Nuove nomine che rivoluzionano la Cantina di Serdiana

Nuove nomine che rivoluzionano la Cantina di Serdiana

Nuove nomine che rivoluzionano la Cantina di Serdiana

Redazione Vinamundi

7 Ottobre 2025

La Cantina Pala, situata nel cuore della Sardegna, sta intraprendendo un’importante fase di sviluppo e innovazione sotto la direzione della famiglia Tolaini. Recentemente, l’azienda ha annunciato una riorganizzazione del management, con l’ingresso di due figure chiave: Alessandro Pedini, nuovo Direttore Generale, e Giandomenico Zedde, che assumerà il ruolo di Direttore Commerciale. Questa ristrutturazione segue l’acquisizione avvenuta nell’ottobre 2024, segnando un nuovo capitolo nella storia della cantina e un’opportunità per rafforzare la sua posizione nel mercato vitivinicolo.

Nuove figure chiave nella gestione

Lia Tolaini, leader della cantina, ha accolto con entusiasmo l’ingresso di Pedini e Zedde, evidenziando come le loro competenze siano fondamentali per il rafforzamento del legame di Pala con il territorio. “L’ingresso di due professionisti come Alessandro e Giandomenico, ispirati dalle potenzialità di sviluppo, rafforza il legame di Pala con il territorio ed esprime la nostra visione: valorizzare il patrimonio vitivinicolo dell’isola”, ha dichiarato Lia Tolaini.

Alessandro Pedini: un esperto nel settore

  1. Background solido: Alessandro Pedini vanta un’ampia esperienza nella viticoltura e nell’enologia.
  2. Compiti principali: Sarà responsabile della gestione della filiera e dello sviluppo di strategie organizzative per consolidare la presenza del brand nei settori chiave del mercato.
  3. Passione per il territorio: La sua dedizione alla promozione dei territori vitivinicoli sarà cruciale per la crescita di Pala.

Giandomenico Zedde: un’esperienza internazionale

  1. Formazione: Laureato in Economia e Finanza all’Università di Siena, Zedde ha ricoperto ruoli di rilievo in diverse aziende vitivinicole.
  2. Ritorno in Italia: Dopo aver lavorato a Londra, è tornato in Italia nel 2003, contribuendo allo sviluppo di Vigne Surrau.
  3. Obiettivo strategico: La sua expertise sarà fondamentale per espandere la penetrazione di Pala nei mercati globali.

Un progetto ambizioso per i vigneti

La nuova strategia di Pala non si limita alla riorganizzazione interna; l’azienda ha deciso di mettere i vigneti al centro della propria crescita. Tra i progetti in cantiere:

  • Recupero di sei ettari di vigneti abbandonati.
  • Rivitalizzazione di venti ettari, inclusa la storica vigna di Is Crabilis, nei prossimi tre anni.

L’obiettivo è valorizzare vitigni identitari dell’isola, come Nuragus, Monica e Bovale, elevando ulteriormente la qualità delle produzioni Pala.

Lia Tolaini ha anche sottolineato l’importanza del team storico della cantina, che continuerà a giocare un ruolo cruciale nel nuovo corso dell’azienda. Figure come Severino Concu, enologo di lunga data, e Amalia Dessì, parte del team di Serdiana, rimarranno fondamentali per mantenere la continuità e l’identità che caratterizzano Pala.

Verso un futuro sostenibile e innovativo

Fondata nel 1950 a Serdiana, la Cantina Pala è diventata una delle realtà più apprezzate del panorama vitivinicolo sardo, specializzandosi nella produzione di vini di alta qualità. Durante il decennio 1980-1990, l’azienda ha subito una significativa modernizzazione, consolidando la sua reputazione nel settore. L’acquisizione da parte della famiglia Tolaini ha segnato un momento di svolta, con l’intento di preservare l’identità familiare e artigianale della produzione, concentrandosi sui vitigni tipici del territorio.

I “grandi classici” come Vermentino e Cannonau continueranno a far parte dell’offerta di Pala, ma la famiglia Tolaini ha espresso il desiderio di dare nuovo slancio a varietà meno conosciute, ma altrettanto significative. Questo approccio non solo mira a valorizzare il patrimonio vitivinicolo sardo, ma anche a rispondere alle crescenti richieste di vini unici e rappresentativi del territorio.

Inoltre, la cantina intende avviare un percorso di valorizzazione non solo dei vigneti, ma anche dell’accoglienza, puntando a creare esperienze enogastronomiche che permettano ai visitatori di immergersi nella cultura e nelle tradizioni locali. Questo nuovo corso rappresenta un’opportunità per Pala di affermarsi ulteriormente nel panorama vitivinicolo, mantenendo salde le proprie radici e guardando con determinazione al futuro.

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