Il Consorzio Vini Valle d’Aosta sta vivendo un periodo di grande trasformazione, grazie all’elezione di un nuovo consiglio direttivo che porta con sé una ventata di freschezza e innovazione. La scelta di Nicolas Bovard, giovane imprenditore di soli 29 anni e rappresentante di Cave Mont Blanc, come nuovo presidente, segna un importante passo verso il futuro della viticoltura valdostana. Succedendo a Vincent Grosjean, Bovard si propone di continuare il lavoro svolto negli anni precedenti, apportando una visione giovane e dinamica all’organizzazione.
un consiglio direttivo rinnovato
Il nuovo consiglio direttivo, affiancato dal vicepresidente André Gerbore, rappresenta una combinazione di esperienza e gioventù, con membri noti nel panorama vitivinicolo locale. Tra i nomi di spicco troviamo:
- Matteo Barmaz (Di Barrò)
- Elio Chatrian (Crotta di Vegneron)
- Hervé Grosjean (Grosjean Vins)
- Vincent Grosjean (Soc. Agricola Les Ecules)
- Marco Martin (Lo Triolet)
- Patrick Ronzani (Institut Agricole Régional)
- Luciano Zoppo Ronzero (Pianta Grossa)
Questa composizione riflette un forte desiderio di innovazione e apertura verso il futuro, mantenendo al contempo un legame con le tradizioni della viticoltura valdostana.
sfide da affrontare
Una delle principali sfide che il nuovo consiglio si trova a fronteggiare è quella di definire e rafforzare l’identità della denominazione Vallée d’Aoste Doc. Questa denominazione, che racchiude una tradizione vitivinicola storica, necessita di una tutela e valorizzazione non solo a livello regionale, ma anche nazionale e internazionale. Le priorità includono:
- Vigilare sul corretto utilizzo della denominazione d’origine
- Collaborare con enti di ricerca per sviluppare la viticoltura di montagna
La viticoltura in Valle d’Aosta presenta sfide uniche, come pendenze ripide e microclimi particolari, che rendono fondamentale un approccio innovativo e sostenibile.
un consorzio in crescita
Il Consorzio Vini Valle d’Aosta, formalmente costituito nel marzo 2022, rappresenta un’importante realtà per la produzione vinicola regionale, con 48 aziende vinicole associate e una produzione annuale di circa 1,8 milioni di bottiglie. Questo dato evidenzia il ruolo cruciale del consorzio nell’economia locale e nel panorama vitivinicolo nazionale.
Nicolas Bovard ha espresso il suo ringraziamento a Vincent Grosjean e ai membri del consiglio uscente per il loro impegno, sottolineando l’importanza di unire le forze per costruire un futuro promettente per la viticoltura valdostana. Le sue parole indicano un forte impegno verso la comunità e il territorio, valori essenziali per la viticoltura di montagna.
Con l’elezione del nuovo consiglio, ci si aspetta una spinta ulteriore per promuovere i vini valdostani, caratterizzati da un profilo aromatico distintivo e una varietà di vitigni autoctoni. La partecipazione a eventi di rilevanza mondiale, come il Vinitaly, rappresenta un’opportunità unica per ampliare la visibilità dei vini valdostani e favorire sinergie con il settore.
In conclusione, il rinnovamento del consiglio direttivo del Consorzio Vini Valle d’Aosta non solo segna un cambio di guardia, ma rappresenta anche un’opportunità per affrontare le sfide future con una visione innovativa e sostenibile, promuovendo un patrimonio enologico unico e straordinario.