Il 25 settembre 2023, Milano ha ospitato un’asta di grande prestigio organizzata da Wannenes, una delle case d’asta più rinomate in Italia, specializzata in vini pregiati e distillati. Questo evento ha attirato collezionisti e appassionati da tutto il mondo, presentando alcuni dei vini più ambiti, sia italiani che francesi. I lotti in vendita hanno messo in evidenza l’eccellenza vitivinicola di diverse regioni, con un focus particolare sulla Borgogna, il Piemonte e la Toscana.
I vini di punta dell’asta
Tra i lotti di maggior valore, spicca una collezione di tre bottiglie di Vosne-Romanée La Tâche 1992 del celebre Domaine de la Romanée-Conti, con una base d’asta che oscilla tra i 7.500 e gli 8.500 euro. Questo vino è un simbolo di raffinatezza e qualità, rappresentando il culmine della produzione vinicola francese. Altre etichette di grande prestigio includono:
- Musigny 2003 di Domaine Roumier – stimato tra 5.000 e 8.000 euro.
- Vosne-Romanée La Romanée 2019 di Comte Liger-Belair – valutato tra 4.500 e 8.000 euro.
I gioielli enologici italiani
L’asta ha messo in luce anche il patrimonio vinicolo italiano, presentando alcuni gioielli enologici straordinari. Tra questi, sei bottiglie di Brunello di Montalcino Riserva 2006 di Poggio di Sotto, con una base d’asta di 1.500-2.000 euro, e una verticale di Sassicaia della Tenuta San Guido, che include le annate 1995-2007, stimata tra 1.500 e 2.500 euro. Sassicaia è uno dei vini italiani più iconici, spesso paragonato ai migliori Bordeaux.
Altri vini italiani di rilievo includono:
- Sei bottiglie di Montepulciano d’Abruzzo 2001 di Valentini – stimate tra 1.400 e 1.900 euro.
- Annate 2002 e 2006 di Montepulciano d’Abruzzo di Valentini – incluse in lotti distintivi, con una stima di 1.400-1.900 euro.
In totale, l’asta ha presentato 555 lotti, di cui 289 etichette italiane e 210 francesi, con una selezione di vini provenienti da Spagna, Portogallo, Stati Uniti e Australia.
Un evento di cultura e passione per il vino
Il Piemonte ha offerto alcuni pezzi da collezione straordinari, tra cui una magnum di Barolo Riserva Monfortino 2000 di Giacomo Conterno, con una base d’asta di 1.000-1.500 euro, e sei bottiglie di Barbaresco 2018 di Gaja, stimate tra 750 e 1.000 euro. Gaja è un nome di riferimento nel panorama vinicolo italiano e internazionale.
La Toscana ha visto la partecipazione di nomi prestigiosi come Biondi-Santi, con due magnum di Brunello di Montalcino Riserva 2013 e altre due della stessa annata 2015, le cui stime vanno da 1.000 a 1.800 euro. Non meno importante è il Le Pergole Torte 2007 di Montevertine, valutato tra 1.300 e 1.600 euro, un vino che rappresenta l’essenza della tradizione vitivinicola toscana.
L’asta ha offerto anche un’opportunità unica per gli appassionati di partecipare a una degustazione esclusiva, assaporando alcuni dei vini protagonisti, tra cui nomi illustri come Gaja, Giacomo Conterno e Sassicaia. Questo evento non è stato solo un’asta, ma un vero e proprio incontro di cultura e passione per il vino, un’opportunità imperdibile per chi desidera approfondire la propria conoscenza nel campo dell’enologia.
Flaviano Gelardini, a capo del Dipartimento Wine & Spirits di Wannenes, ha sottolineato l’importanza di eventi come questo per il settore, evidenziando come la casa d’aste, fondata nel 2001 da Guido Wannenes, sia riuscita a combinare tradizione e innovazione. Con sedi a Milano, Genova, Roma, Torino e Montecarlo, Wannenes continua a attrarre l’attenzione di collezionisti e curatori di tutto il mondo, contribuendo a ridefinire il concetto di mercato dell’arte e del vino.