
Prosecco Dop in controtendenza: mentre gli spumanti italiani calano, il successo continua
L’export dei spumanti italiani ha affrontato un periodo di sfide, con un rallentamento significativo nei primi mesi del 2025. Secondo i dati forniti da Istat e analizzati da WineNews, il valore complessivo delle esportazioni di spumanti è sceso dell’1,1% rispetto allo stesso periodo del 2024, totalizzando 676,2 milioni di euro. Nonostante questo calo, il Prosecco Dop si distingue come un’eccezione positiva, continuando a rappresentare uno dei prodotti più emblematici dell’enologia italiana.
Andamento delle esportazioni di spumanti
Nei primi quattro mesi del 2025, il volume totale delle esportazioni di spumanti ha raggiunto 158.172.924 litri, segnando una contrazione dell’1,5%. Tuttavia, il Prosecco Dop ha registrato risultati notevoli, con esportazioni pari a 527 milioni di euro, in crescita del 1,5% rispetto al 2024. I volumi di Prosecco Dop esportati hanno anche mostrato un incremento, raggiungendo 121.633.459 litri, con un aumento del 3,4%. Questo significa che circa il 76% degli spumanti italiani esportati è Prosecco Dop, comprendendo i noti marchi della Docg di Conegliano e Valdobbiadene e la più recente Docg Asolo.
I mercati principali per gli spumanti italiani
Analizzando i mercati di esportazione, gli Stati Uniti si confermano come il primo importatore di spumanti italiani, con un valore di 191,6 milioni di euro, in crescita del 12,5% rispetto all’anno precedente. Questo trend positivo potrebbe riflettere i cambiamenti nelle abitudini di consumo degli americani, sempre più orientati verso le bollicine italiane, con il Prosecco Dop che costituisce il 91,2% degli spumanti esportati negli Stati Uniti.
Al secondo posto nella classifica dei mercati di esportazione si trova la Gran Bretagna, dove il valore degli spumanti italiani ha raggiunto 102,5 milioni di euro, sebbene con una diminuzione del 6,2% rispetto all’anno scorso. La Francia ha registrato una performance sorprendente, con un incremento del 15,6%, raggiungendo 43,7 milioni di euro. Anche il Belgio e la Svizzera mostrano segnali positivi, evidenziando un crescente interesse per gli spumanti italiani.
Considerazioni sul futuro dell’export di spumanti
Nonostante il Prosecco abbia visto una crescita positiva, ha registrato un leggero rallentamento rispetto ai dati del primo trimestre del 2024, che avevano evidenziato un incremento del 4,9% in valore. Questo potrebbe essere un segnale di saturazione del mercato, ma nel complesso il Prosecco continua a rappresentare una colonna portante dell’export vinicolo italiano.
La situazione attuale mette in evidenza l’importanza di monitorare attentamente le dinamiche del mercato e le politiche commerciali, poiché ogni cambiamento potrebbe avere ripercussioni significative sul futuro delle esportazioni di spumanti italiani. In particolare, la questione dei dazi imposti dagli Stati Uniti potrebbe influenzare in modo significativo le vendite di spumanti italiani negli States.
In sintesi, sebbene il settore degli spumanti italiani stia affrontando un momento di lieve flessione, la resilienza del Prosecco Dop offre opportunità per il futuro. La continua evoluzione delle preferenze dei consumatori e le sfide economiche e politiche definiranno il panorama dell’export nei prossimi mesi, rendendo cruciale una strategia adattiva per i produttori e gli esportatori di vino.