Il mondo del vino italiano si trova in un momento cruciale, caratterizzato da sfide significative e opportunità di rinascita. Riccardo Cotarella, presidente di Assoenologi, emerge come una figura di riferimento per guidare il settore verso un futuro all’insegna della qualità, dell’equilibrio e della sostenibilità economica. Le sue riflessioni, espresse durante un’intervista e nel contesto del Libro Bianco del Vino, pubblicato nell’ultima edizione di “I Grandi Vini”, mettono in luce le priorità del comparto e suggeriscono un percorso da seguire nei prossimi anni.
Il calo dei consumi e il linguaggio del vino
Uno dei temi principali sollevati da Cotarella è il calo dei consumi, un fenomeno con radici profonde, specialmente tra le nuove generazioni. Le ragioni di questo trend sono molteplici:
- Crisi economica e sociale che ha colpito diversi Paesi.
- Nuove tassazioni imposte nei mercati chiave come gli Stati Uniti.
- Una comunicazione che stigmatizza il vino, accusandolo di essere la causa di problematiche sociali.
Inoltre, il vino è percepito come un prodotto “esoterico”, riservato a una ristretta élite, allontanando così la maggior parte delle persone. Cotarella sottolinea la necessità di ricostruire il legame culturale ed emotivo tra il vino e i giovani. “Dobbiamo spiegare che bere vino non è come bere uno ‘shot’ o una bibita qualsiasi, ma un modo per avvicinarsi a storia, cultura e tradizioni”, afferma, rimarcando l’importanza di un consumo responsabile e consapevole.
Gestione delle rese produttive
Un altro tema cruciale riguarda la gestione delle rese produttive. Cotarella avverte che, sebbene l’Italia sia il primo Paese al mondo per quantità di vino prodotto, questa posizione non è motivo di vanto, ma un campanello d’allarme. Dal 2016, l’Italia ha aumentato la superficie vitata, mentre altri Paesi, come Francia e Spagna, hanno scelto di ridurla in risposta alle dinamiche di mercato. Cotarella propone un cambio di mentalità, sottolineando la necessità di un approccio più imprenditoriale e manageriale per affrontare il calo dei consumi. “Dobbiamo garantire che i nostri vini siano sostenibili dal punto di vista economico e qualitativo”, spiega.
In questo contesto, è fondamentale riformare la gestione delle rese, rendendola più dinamica e in linea con le richieste del mercato. Cotarella invita i produttori a prendere decisioni coraggiose:
- Chi non riesce a vendere tutto il vino prodotto dovrebbe considerare la possibilità di ridurre le rese.
- Chi ha successo potrebbe contribuire al benessere del settore limitando la produzione.
Questa strategia non solo aiuterebbe a evitare surplus, ma preserverebbe anche la qualità del vino italiano.
Mercati e comunicazione
La questione dei mercati è altrettanto cruciale. Cotarella riconosce l’importanza di investire in aree come l’Asia e il Nord America, ma sottolinea che prima di espandersi, è necessario stabilire un equilibrio tra domanda e offerta. “Valorizzare il vino significa anche saper dire ‘no’ a una crescita quantitativa che potrebbe rivelarsi insostenibile”, avverte. È fondamentale che il vino italiano si presenti sul mercato con una proposta qualitativa distintiva.
Infine, Cotarella tocca il tema della comunicazione e dei nuovi linguaggi del vino. “Dobbiamo adattare il nostro messaggio ai consumatori moderni, senza però rinunciare alla nostra identità”, suggerisce. Oggi i consumatori cercano vini più leggeri e sostenibili. Grazie alle nuove tecnologie e ai miglioramenti nelle pratiche vitivinicole, è possibile produrre vini di alta qualità anche in annate difficili, rendendoli più sani rispetto al passato. La percezione del vino italiano potrebbe crescere se si riesce a combinare la ricchezza delle tradizioni con la capacità di innovare.
In conclusione, le sfide che il vino italiano deve affrontare sono molteplici e richiedono un approccio integrato e consapevole. Le parole di Riccardo Cotarella rappresentano un invito a riflettere e agire, ponendo al centro della discussione il futuro di un settore che ha tanto da offrire, ma che deve sapersi adattare ai cambiamenti in atto.