
Raccontare e innovare il vino: scopri il Manifesto Envisioning2035 Wine (R)evolution
Il mondo del vino si trova a un crocevia di sfide e opportunità, e il summit “Envisioning2035 Wine (R)evolution – Piano strategico per il vino italiano” ha rappresentato un’importante occasione per affrontare questi temi. Svoltosi presso la Terrazza Belvedere nel Palazzo Regione Lombardia a Milano, l’evento, promosso da FreedL Group, ha riunito esperti, imprenditori e rappresentanti istituzionali per discutere della creazione di valore nel settore vitivinicolo, della gestione del cambiamento climatico e dell’equilibrio tra alcol e salute.
FreedL Group, con un portafoglio che include oltre 60 cantine e marchi prestigiosi come Marchesi di Barolo, San Michele Appiano e Prosecco, ha messo in evidenza la necessità di un approccio pratico e innovativo. Il summit ha visto la partecipazione di figure di spicco, tra cui Ettore Nicoletto, esperto del settore, uniti nel tentativo di definire strategie per potenziare la competitività del vino italiano a livello globale.
Dati e opportunità nel settore vitivinicolo
I dati parlano chiaro: l’industria vitivinicola italiana conta circa 30.000 aziende, generando un fatturato di 16 miliardi di euro, di cui 8,1 miliardi provengono dall’export. Circa 681.000 ettari di vigneti sono dedicati alla produzione di vino, dimostrando l’importanza economica del settore. Il vino italiano si colloca al primo posto nel mondo per volumi di esportazione e secondo per valore, con un aumento del prezzo medio all’export dei vini fermi imbottigliati del 41% negli ultimi dieci anni.
Tuttavia, il settore deve affrontare sfide significative. I consumi mondiali di vino sono in calo, passando da 236 milioni di ettolitri nel 2019 ai 214 milioni previsti per il 2024. In contrasto, l’export dei vini italiani ha registrato una crescita, in particolare nel segmento degli spumanti, con un incremento dell’8,9% rispetto all’anno precedente, e un 11,1% di aumento in valore per il Prosecco Dop.
Innovazione e strategie per il futuro
Durante il summit, esperti come Danny Brager e Roberta Garibaldi hanno condiviso visioni e strategie per affrontare le sfide attuali. L’Assessore all’Agricoltura della Regione Lombardia, Alessandro Beduschi, ha evidenziato l’importanza del settore vitivinicolo come eccellenza strategica per l’economia italiana, sottolineando il raddoppio del valore dell’export dei vini lombardi negli ultimi 15 anni, passando da 176 milioni di euro nel 2009 a oltre 312 milioni nel 2024.
Edoardo Freddi ha sottolineato che non basta produrre vino di alta qualità; è fondamentale saperlo raccontare e adattarsi a un contesto in continua evoluzione. Ha identificato cinque aree chiave su cui concentrare gli sforzi:
- Innovazione di prodotto
- Apertura a nuovi mercati
- Evoluzione dei canali distributivi
- Aggregazione tra aziende
- Valorizzazione del capitale umano
Le aree tradizionali di mercato come Stati Uniti, Germania e Regno Unito mostrano segni di maturità, rendendo necessaria una strategia più sofisticata per esplorare nuovi sbocchi, in particolare nell’Asia-Pacifico e in mercati emergenti come Africa e America Latina.
Il manifesto per un futuro sostenibile
Il summit ha presentato il “Manifesto Envisioning2035”, un documento strategico che delinea misure e proposte per migliorare la competitività del sistema vitivinicolo italiano. Questo manifesto si propone di analizzare le aree di debolezza e opportunità del settore, mirando a un futuro più sostenibile e innovativo.
Alessandro Mutinelli, presidente di Italian Wine Brands, ha partecipato attivamente al dibattito, sottolineando l’importanza di ascoltare le esigenze dei consumatori e sviluppare iniziative per promuovere l’innovazione e la sostenibilità. In un contesto sfidante, Mutinelli ha evidenziato la necessità di una visione condivisa tra tutte le parti coinvolte nel settore.
Questo summit rappresenta solo il primo passo verso un dialogo continuo e inclusivo, con l’obiettivo di rafforzare la posizione del vino italiano nel mercato globale. La capacità di raccontare il vino, valorizzare le storie dietro ogni bottiglia e innovare continuamente sarà cruciale per il futuro del settore, che è parte fondamentale dell’agroalimentare italiano.
In un’epoca di mercato in costante evoluzione, il vino italiano deve rispondere a queste sfide con creatività, passione e una strategia ben definita. Sebbene la strada da percorrere sia lunga, iniziative come “Envisioning2035 Wine (R)evolution” dimostrano che il settore vitivinicolo italiano è pronto ad affrontare il futuro con determinazione e innovazione.