Nonno Nanni punta sul futuro: la rivoluzione del senza lattosio e della pasta ripiena

Nonno Nanni punta sul futuro: la rivoluzione del senza lattosio e della pasta ripiena

Nonno Nanni punta sul futuro: la rivoluzione del senza lattosio e della pasta ripiena

Redazione Vinamundi

23 Novembre 2025

Treviso, 23 novembre 2025 – Nonno Nanni, storica azienda casearia trevigiana, ha lanciato nelle ultime settimane un nuovo piano di investimenti per rafforzare la sua presenza nel mercato senza lattosio e nella pasta ripiena. La scelta arriva in un momento in cui il settore italiano dei prodotti lactose free, secondo i dati Niq, ha superato i 2,4 miliardi di euro di valore, con una crescita annua del 4,9%, più alta rispetto alla media del comparto alimentare.

Lactose free, un mercato in piena espansione

Negli ultimi anni, l’81% delle famiglie italiane ha consumato almeno una volta prodotti senza lattosio. Un numero sorprendente, se si pensa che solo una parte di questi consumatori ha un’intolleranza certificata. Spesso, la scelta nasce da motivi di leggerezza o da nuove abitudini alimentari. Il cuore di questo mercato resta il comparto lattiero-caseario: latte, yogurt e formaggi fanno la parte del leone, con tre quarti degli incassi e il 60% della crescita delle vendite che provengono proprio da qui.

Fondata nel 1947 dalla famiglia Lazzarin, Nonno Nanni si è fatta strada con decisione in questo settore. Nel 2024, l’azienda ha chiuso con un fatturato consolidato di 160 milioni di euro e un ebitda di 21 milioni. Ora punta a diventare il punto di riferimento per chi cerca prodotti freschi e senza lattosio.

Formaggi e pasta fresca, un matrimonio vincente

La novità più interessante è la collaborazione tra i due marchi del gruppo: Nonno Nanni e Nonna Rina. Da pochi giorni, infatti, i formaggi delattosati di Nonno Nanni sono protagonisti nei ripieni della nuova linea di pasta fresca firmata Nonna Rina. Non si tratta solo di mettere insieme due nomi, spiega Silvia Lazzarin, amministratore delegato e nipote del fondatore: «Non è solo un co-branding, ma un modo per mettere in campo le sinergie industriali e commerciali costruite in anni di lavoro».

Dopo il rebranding del 2021 e l’introduzione di nuove linee di pasta liscia e ripiena, Nonna Rina ha raggiunto i 6 milioni di euro di fatturato e continua a crescere a doppia cifra. Per il gruppo, la pasta fresca è un’occasione per ampliare l’offerta e rafforzare la posizione anche fuori dal lattiero-caseario, che oggi pesa ancora per il 92,5% dei ricavi.

Nonno Nanni cresce e investe sulla qualità

Il marchio Nonno Nanni sta guadagnando sempre più terreno: in dieci anni la conoscenza spontanea è salita dal 28% al 39%, mentre la quota “top of mind” tra i consumatori è passata dal 5% al 14%. La gamma include una trentina di formaggi freschi – robiola, Squaquerello, stracchino – che hanno generato nel 2024 ricavi per oltre 134 milioni di euro. Lo stracchino, in particolare, si conferma leader di mercato con una quota del 19,5% a volume.

Per sostenere questa crescita, il gruppo ha investito negli ultimi tre anni 15 milioni di euro nei reparti produttivi e ha avviato nuove linee dedicate soprattutto ai formaggi a pasta filata. «La richiesta di mozzarella, burrata e stracciatella è in netta crescita», spiega ancora Silvia Lazzarin. «Vogliamo rispondere a questa domanda mantenendo standard di qualità molto alti».

Mozzarella per pizza e nuovi investimenti

Un altro passo importante riguarda il caseificio Tonon, controllato dal gruppo e specializzato nella mozzarella per pizza destinata al canale professionale. Qui sono stati messi sul tavolo altri 5 milioni di euro per sostenere una crescita che ha portato i ricavi a 25 milioni.

La strada intrapresa da Nonno Nanni riflette una tendenza più ampia nel settore alimentare italiano: la ricerca continua di prodotti nuovi, in grado di soddisfare un pubblico sempre più attento alla salute e alla qualità. Ma, avvertono gli esperti, la vera sfida sarà crescere senza perdere il legame con la tradizione artigianale che ha reso celebre il marchio.

A Treviso, in via Postumia, la famiglia Lazzarin continua a lavorare fianco a fianco. Otto nipoti in azienda, quasi ottant’anni di storia e uno sguardo fisso sul futuro del lactose free made in Italy.

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