Recentemente, ho avuto l’opportunità di assaporare le straordinarie creazioni culinarie di Ciccio Sultano, rinomato chef del ristorante Il Duomo, situato nel cuore di Ragusa Ibla. Questo locale non è solo un ristorante, ma un vero e proprio tempio della gastronomia siciliana, insignito di due stelle Michelin, tre cappelli nella Guida dell’Espresso e tre forchette per il Gambero Rosso. Ogni volta che varco la soglia di questo ristorante, l’anticipazione di un viaggio gastronomico mi pervade, e quest’anno non è stato diverso.
La mia passione per la Sicilia e le sue meraviglie mi ha portato nuovamente a visitare la regione barocca, includendo gemme come Noto, Modica e Siracusa. Ragusa Ibla, con le sue stradine tortuose e i suoi panorami mozzafiato, è una tappa obbligata. Dopo un viaggio che ci ha portato a perderci tra tornanti e paesaggi incantevoli, siamo finalmente giunti a Ragusa Ibla. Il caldo estivo si fa sentire, ma l’atmosfera magica del luogo mi fa dimenticare ogni disagio. Mentre ci inoltriamo nei vicoletti, il cuore batte forte per l’emozione.
Arriviamo infine al Duomo, che si erge con maestosità, illuminato come un’opera d’arte. La vista è incantevole, e mi ritrovo a desiderare di trasferirmi lì, sulle gradinate del Duomo, per gustare una granita al mattino. La facciata del ristorante è sobria e non ostentata, quasi come un invito a scoprire i tesori custoditi all’interno. All’ingresso, il maître Valerio Capriotti ci accoglie con un sorriso caloroso e professionale, dimostrando di saper gestire ogni cliente con una naturalezza disarmante.
L’interno del ristorante è elegante e accogliente, con una mise en place sobria che non distrae dall’esperienza culinaria. L’atmosfera è caratterizzata da un silenzio rispettoso, dove le conversazioni sono sussurrate, creando un ambiente intimo. Quando il menù viene presentato, comprendiamo subito che ci attende una serata di grande varietà e sapori. Decidiamo di iniziare la nostra avventura gastronomica con un flute di Almerita Brut, un metodo classico millesimato che promette di accompagnare ogni piatto in modo sublime.
L’arrivo dello chef Sultano al nostro tavolo è un momento speciale. Con il suo carisma, saluta ogni cliente, rendendo l’esperienza ancora più memorabile. Il nostro tavolo è composto da una varietà di commensali: c’è chi è scettico nei confronti della cucina stellata, chi è nostalgico delle tradizioni culinarie familiari, e chi, come me, è pronto a lasciarsi sorprendere. Ogni piatto che viene servito è una rivelazione, una continua scoperta di sapori che si intrecciano in modo armonioso. La cucina di Sultano non è barocca nel senso tradizionale del termine; invece, è una celebrazione della semplicità e della qualità degli ingredienti, una vera e propria poesia culinaria.
Un viaggio attraverso la tradizione siciliana
Il menù della serata è un viaggio attraverso la tradizione siciliana, con piatti che esaltano tanto la terra quanto il mare. Tra le delizie, spicca la “paniera”, una selezione di pani preparati con farine autoctone e lievito naturale, che ci prepara al meglio per il banchetto che ci attende. Ecco alcuni dei piatti che ci hanno colpito di più:
- Tartara di tonno rosso: servita con una salsa araba a base di yogurt e cetriolo, un omaggio fresco e aromatico.
- Affumicato di pesce spada: con insalatina di melone e salsa di pistacchio, un equilibrio perfetto tra dolce e salato.
- Sarda al beccafico: preparata con olio d’oliva a 55 gradi e servita con una zuppa fredda di limone, un richiamo alla tradizione mediterranea.
- Tortino di formaggio ragusano: con cipolla di Tropea, guarnito con tre salse, trasforma ingredienti semplici in un capolavoro gastronomico.
La pasta con le sarde, reinterpretata con ingredienti nobili come lo zafferano e l’uvetta di Corinto, ci riporta alla nobiltà delle antiche famiglie siciliane. I ravioli di seppia e patate, con salsa carbonara, rappresentano un meraviglioso ponte tra le tradizioni di Gela e le influenze romane. Ogni piatto è una narrazione che si svela attraverso i sapori, portandoci in un viaggio temporale e culturale.
Un finale dolce e memorabile
Infine, i dessert, come la cassata di ricotta con bagna all’Alkermes, chiudono la serata in modo sublime. Sono dolci che non solo soddisfano il palato, ma raccontano la storia di una terra ricca di cultura e tradizioni. Ogni morso è un invito a celebrare la bellezza della cucina siciliana, un viaggio che resta impresso nella memoria e nel cuore.
La serata al ristorante Il Duomo è stata un’esperienza indimenticabile, un connubio di arte culinaria e passione. La cucina di Ciccio Sultano è un inno alla Sicilia, una terra che continua a sorprendere e incantare con le sue meraviglie, dalle tradizioni gastronomiche ai paesaggi mozzafiato.