Nella splendida e incontaminata natura dell’Alta Maremma, si trova un tesoro di biodiversità: il Rifugio Faunistico Padule di Bolgheri. Questo luogo, che si estende su 80 ettari di palude stagionale d’acqua dolce e oltre 440 ettari di boschi e praterie umide, ospita più di 250 specie di uccelli. Tra questi, si possono osservare la spatola, l’airone rosso e il falco di palude, nonché vertebrati come la testuggine palustre europea e il lupo. Il Rifugio è parte della storica Tenuta San Guido, famosa per il suo celebre vino Sassicaia, e rappresenta un esempio di coesistenza tra agricoltura e conservazione della natura.
la riapertura del rifugio faunistico
Dopo anni di monitoraggio e conservazione ambientale, il Rifugio Faunistico Padule di Bolgheri riapre al pubblico con un programma di esperienze guidate da novembre ad aprile. Queste esperienze sono focalizzate sull’osservazione della biodiversità e sull’importanza della conservazione degli ecosistemi. Tra le attività proposte, i visitatori potranno:
- Partecipare a tour di osservazione degli uccelli
- Scoprire la flora e la fauna locali
- Apprendere le pratiche di conservazione adottate nella tenuta
la storia del rifugio e il suo legame con il wwf
Uno degli aspetti più affascinanti del Padule di Bolgheri è la sua storia legata alla nascita del WWF Italia. Mario Incisa della Rocchetta, il “padre” del Sassicaia, è stato un pioniere nella creazione di aree protette in Italia. Nel 1959, ha destinato parte della sua proprietà a un’area protetta, dando vita al primo rifugio faunistico privato del paese. Questo gesto visionario ha gettato le basi per la nascita del WWF Italia, di cui Incisa è stato uno dei fondatori.
La frase “in principio fu Bolgheri, poi venne il WWF Italia”, pronunciata da Fulco Pratesi, co-fondatore del WWF, testimonia l’importanza storica di questo luogo. La biodiversità del Rifugio è riconosciuta a livello europeo e internazionale, essendo designata come Zona Speciale di Conservazione e Zona Umida di Importanza Internazionale dalla Convenzione di Ramsar.
pratiche agricole e conservazione
Le pratiche agricole adottate nella Tenuta San Guido favoriscono la biodiversità e supportano il ciclo vitale di molte specie. In collaborazione con il Centro Ornitologico Toscano (COT), la tenuta svolge attività di ricerca e monitoraggio, inclusi censimenti annuali dell’avifauna. Queste iniziative sono essenziali per comprendere l’equilibrio ecologico dell’area e sviluppare strategie di conservazione efficaci.
Matteo Tamburini, responsabile del piano di gestione degli ecosistemi della Tenuta, sottolinea l’importanza della resilienza degli habitat: “Più un’area è ricca di specie, habitat e relazioni, più questa sarà resiliente”. Le nuove iniziative vogliono offrire a tutti, specialmente ai giovani, la possibilità di apprendere e comprendere da vicino la biodiversità.
Il Rifugio Faunistico Padule di Bolgheri non è solo un luogo di osservazione della fauna, ma anche un simbolo di eccellenza in molti campi: dall’enologia alla conservazione ambientale, passando per la valorizzazione della biodiversità.
