A Roma il corteo della manifestazione nazionale «Democrazia al lavoro» sulle note di «Bella Ciao».

La Roma non vive certamente il suo miglior momento, con tre sconfitte nelle ultime quattro partite e il battibecco a distanza tra Gasperini e Dybala, ma ha una chance imperdibile. Alle ore 15, infatti, i giallorossi sfidano il Sassuolo con l'obiettivo di riportarsi in vetta alla Serie A. Con una vittoria al Mapei Stadium, stadio storicamente ostico, la formazione capitolina andrebbe infatti ad agganciare il Napoli e Antonio Conte. Si andrebbe così a riformare la coppia di testa che era "scoppiata" nello scorso turno, a +1 sul Milan e +3 sull'Inter, ma di fronte c'è una neopromossa terribile da dieci punti in sette gare. Grosso e i suoi sanno far male alle big, ma dovranno fare a meno del gioiellino difensivo Muharemovic: lo sostituirà Romagna. In mezzo giocherà Thorstvedt, confermato il tridente delle meraviglie: Berardi e Pinamonti con Laurienté, sin qui impalpabile. Gasperini ha invece problemi enormi in attacco, dove non convincono né Dovbyk, né Ferguson. Si va verso l'esclusione di entrambi, con Dybala falso nueve: alle sue spalle giocherebbero Soulé e Bailey, alla prima da titolare. Koné dovrebbe farcela, spazio invece per Wesley e Tsimikas sulle fasce: sempre out Angeliño.

Con la mancata restituzione del fiscal drag ai lavoratori, ha detto Landini a proposito di fisco, «siamo di fronte a un Governo che sta estorcendo con una truffa i miliardi al lavoro dipendente e ai pensionati». «Il tema fiscale non è più rinviabile», ha aggiunto.
«Nei prossimi giorni siamo pronti a lanciare una campagna a difesa e per il rafforzamento della sanità pubblica come diritto universale e lanceremo una raccolta firma per una legge di iniziativa popolare», annuncia Landini.
«Vedo che il ministro Lollobrigida ironizza sul corteo Cgil, "tanti pensionati sono iscritti alla Cgil, hanno tempo di manifestare": evidentemente ha bevuto tanta acqua, e si sa che fa male. Servirebbe comunque un po' di rispetto per chi manifesta. Sempre. E soprattutto ci dovrebbero essere comportamenti degni del ruolo che si ricopre da chi ha incarichi istituzionali». Lo scrive su Nicola Fratoianni di Avs.
