo un’etichetta, ma un’opportunità per costruire un sistema che generi valore per l’intera filiera vitivinicola. In quest’ottica, il Marchio Territoriale rappresenta uno strumento strategico per collegare i vini della Costa degli Dei ad altre risorse locali, come la gastronomia e il patrimonio culturale.
La crescente domanda di vini che raccontano storie autentiche offre alla Calabria l’opportunità di posizionarsi come una regione vinicola di eccellenza, capace di offrire non solo vini di alta qualità, ma anche esperienze uniche e irripetibili. Con la giusta valorizzazione, i vini della Costa degli Dei possono diventare un simbolo di autenticità e qualità nel mercato internazionale.