Roberta Corrà: la top manager del vino italiano premiata come “Person of the year” da “Wine Enthusiast”

Roberta Corrà: la top manager del vino italiano premiata come “Person of the year” da “Wine Enthusiast”

Roberta Corrà: la top manager del vino italiano premiata come “Person of the year” da “Wine Enthusiast”

Redazione Vinamundi

9 Ottobre 2025

Roberta Corrà è una figura chiave nel panorama vinicolo italiano e internazionale. In qualità di CEO di Frederick Wildman & Sons, amministratore delegato del Gruppo Italiano Vini (GIV) e presidente del Consorzio Italia del Vino, ha dimostrato una leadership visionaria che ha ridefinito il concetto stesso di leadership nel settore vinicolo. Grazie alla sua abilità nel coniugare tradizione e innovazione, e nel promuovere la collaborazione tra diverse organizzazioni, Corrà è stata recentemente insignita del “Wine Enthusiast Wine Star Award” 2025 come “Person of the Year”. Questo prestigioso riconoscimento, conferito dalla nota rivista americana, è un tributo al suo impatto significativo nel mondo del vino.

Un riconoscimento per la leadership femminile

Nella sua carriera, Corrà ha saputo distinguersi fra una rosa di candidati di alto profilo, tra cui Ben Aneff, presidente della U.S. Wine Trade Alliance, e Cindy Leonard, executive Vice President e General Manager di Southern Glazer’s Wine & Spirits. La sua scelta come “Person of the Year” rappresenta non solo un riconoscimento personale, ma anche un simbolo della crescente influenza delle donne nel settore vinicolo, tradizionalmente dominato da figure maschili.

Il Gruppo Italiano Vini sotto la guida di Corrà

Alla guida del Gruppo Italiano Vini, Corrà supervisiona un conglomerato che comprende 15 tenute di prestigio, con 1.400 ettari di vigne. Marchi noti come Nino Negri, Cantina Santi, e Bolla sono parte integrante di questa realtà, che ha un fatturato previsto di 428 milioni di euro per il 2024. Il Gruppo Italiano Vini, sotto la direzione di Corrà, ha saputo posizionarsi come un protagonista del mercato, contribuendo significativamente alla diffusione e al riconoscimento del vino italiano a livello globale.

La visione a 360 gradi di Corrà

Oltre alla sua posizione nel GIV, Corrà è anche un’importante figura nel Consorzio Italia del Vino, un’associazione che unisce un gran numero di produttori vinicoli italiani. Questo consorzio ha un giro d’affari di 1,5 miliardi di euro e rappresenta una vasta gamma di aziende, dalle più storiche alle più innovative. Questo impegno ha permesso a Corrà di avere una visione a 360 gradi del settore, facendola diventare un punto di riferimento per la promozione del vino italiano nel mondo.

Un aspetto distintivo della carriera di Roberta Corrà è la sua origine. A differenza di molti leader nel settore, non ha ereditato la sua posizione. Con quasi venti anni di esperienza nelle risorse umane e nella leadership organizzativa in importanti aziende internazionali, ha portato una nuova prospettiva all’industria vinicola. Questo approccio le ha permesso di identificare opportunità di crescita e di miglioramento che altri leader del settore potrebbero trascurare.

La sua passione per il vino è evidente e profondamente radicata. In un’intervista con Wine Enthusiast, Corrà ha sottolineato come ogni bottiglia di vino racconti una storia, un legame con il territorio e le persone che lo producono. Questo legame è ciò che la motiva e la spinge a lavorare incessantemente per migliorare l’industria vinicola. “Ho dovuto mettermi alla prova passo dopo passo – afferma Corrà – e quello che mi ha sempre guidato è la mia passione per il vino.”

Un premio che va oltre il riconoscimento personale

Corrà ha anche espresso il suo profondo onore per il riconoscimento ricevuto, evidenziando che questo premio non è solo un tributo alla sua carriera, ma un riconoscimento al lavoro di tutto il team del Gruppo Italiano Vini. La sua visione non si limita a promuovere i brand del suo gruppo, ma si estende anche alla formazione e alla crescita della nuova generazione di professionisti del vino. In questo contesto, spera che il suo premio possa ispirare altre donne a intraprendere carriere di leadership nel settore.

Jacqueline Strum, presidente di Wine Enthusiast Media, ha lodato Corrà per la sua leadership visionaria e la sua costante difesa del vino italiano e dei suoi produttori. Questo riconoscimento non solo celebra il suo contributo al settore, ma anche il suo ruolo nel preparare la strada per future leader, in particolare donne, nel mondo del vino.

In aggiunta al premio di Corrà, il vino italiano è in lizza per altre categorie importanti, come quella per la “European Winery of The Year”. Tre cantine italiane, Carpineto, Zaccagnini e Travaglini, si contendono il titolo, in un derby Italia-Spagna che mette in luce la ricchezza e la varietà del panorama vinicolo italiano. Carpineto, con oltre 300 ettari di vigneti in Toscana, Zaccagnini, simbolo del vino d’Abruzzo, e Travaglini, storica cantina del Piemonte, sono esempi di eccellenza che rappresentano il meglio della produzione vinicola italiana.

Inoltre, Andrea Daldin, enologo di Lamole di Lamole, è candidato per il titolo di “Winemaker of the Year”, un altro segno della crescente visibilità e riconoscimento del talento italiano nel panorama globale.

Roberta Corrà, con la sua visione, il suo impegno e la sua passione, si conferma non solo una leader nel settore vinicolo, ma anche un’ambasciatrice del vino italiano nel mondo. La sua storia è un esempio di come la determinazione e la passione possano guidare al successo, ispirando le generazioni future a seguire le sue orme nel mondo affascinante del vino.

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