Nel cuore dell’Alta Maremma, dove la bellezza della natura si fonde con l’eccellenza vinicola, si trova il Rifugio Faunistico Padule di Bolgheri. Questo straordinario luogo, parte integrante della storica Tenuta San Guido, è ora accessibile al pubblico dopo un lungo periodo di monitoraggio e conservazione. Con i suoi 80 ettari di palude stagionale d’acqua dolce e oltre 440 ettari di boschi, praterie umide e dune, il Rifugio rappresenta un autentico paradiso per la biodiversità, ospitando oltre 250 specie di uccelli e numerosi animali rari come il lupo e la testuggine di Hermann.
Un simbolo della storia del Wwf in Italia
Il Rifugio Faunistico non è solo un’area di straordinaria bellezza naturale, ma è anche un simbolo della storia del Wwf in Italia. Fondato nel 1966, il Wwf ha le sue radici proprio in questo angolo della Toscana, grazie all’iniziativa di Mario Incisa della Rocchetta, il leggendario creatore del Sassicaia. Prima della commercializzazione del suo famoso vino, Incisa aveva già destinato parte della sua proprietà a un’area protetta, diventando così il primo privato in Italia a compiere un gesto simile.
La passione di Mario Incisa
La storia di Mario Incisa è affascinante e complessa. La sua passione per il vino, la natura e i cavalli si intrecciano in un percorso che ha segnato la viticoltura italiana. Insieme alla moglie, la Contessa Clarice Della Gherardesca, e all’allevatore Federico Tesio, Incisa ha dato vita a un allevamento di purosangue di fama mondiale, prima di dedicarsi alla creazione di un vino che rappresentasse l’essenza del territorio. I suoi esperimenti con vitigni francesi a Bolgheri hanno portato alla nascita del Sassicaia, un vino che ha rivoluzionato il panorama vinicolo internazionale.
Esperienze guidate e sostenibilità
Oggi, il Rifugio Faunistico Padule di Bolgheri offre un programma di esperienze guidate che permettono ai visitatori di immergersi nella bellezza della natura e di comprendere l’importanza della biodiversità. Le visite, disponibili da novembre ad aprile, si concentrano su:
- Osservazione degli uccelli
- Conservazione degli ecosistemi locali
Il Rifugio è un esempio di come agricoltura e ambiente possano coesistere in armonia, grazie a pratiche agricole sostenibili che favoriscono la biodiversità. La Tenuta San Guido è un esempio di eccellenza nella gestione del territorio, riconosciuta dalla direttiva europea Natura 2000 come Zona Speciale di Conservazione e dalla Convenzione di Ramsar come Zona Umida di Importanza Internazionale.
Inoltre, la Tenuta collabora con il Centro Ornitologico Toscano per monitorare la fauna selvatica e condurre ricerche sulla salute degli ecosistemi. Censimenti annuali dell’avifauna, studi su anfibi e rettili, e analisi della qualità dell’acqua sono solo alcune delle attività intraprese per garantire la tutela del territorio.
Priscilla Incisa della Rocchetta, responsabile delle relazioni esterne della Tenuta, sottolinea l’importanza di questo legame tra il vino e la natura: “Il Rifugio rappresenta la radice più profonda del nostro legame con l’ambiente. Nasce dallo stesso principio che guida il nostro lavoro in vigna: osservazione, rispetto ed equilibrio.” Questa filosofia si riflette in ogni aspetto della gestione della Tenuta, dove la biodiversità è considerata una risorsa fondamentale per la qualità dei vini prodotti.
La bellezza del Rifugio Faunistico Padule di Bolgheri è accentuata dall’iconico Viale dei Cipressi, che collega la Tenuta a Bolgheri. Questa strada, celebrata nei versi del poeta Giosuè Carducci, è stata piantata nel XIX secolo dal Conte Guido Alberto della Gherardesca. I cipressi, scelti per la loro bellezza e resistenza, rappresentano simbolicamente il legame tra la storia della Tenuta e la natura circostante.
In conclusione, la riapertura del Rifugio Faunistico Padule di Bolgheri segna un importante passo avanti nella promozione della biodiversità e della conservazione ambientale in Toscana. Questo luogo non è solo un’area protetta, ma un simbolo di come il rispetto per la natura possa andare di pari passo con l’eccellenza vinicola. La Tenuta San Guido continua a essere un esempio di come la passione per il vino e la tutela dell’ambiente possano coesistere, creando un modello di sostenibilità che ispira le generazioni future.
