Ci troviamo nel suggestivo quartiere della Garbatella, un angolo di Roma che incarna un perfetto equilibrio tra storia, architettura e socialità. Questa zona è caratterizzata da tranquille stradine, cortili e giardini che raccontano storie di un passato non troppo lontano, ma che hanno ritrovato un fascino unico e a misura d’uomo. È qui, nel cuore di questo quartiere vivace e accogliente, che nel 2022 ha aperto le porte il ristorante Aisi, un luogo dedicato alla cucina tradizionale georgiana.
La Georgia, ex repubblica sovietica situata tra i monti del Caucaso e le sponde del Mar Nero, è una terra di incontri e scambi culturali. Le sue tradizioni culinarie e vinicole sono il frutto di una storia che unisce influenze russe, occidentali e asiatiche. Questo paese, dal fascino discreto e riservato, offre un patrimonio gastronomico che merita di essere scoperto. Non a caso, Alisia Arkhoshashvili, georgiana di origine ma trapiantata a Roma, ha deciso di realizzare il sogno di aprire un ristorante dove la cucina della sua patria potesse brillare.
Affiancata dal marito Piergiorgio Monaca, romano e “cittadino della Garbatella”, Alisia ha unito le forze per affrontare questa avventura, oggi consolidata in un’attività di successo che ha saputo attrarre una clientela variegata. Il ristorante è anche arricchito dalla presenza di Tamar Tchitchiboshvili, sommelier e esperta di vini georgiani, che porta con sé una conoscenza approfondita della vinificazione tradizionale, che avviene in anfore di terracotta, conosciute in Georgia come Qvevri. Questo metodo di vinificazione, risalente a oltre 8000 anni fa, conferisce ai vini georgiani un carattere unico, garantendo un processo naturale che rispetta il terreno e le uve.
Specialità della cucina georgiana
La cucina del ristorante Aisi è guidata dalla chef Nina Gabuldani, che porta con sé professionalità e talento, utilizzando materie prime eccellenti. La cucina georgiana si distingue per la varietà di verdure, lievitati, formaggi e carni, tutti preparati con grande attenzione ai sapori e alle cotture. I piatti sono pensati per essere condivisi, favorendo un’esperienza conviviale che invita a gustare insieme.
Tra le specialità da non perdere ci sono:
- Pkhali: polpette realizzate con carote, spinaci, barbabietole e fagiolini, leggere e saporite.
- Involtini di melanzane e noci, perfettamente bilanciati.
- Involtini fritti di carne o riso, preparati con ingredienti freschi e, in stagione, con funghi locali.
- Khinkali: fagottini ripieni di carne in brodo, da gustare tenendoli in mano e aprendo un piccolo foro per far scendere il ripieno gustoso.
La tavola georgiana è anche arricchita dalle focacce Kaciapuri, ripiene di formaggio o carne. Un piatto simbolo è l’Adjaruli, una focaccia aperta a forma di barca, originaria della regione dell’Adjara, affacciata sul Mar Nero. La forma a barchetta rappresenta le navi dei marinai georgiani e, all’interno, il formaggio filante e l’uovo al centro simboleggiano il sole che guidava i naviganti durante i loro viaggi, unendo così gusto e leggenda.
Un viaggio nei sapori
Tra i secondi piatti, spicca lo spezzatino di agnello Chakapuli, cucinato in una salsa di susine e dragoncello sfumato con vino ambrato. La carne è cotta alla perfezione su spadoni adagiati sulla brace, con opzioni che includono agnello, pollo e manzo. Un piatto particolarmente apprezzato è lo spadone di Storione laccato al melograno, che mette in risalto la versatilità della cucina georgiana.
E per concludere in dolcezza, non mancano i dessert tradizionali, tra cui la Qada, una deliziosa pasta frolla ripiena di noci e crema gelato. Ogni piatto racconta una storia e invita a scoprire i sapori autentici della Georgia, rendendo il ristorante Aisi una meta imperdibile per chi desidera esplorare la ricchezza gastronomica di un paese affascinante, tutto nel cuore pulsante di Roma.
