
Ripa della Volta: alla scoperta dei vini di territorio e del loro progetto innovativo
Ripa della Volta è una cantina situata nel cuore della Valpantena, a nord-est di Verona, che rappresenta un esempio perfetto di come un progetto agricolo possa integrarsi con il territorio e le sue tradizioni. Fondata con una visione a lungo termine, la cantina è gestita da Andrea Pernigo, il quale ha saputo valorizzare un’eredità agronomica risalente a decenni fa, trasformandola in un’attività multifunzionale che va oltre la semplice produzione vinicola.
La Valpantena: un territorio ricco di storia e biodiversità
La Valpantena, conosciuta anche come la Valle degli Dei, è una delle cinque vallate storiche della denominazione Classica della Valpolicella. Questo territorio si distingue per la sua bellezza naturale, dove vigneti, uliveti e boschi convivono in un ecosistema equilibrato. Tra antiche mulattiere e una biodiversità spontanea, si inserisce la filosofia di Ripa della Volta, che punta fortemente sulla sostenibilità e sull’innovazione.
Uno degli aspetti più interessanti di Ripa della Volta è la gestione dell’uliveto, che si estende su 20 ettari e conta circa 10.000 piante. Andrea Montolli, esperto del settore, si occupa di selezionare diverse varietà di ulivi provenienti da varie regioni d’Italia, garantendo una qualità eccellente. Inoltre, l’attenzione posta sulle piante officinali è un altro elemento distintivo della cantina. Le varietà coltivate, tra cui lavanda, menta, elicriso, calendula e molte altre, vengono trasformate nel laboratorio di Elvis Vaccari in aromi da cucina, sciroppi, oli essenziali e cosmetici. Questo approccio multifunzionale non solo diversifica la produzione, ma arricchisce anche l’offerta del territorio.
Il microclima e la qualità delle uve
Il microclima della Valpantena gioca un ruolo fondamentale nella qualità delle uve. Le forti escursioni termiche tra giorno e notte, insieme alla protezione offerta dai Monti Lessini, creano condizioni ideali per una maturazione lenta e uniforme delle uve, esaltandone l’aromaticità e la salubrità. I suoli, caratterizzati da marne, calcari e argille, conferiscono ai vini una struttura e una mineralità uniche. La biodiversità del territorio, che include fiori spontanei e impollinatori naturali, arricchisce ulteriormente il profilo aromatico dei vini di Ripa della Volta.
Il progetto enologico è iniziato nel 2009 con la piantumazione di vigneti che, ad oggi, si estendono per 15 ettari. La produzione annuale è di circa 60.000 bottiglie, con una distribuzione che vede il 70% delle vendite in Italia e il restante 30% all’estero, in paesi come Svizzera, Canada, Australia, Russia e Germania. La cantina si dedica principalmente a varietà autoctone, tra cui corvina, corvinone, rondinella e oseleta, senza dimenticare vitigni storici come spigamonte e turchetta.
Innovazione e sostenibilità nel progetto
Un aspetto innovativo dell’approccio di Ripa della Volta è l’utilizzo dell’indice Bigot per il monitoraggio agronomico, un sistema che permette di ottimizzare la gestione del vigneto. Giovanni Bigot, l’agronomo friulano che ha ideato questo indice, è responsabile della conduzione dei vigneti, assicurando che ogni scelta sia basata su dati concreti e sull’analisi del territorio.
La cantina integra non solo viticoltura e produzione di olio, ma anche apicoltura e accoglienza rurale. La salvaguardia della biodiversità vegetale è un pilastro fondamentale di questo progetto, contribuendo alla qualità finale di tutti i prodotti, dalle aromatiche alle verdure, fino alle uve.
“Oggi innovare significa saper ascoltare un luogo, accompagnarlo senza forzare e agire pensando alla produzione come a un organismo agricolo integrato,” afferma Andrea Pernigo. Questa visione si riflette anche nell’approccio dell’enologa Emanuela Flore, che sottolinea come “fare vino naturale voglia dire ridefinire il concetto di controllo”, lavorando con spontaneità e precisione, grazie alla microbiologia, per ottenere vini autentici.
L’enoturismo è un altro aspetto importante del progetto di Ripa della Volta. I visitatori possono vivere un’esperienza autentica immersi nel paesaggio collinare della Valpantena, partecipando a visite guidate tra i filari e in cantina. Queste attività includono degustazioni e approfondimenti sulla sostenibilità e sulla biodiversità, nonché eventi privati e cene che abbinano i prodotti locali ai vini della cantina. Ripa della Volta è anche parte del network “Rete Valpantena”, un’iniziativa per valorizzare e promuovere le produzioni agroalimentari e l’offerta enogastronomica della regione.
In questo contesto, l’Oasi delle Stelle – Agribistrot, situato tra Vendri e Santa Maria in Stelle, rappresenta un punto d’accoglienza fondamentale per la Creative Organic Farm di Andrea Pernigo. Questo agriturismo, immerso nel verde della Valpantena, offre un’esperienza gastronomica che riflette la filosofia di vita e di produzione dell’azienda.
Guardando al futuro, Ripa della Volta si prepara a lanciare nuove referenze nella produzione del 2025, tra cui il Valpolicella Superiore DOC 2023 e un Soave Classico 2024. Questi vini non solo rappresentano l’annata, ma anche la visione dell’enologa Emanuela Fiore, che lavora per preservare la freschezza del frutto e riflettere l’identità del territorio. La vinificazione in anfore artigianali e le scelte agronomiche consapevoli sono solo alcuni dei passi avanti che Ripa della Volta sta facendo nel mondo del vino, continuando a scrivere una storia di successo e innovazione in una delle regioni vinicole più affascinanti d’Italia.