Prosecco conquista il mercato americano: l’export dei spumanti italiani nel 2025

Prosecco conquista il mercato americano: l'export dei spumanti italiani nel 2025

Prosecco conquista il mercato americano: l'export dei spumanti italiani nel 2025

Redazione Vinamundi

24 Agosto 2025

L’export degli spumanti italiani rappresenta un settore cruciale per l’economia del paese, e nel maggio 2025 ha mostrato segnali di rallentamento. Nonostante questo, il Prosecco DOC continua a emergere come un elemento trainante per le vendite all’estero. I dati forniti dall’ISTAT e analizzati da WineNews rivelano che nei primi cinque mesi del 2025 l’export di bollicine italiane ha registrato un calo dell’1% in valore, scendendo a 875,8 milioni di euro, e dello 0,9% in volume, con 206 milioni di litri esportati rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Prosecco DOC in crescita nonostante il calo generale

Il Prosecco DOC si distingue nel panorama delle esportazioni, rappresentando oltre il 70% delle bollicine italiane esportate. Nei primi cinque mesi del 2025, ha visto un incremento del 1,2% nel valore delle vendite, raggiungendo i 684,4 milioni di euro. Sebbene il tasso di crescita sia leggermente diminuito rispetto al +1,5% del primo quadrimestre, il Prosecco mantiene una posizione dominante e continua a essere molto apprezzato sui mercati internazionali.

Stati Uniti: il primo mercato per gli spumanti italiani

Gli Stati Uniti si confermano il principale mercato per gli spumanti italiani, con un valore di 241,6 milioni di euro, segnando un notevole incremento del 9,1%. Gli USA assorbono oltre un quarto dell’export complessivo di spumanti, e il Prosecco è il protagonista indiscusso con vendite pari a 221,1 milioni di euro. Le analisi di Nomisma evidenziano che i dodici mercati principali per le esportazioni di spumanti italiani hanno registrato una crescita complessiva del 4,8% in valore, con performance particolarmente positive in paesi come:

  1. Stati Uniti (+11%)
  2. Australia (+10%)
  3. Canada (+9%)

Mercati europei in difficoltà per le bollicine italiane

Nonostante la crescita negli Stati Uniti, la situazione nei mercati europei è più complessa. Nel Regno Unito, il calo è stato del 6%, con un valore di 134,5 milioni di euro, mentre in Germania la diminuzione è stata ancora più marcata, con un -11,8% (51,4 milioni di euro). La Russia ha registrato un calo drammatico del 32,5%, con un valore di 34,8 milioni di euro. Tuttavia, ci sono segnali positivi da paesi come:

  • Francia: incremento del 16,7% (59,7 milioni di euro)
  • Svizzera: +8% (31 milioni di euro)
  • Belgio: +4,7% (circa 39 milioni di euro)

Questi dati evidenziano un panorama europeo variegato, dove alcuni mercati mostrano difficoltà mentre altri continuano a crescere.

Asia e mercati emergenti: segnali contrastanti

Il mercato asiatico presenta difficoltà diffuse. In Giappone, le esportazioni di spumanti italiani sono diminuite del 13,6%, raggiungendo un valore di 12,9 milioni di euro. Anche la Cina ha visto un calo del 9,9%, con 4,3 milioni di euro, mentre la Corea del Sud ha registrato una leggera flessione dell’1,8% (2,2 milioni di euro). Tuttavia, i Paesi Bassi si sono contraddistinti con un incremento del 10,9% (11,6 milioni di euro), così come l’Australia, che ha visto una crescita modesta dell’0,4% (11,3 milioni di euro). Anche il Brasile ha registrato una crescita del 7,8%, raggiungendo 1,4 milioni di euro.

Il quadro complessivo del mercato degli spumanti italiani nel 2025 conferma la centralità del Prosecco DOC come motore trainante delle esportazioni. Tuttavia, la contrazione in mercati chiave come Germania e Regno Unito, insieme alla frenata nei mercati asiatici, evidenzia la necessità di implementare strategie mirate di diversificazione e promozione. L’innovazione nella produzione, la sostenibilità e la qualità rimarranno fattori chiave per mantenere il Prosecco e gli altri spumanti italiani in prima linea nel mercato internazionale.

È fondamentale che gli operatori del settore prestino attenzione alle tendenze di consumo in rapida evoluzione e adattino le loro offerte in base alle preferenze dei consumatori. Partecipare a fiere internazionali, eventi di degustazione e campagne di marketing mirate sarà cruciale per rafforzare la presenza dei vini italiani nei mercati esteri e costruire relazioni durature con distributori e consumatori.

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