Il 4 novembre 2023, la città di Siena si prepara ad accogliere un convegno di grande importanza dedicato al Sangiovese, il vitigno rosso per eccellenza della Toscana, conosciuto anche come Sangioveto. Questo evento, intitolato “Sangioveto. Ieri, oggi e domani”, è organizzato dall’Unione Provinciale Agricoltori di Siena (UPA) e si svolgerà presso l’Accademia dei Fisiocritici a partire dalle ore 14.15. Si tratta di un’opportunità unica per discutere le radici storiche, la situazione attuale e le prospettive future di questo vitigno, simbolo culturale e identitario della Toscana.
Il Sangiovese è alla base di alcuni dei vini più prestigiosi del panorama vinicolo italiano, come il Chianti, il Brunello di Montalcino, il Vino Nobile di Montepulciano e l’Orcia. La sua popolarità va oltre il semplice gusto; il Sangiovese rappresenta un patrimonio culturale che si intreccia con la storia della regione, evidenziando il legame tra vino, cultura e territorio.
Gianluca Cavicchioli, Direttore dell’UPA di Siena, ha sottolineato l’importanza di questo vitigno: «Parliamone e parliamone ancora del Sangioveto. Ci piace chiamarlo così perché racchiude la nostra storia e la nostra identità. È un patrimonio agricolo e culturale che merita di essere custodito e raccontato con rinnovata consapevolezza». Il convegno si propone quindi di esplorare le molteplici sfaccettature del Sangiovese, mettendo in dialogo le conoscenze scientifiche con le esperienze pratiche dei produttori e la comunicazione nel settore vitivinicolo.
Programma dell’evento
Il programma dell’evento prevede una serie di interventi da parte di esperti e professionisti del settore. Dopo i saluti istituzionali di figure di spicco come Simone Lorenzo Signorini, Presidente dell’UPA Siena, Roberto Rappuoli dell’Accademia dei Fisiocritici e Giordano Emo Capodilista, Vicepresidente di Confagricoltura, i partecipanti si immergeranno nelle tre sessioni tematiche che tratteranno il vitigno in ogni sua fase:
- In Vigna: Marco Stefanini della Fondazione Edmund Mach e David Bambini di Vivai Rauscedo discuteranno delle pratiche agronomiche e delle tecniche di coltivazione del Sangiovese.
- In Cantina: Alessandro Gallo del Castello di Albola e Matteo Bagnoli di Banfi esploreranno il processo di vinificazione e le peculiarità che rendono unico il Sangiovese.
- Nel Mercato: Luca Devigili di Banfi, Anna Prandoni, direttrice di Linkiesta Gastronomika, e Adua Villa, giornalista e sommelier, offriranno un’analisi approfondita delle dinamiche commerciali e delle strategie per promuovere il Sangiovese a livello nazionale e internazionale.
La giornata si concluderà con una tavola rotonda intitolata “Sfumature di Sangiovese”, alla quale parteciperanno rappresentanti dei Consorzi del Chianti Classico, Brunello di Montalcino, Vino Nobile di Montepulciano, Chianti e Orcia. Questo confronto sarà un’importante occasione per discutere il valore identitario e produttivo del Sangiovese, evidenziando l’importanza della collaborazione tra i diversi attori della filiera vitivinicola.
Accessibilità e formazione
Un aspetto innovativo dell’evento è la sua trasmissione in diretta sui canali Facebook e YouTube di Confagricoltura Siena, rendendolo accessibile a un pubblico più ampio, anche a chi non potrà essere presente fisicamente. Inoltre, l’incontro offrirà crediti formativi ai Periti Agrari, Dottori Agronomi e Forestali della Provincia di Siena, sottolineando l’impegno dell’UPA nella formazione continua degli operatori del settore.
Il Sangioveto, con il suo lungo percorso storico, continua a rappresentare non solo una varietà di uva, ma un simbolo vivente della tradizione vinicola italiana e della cultura toscana. La sua evoluzione e la sua capacità di adattarsi ai cambiamenti del mercato e delle tecniche di produzione testimoniano una tradizione che si preserva e si rinnova costantemente.
In un momento in cui il mondo del vino è sempre più interconnesso e competitivo, eventi come “Sangioveto. Ieri, oggi e domani” sono fondamentali per garantire che il patrimonio culturale e vitivinicolo della Toscana continui a prosperare, mantenendo vive le radici storiche e abbracciando le sfide future con entusiasmo e innovazione. Il Sangiovese non è solo un vitigno; è un racconto che continua a essere scritto, una storia di passione, dedizione e qualità che merita di essere celebrata e condivisa.