Rigoni di Asiago: un impegno green al forum di Legambiente

Rigoni di Asiago: un impegno green al forum di Legambiente

Rigoni di Asiago: un impegno green al forum di Legambiente

Redazione Vinamundi

19 Agosto 2025

Il 14 e 15 ottobre 2023, il Castel dell’Ovo di Napoli ha ospitato il primo Forum di Agroecologia, un evento di grande importanza che ha riunito esperti, attivisti e aziende impegnate nella sostenibilità ambientale. Questo forum ha rappresentato un’importante occasione di confronto sui cambiamenti climatici e le loro conseguenze, con un focus particolare sulla biodiversità e le pratiche agricole sostenibili. Tra i protagonisti dell’evento, Andrea Rigoni, Amministratore Delegato dell’azienda veneta Rigoni di Asiago, ha condiviso la sua esperienza e il suo messaggio sull’importanza delle api, definite sentinelle della salubrità dell’ambiente.

Il legame tra uomo e api

Andrea Rigoni ha aperto il suo intervento con una riflessione profonda: “Ho passato la mia vita insieme alle api e sento il bisogno di parlarne in modo semplice e disincantato a tutti, ai più che non le hanno mai viste di persona e ai tanti che vorrebbero capire i motivi per cui sono utili a tutti noi”. Le sue parole hanno messo in luce il legame indissolubile tra l’uomo e le api, sottolineando come queste piccole creature siano fondamentali non solo per l’ecosistema, ma anche per la nostra stessa esistenza.

L’impatto dei pesticidi e dello stress climatico

Il tema centrale del suo intervento è stato l’impatto devastante delle sostanze chimiche utilizzate in agricoltura sulla vita delle api. Questi pesticidi, spesso impiegati per aumentare le rese dei raccolti, hanno effetti diretti e indiretti sulla salute degli insetti impollinatori. Ecco alcuni punti chiave:

  1. Riduzione dell’habitat produttivo delle api.
  2. Indebolimento del sistema immunitario, rendendole vulnerabili a malattie e parassiti.
  3. Circa l’80% delle piante esistenti dipende dall’impollinazione delle api.

Inoltre, Andrea Rigoni ha richiamato l’attenzione sul stress climatico, che compromette la vita delle api e ha ripercussioni significative sulla produzione di miele. Il mercato del miele italiano sta affrontando sfide senza precedenti, non solo per la riduzione della produzione, ma anche per le adulterazioni provenienti dall’estero, come il miele cinese, che spesso non rispetta gli standard qualitativi del miele locale.

Un appello al cambiamento

“Si deve cambiare, e soprattutto si può cambiare. Siamo ancora in tempo per interrompere i danni che stiamo causando ogni giorno all’ambiente…”, ha affermato con fermezza Rigoni. Questa dichiarazione è un invito all’azione, un appello urgente a ripensare le pratiche agricole e a privilegiare metodi più sostenibili. Rigoni ha proposto misure concrete per migliorare la situazione, tra cui:

  1. Riduzione immediata dell’uso di sostanze chimiche in agricoltura.
  2. Promozione di piante e fiori che favoriscano la raccolta di nettare da parte delle api.
  3. Abbandono dell’uso di dissecanti chimici.

“Non avremo fatto soltanto il bene dell’ambiente, ma anche quello di noi tutti, visto che l’inquinamento chimico è nemico della nostra salute”, ha concluso il suo intervento.

Il messaggio di Andrea Rigoni non è solo un’iniziativa isolata per Rigoni di Asiago, ma rappresenta una filosofia che guida l’azienda da anni. La scelta di una produzione biologica, l’adozione di tecnologie innovative e l’impegno a preservare la salute dei consumatori e dell’ambiente sono i pilastri su cui si fonda l’attività dell’azienda.

L’evento al Castel dell’Ovo ha rappresentato un’importante piattaforma per discutere di temi cruciali per il futuro del nostro pianeta. L’intervento di Andrea Rigoni è stata una testimonianza del fatto che il cambiamento è possibile e che ognuno di noi ha un ruolo da svolgere nella protezione dell’ambiente e delle sue risorse. Le api, come ha sottolineato, non sono solo insetti, ma veri e propri alleati nella lotta per un futuro sostenibile. La loro salvaguardia è essenziale per garantire la salute del nostro ecosistema e, in ultima analisi, la nostra stessa sopravvivenza.

Change privacy settings
×