Pietro Toso: un’icona delle Cantine Toso ci lascia un’eredità indimenticabile

Pietro Toso: un'icona delle Cantine Toso ci lascia un'eredità indimenticabile

Pietro Toso: un'icona delle Cantine Toso ci lascia un'eredità indimenticabile

Redazione Vinamundi

22 Settembre 2025

La scomparsa di Pietro Toso, avvenuta il 21 settembre 2025 all’età di 68 anni, ha lasciato un vuoto profondo non solo nella sua famiglia, ma anche tra tutti coloro che hanno avuto il privilegio di lavorare al suo fianco. La sua morte rappresenta una significativa perdita per le Cantine Toso, un’azienda storica che è un pilastro dell’enologia piemontese. Con il suo contributo, l’azienda ha conosciuto un’importante evoluzione e un riconoscimento a livello internazionale.

Pietro, originario di Cossano Belbo, ha iniziato la sua carriera nelle Cantine Toso alla fine degli anni ’70. In quel periodo, l’azienda, fondata nel 1910, era già un nome di riferimento nel panorama vinicolo piemontese. Grazie al lavoro instancabile di Pietro, insieme al fratello Gianfranco e al cugino Massimo, il marchio ha visto un’espansione significativa. La sua visione strategica e la capacità di gestire le operazioni aziendali hanno permesso all’azienda di affrontare nuove sfide e opportunità, portando i prodotti Toso a farsi conoscere non solo in Italia, ma anche all’estero.

Un equilibrio tra tradizione e innovazione

La carriera di Pietro è stata caratterizzata da una continua ricerca dell’eccellenza e da un forte senso di responsabilità verso la qualità. Ha sempre creduto nell’importanza di mantenere vive le tradizioni vinicole del Piemonte, ma ha anche compreso la necessità di innovare per rispondere alle esigenze di un mercato in continua evoluzione. Questo equilibrio è stato fondamentale per il successo delle Cantine Toso, riconosciute oggi non solo per le loro etichette storiche, ma anche per la capacità di reinventarsi e adattarsi alle nuove tendenze.

Un mentore e un punto di riferimento

La passione di Pietro per il vino andava oltre il lavoro; era un uomo che amava condividere la sua conoscenza con gli altri, trasmettendo l’amore per il vino alle nuove generazioni. La sua figura carismatica e il suo approccio umano lo hanno reso un mentore per molti giovani collaboratori. La sua eredità continua attraverso la figlia Chiara, già attiva nelle Cantine Toso, e i suoi altri figli, Roberta e Andrea, ai quali ha trasmesso valori e passione per il settore.

Un legame profondo con la comunità

Pietro ha sempre mantenuto un forte legame con la comunità di Cossano Belbo. Sotto la sua direzione, l’azienda ha sostenuto numerosi progetti locali e iniziative culturali, contribuendo a valorizzare il territorio e promuovere il turismo enogastronomico. La sua scomparsa segna un momento di grande tristezza per chi lo conosceva e per la comunità che ha sempre sostenuto con generosità.

I funerali di Pietro Toso si svolgeranno lunedì 22 settembre 2025, alle ore 16, nella Chiesa Parrocchiale del Sacro Cuore di Gesù a Santo Stefano Belbo. Prima dei funerali, questa sera alle ore 20, sarà recitato il Santo Rosario in suo ricordo, un momento di preghiera e riflessione per tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo.

Pietro Toso sarà ricordato non solo per i risultati ottenuti nel suo lavoro, ma anche per il suo spirito generoso e il suo impegno verso gli altri. La sua vita rappresenta un esempio di dedizione e passione, qualità che continueranno a vivere attraverso il lavoro della sua famiglia e di tutti coloro che hanno condiviso il suo cammino. La Cantina Toso, sotto la guida della nuova generazione, continuerà a onorare la sua memoria, mantenendo viva la tradizione e puntando verso un futuro luminoso, proprio come Pietro avrebbe voluto.

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