Il 15 dicembre alle ore 10, presso la sede della Provincia di Codevilla (PV), si terrà un incontro pubblico che rappresenta un passo significativo nella crescita del Distretto del Vino di Qualità dell’Oltrepò Pavese. Questa iniziativa si inserisce in un contesto più ampio di distretti agroalimentari che hanno già ottenuto successi in altre regioni italiane, contribuendo a valorizzare il patrimonio enogastronomico locale.
Un sostegno concreto per il Distretto del Vino
Il Distretto del Vino dell’Oltrepò Pavese è attivamente sostenuto dalla Regione Lombardia, dalla Provincia di Pavia e dalla Camera di Commercio di Pavia, oltre a ricevere supporto da importanti associazioni di agricoltori come Coldiretti, CIA e Unione Agricoltori. Un ruolo cruciale è ricoperto dalla Co.Pro.Vi di Casteggio, dedicata alla promozione e valorizzazione dei vini della regione.
Gli obiettivi del Distretto sono ambiziosi e mirano a:
- Promuovere l’internazionalizzazione del territorio
- Valorizzare il turismo
- Supportare i produttori locali
Attraverso questo progetto, le aziende vinicole potranno accedere a strumenti e servizi a tariffe convenzionate, contribuendo a migliorare la qualità media dei loro prodotti. Inoltre, il Distretto fungerà da canale per la distribuzione di fondi regionali ed europei, ampliando le possibilità di investimento nel settore vitivinicolo.
Incontri e cooperazione tra aziende
La creazione del Distretto è vista come un’opportunità per le aziende vitivinicole dell’Ovest Oltrepò, che si sono riunite per la prima volta lo scorso 5 dicembre a Canneto Pavese (PV). Durante questo incontro, i soci fondatori, i sindaci e i rappresentanti degli enti locali hanno discusso delle prospettive future e delle modalità di integrazione con le istituzioni. Il presidente del Distretto, Fabiano Giorgi, ha sottolineato che i soci fondatori non godranno di privilegi rispetto ad altri soci, ma che il loro ruolo è stato cruciale per soddisfare le condizioni richieste dalla Regione. Questo approccio inclusivo mira a incoraggiare l’adesione di nuovi soci, con iscrizioni aperte presso le associazioni agricole.
Un punto chiave dell’intervento di Giorgi è stato il rapporto con le altre istituzioni locali, in particolare con il Consorzio di Tutela. Il presidente ha chiarito che il Distretto e il Consorzio non sono in competizione, ma piuttosto due enti distinti che possono collaborare per il bene del territorio. Questa visione di cooperazione è fondamentale per garantire una crescita sostenibile e armoniosa del settore vitivinicolo dell’Oltrepò.
Un futuro luminoso per il Distretto
In meno di due settimane dall’annuncio della formazione del Distretto, il numero di soci aderenti è già aumentato, evidenziando l’interesse crescente delle aziende vinicole. Queste aziende, di dimensioni e storie diverse, condividono l’obiettivo comune di elevare la visibilità del territorio per competere efficacemente sui mercati internazionali. L’unico requisito per far parte del Distretto è operare nella filiera del vino “dalla vigna alla bottiglia”, un concetto che sottolinea l’importanza di un approccio integrato e di qualità nella produzione vinicola.
Il Distretto del Vino di Qualità dell’Oltrepò Pavese non è solo una piattaforma per il commercio, ma anche un’opportunità per promuovere la cultura del vino e il patrimonio enogastronomico della regione. L’Oltrepò Pavese è conosciuto per la sua ricca tradizione vitivinicola, che affonda le radici in secoli di storia. Con una varietà di vitigni autoctoni e una crescente reputazione per la produzione di vini di alta qualità, il territorio ha tutte le potenzialità per emergere nel panorama vinicolo nazionale e internazionale.
Il presidente Giorgi ha espresso l’auspicio di portare un nuovo entusiasmo in Oltrepò, sottolineando l’importanza di unire le forze per raggiungere obiettivi comuni. “Vogliamo, tutti insieme, portare un nuovo entusiasmo in Oltrepò,” ha dichiarato, evidenziando la volontà di creare un movimento collettivo che possa valorizzare ulteriormente il territorio.
Numerosi programmi e iniziative sono in cantiere, tra cui eventi di promozione, partecipazione a fiere e manifestazioni del settore, oltre a campagne di marketing mirate a far conoscere i vini dell’Oltrepò a un pubblico sempre più vasto. Si prevede anche la creazione di percorsi enoturistici che possano attrarre visitatori da ogni parte d’Italia e del mondo, offrendo loro l’opportunità di scoprire non solo i vini, ma anche le bellezze paesaggistiche e culturali della regione.
In questo contesto, il Distretto rappresenta un’opportunità unica per rafforzare le sinergie tra le aziende, le istituzioni e le associazioni locali, creando una rete di supporto e collaborazione che possa favorire una crescita sostenibile e duratura del settore vitivinicolo dell’Oltrepò Pavese. La sfida è ambiziosa, ma con l’impegno e la passione dei produttori locali, il futuro del vino dell’Oltrepò sembra essere luminoso.