Angiolino Maule è un nome che risuona con forza nel panorama del vino naturale italiano. Vignaiolo di Gambellara, nel Vicentino, è conosciuto per il suo approccio rigido e inflessibile, un vero e proprio pioniere di un settore in continua evoluzione. La sua storia personale, caratterizzata da esperienze di vita difficili, ha plasmato il suo modo di vedere il mondo del vino, rendendolo un esempio di resilienza e passione.
Angiolino è molto più di un semplice produttore di vino; è un uomo che crede nel lavoro di squadra e nella condivisione delle conoscenze. La sua azienda, La Biancara, riflette questa filosofia, dove ogni vendemmia è il risultato di un impegno collettivo. La sua passione per la musica, in particolare per il sassofono, si traduce in un approccio sinfonico alla viticoltura, dove ogni elemento contribuisce a creare un’armonia perfetta.
La transizione verso la viticoltura naturale
La carriera di Angiolino nel mondo del vino inizia nel 1988 con la prima vendemmia, ma il suo percorso è costellato di sfide e difficoltà. Dopo aver gestito con la moglie Rosa due pizzerie di successo, decidono di investire nella viticoltura, partendo da quattro ettari di vigneto e arrivando oggi a diciassette. La qualità è sempre stata al centro della sua filosofia, con un’attenzione particolare alla selezione delle materie prime e al rispetto per l’ambiente.
- Primi passi: La prima vendemmia produce 6000 bottiglie di garganega etichettate Biancara.
- Scelte strategiche: Angiolino decide di seguire personalmente la commercializzazione dei suoi vini, viaggiando per imparare e vendere.
- Influenze significative: L’incontro con Josko Gravner segna un punto di svolta nella sua carriera, portandolo a esplorare nuovi metodi di vinificazione.
L’importanza della qualità
Angiolino è un fervente sostenitore della pulizia e dell’igiene in cantina, elementi che considera cruciali per la produzione di un vino di qualità. La sua affermazione che “la cantina deve essere come una sala operatoria” sottolinea l’importanza di prevenire contaminazioni che potrebbero compromettere il prodotto finito. Grazie a questa dedizione, i suoi vini sono apprezzati non solo in Italia, ma anche all’estero, in particolare in Giappone, dove ha costruito una solida reputazione.
Negli ultimi anni, la sua associazione Vinnatur è diventata un punto di riferimento per molti produttori che seguono la filosofia della vinificazione naturale. Angiolino crede fermamente che il futuro della viticoltura debba basarsi su un approccio scientifico, abbinato alla passione per la terra.
Un messaggio di umiltà e crescita
Nonostante il suo successo, Angiolino rimane umile e aperto all’apprendimento. “C’è ancora molto che non sappiamo sul vino”, afferma, invitando a continuare a esplorare e a chiedere. La sua esperienza è un faro per i giovani viticoltori che desiderano intraprendere un percorso simile.
Oggi, Angiolino Maule continua a lavorare nei suoi vigneti, consapevole che la passione per la viticoltura è un viaggio senza fine. La sua ricerca della natura perduta ha trasformato non solo la sua vita, ma ha anche avuto un impatto significativo sul panorama vitivinicolo italiano. Attraverso la dedizione e il rispetto per la natura, Angiolino ha dimostrato che è possibile creare vini che raccontano storie autentiche e profondamente radicate nel territorio.