È un periodo di rinnovata vitalità per lo Schioppettino di Prepotto, un vino rosso che si distingue per la sua eleganza e le sue note speziate, attualmente sotto i riflettori sia a livello nazionale che internazionale. Questa varietà, che ha trovato la sua casa nella sottozona della DOC Friuli Colli Orientali, è stata riconosciuta nel 2008 come un cru dedicato, e oggi rappresenta una delle aree più promettenti e vocate del Friuli Venezia Giulia per la produzione di vini che esprimono l’identità del territorio.
La storia dello schioppettino
La storia dello Schioppettino è affascinante e ricca di sfide. Conosciuto in passato come Ribolla Nera, questo vitigno autoctono ha origini che risalgono al Medioevo. Il suo nome, che deriva dall’antico termine friulano “Scopp”, si riferisce al caratteristico suono dei grappoli quando gli acini maturi scoppiano, rilasciando il loro succo. Negli anni ’70, il vitigno stava per estinguersi, ma grazie all’impegno tenace dei produttori locali, soprattutto della zona di Prepotto e della Valle dello Judrio, è stato preservato e riportato in auge. Qui, infatti, il microclima favorevole e i suoli ricchi di minerali conferiscono allo Schioppettino le sue particolari caratteristiche organolettiche, rendendolo un vino di grande eleganza, con note di pepe nero e frutti rossi.
L’associazione produttori schioppettino di prepotto
Nel 2002 è stata fondata l’Associazione Produttori Schioppettino di Prepotto, con l’intento di tutelare e promuovere questa varietà. Recentemente, l’associazione ha intrapreso una nuova fase della sua storia, con l’elezione di un nuovo Consiglio Direttivo. Riccardo Caliari, proprietario della Spolert Winery, è stato nominato presidente, affiancato da:
- Riccardo Polegato (La Viarte, vicepresidente)
- Daniele Lenuzza (Vigna Lenuzza, segretario)
- Stefano Traverso (Vigna Traverso, consigliere)
- Michela Marinig (Marinig di Marinig Valerio, consigliere)
Durante l’assemblea, Caliari ha condiviso la visione del nuovo direttivo: “Abbiamo un sogno: fare dello Schioppettino di Prepotto il vino principale del territorio. Lavoreremo sulla qualità del prodotto e sulla forza del brand, con un piano di sviluppo tra i 5 e i 10 anni. È una sfida che richiede impegno e risorse, ma le premesse per riuscirci ci sono tutte.”
Il futuro dello schioppettino
Questo approccio strategico è fondamentale per il futuro dello Schioppettino. La nuova generazione di produttori è consapevole dell’importanza di unire le forze per promuovere il vino non solo in Italia, ma anche all’estero. Con il crescente interesse per i vini autoctoni e sostenibili, lo Schioppettino ha l’opportunità di affermarsi come ambasciatore dell’identità friulana nel mondo.
Il territorio di Prepotto, situato tra le colline del Friuli Venezia Giulia, offre un contesto unico per la viticoltura. Le vigne, esposte a sud, beneficiano di un’ottima esposizione al sole, mentre le brezze fresche che provengono dalle Alpi garantiscono un’escursione termica che favorisce la maturazione ideale delle uve. Le tecniche di vinificazione, sempre più orientate verso la sostenibilità, si abbinano perfettamente con le caratteristiche del vitigno, esaltando la freschezza e la complessità del vino.
Negli ultimi anni, lo Schioppettino ha cominciato a ricevere riconoscimenti anche da parte della critica internazionale, contribuendo a far conoscere questo vino unico ai consumatori di tutto il mondo. Le fiere di settore e le degustazioni hanno avuto un ruolo centrale nel promuovere le peculiarità di questo vino, e i produttori di Prepotto stanno lavorando per costruire una rete di relazioni con importatori e appassionati, puntando su eventi e presentazioni che mettano in risalto la qualità e l’unicità dello Schioppettino.
In questo contesto di rinnovamento, l’Associazione Produttori Schioppettino di Prepotto non si limita a promuovere il vino, ma si impegna anche nella valorizzazione del territorio e delle tradizioni locali. Attraverso iniziative che coinvolgono la comunità, si cerca di educare i consumatori sull’importanza della viticoltura sostenibile e del consumo responsabile. Inoltre, l’associazione sta esplorando nuove pratiche agricole che rispettano l’ambiente, puntando a creare un modello di produzione che possa essere replicabile anche in altre regioni.
Con l’attenzione sempre crescente verso la qualità e l’autenticità, lo Schioppettino di Prepotto si appresta a scrivere un nuovo capitolo della sua storia, un capitolo in cui l’identità di questo vino diventa un elemento centrale non solo per il Friuli Venezia Giulia, ma anche per il panorama vitivinicolo italiano e internazionale. La sfida è ambiziosa, ma con una visione chiara e un impegno collettivo, il futuro dello Schioppettino appare luminoso e promettente.
