Il 3 novembre 2014, Bologna ha ospitato un evento imperdibile per gli amanti del vino: una degustazione dedicata ai grandi rossi delle Langhe e del Roero, con un focus particolare sul pregiato vitigno Nebbiolo. Questo vitigno, simbolo dell’enologia piemontese, è alla base di alcuni dei vini più celebri al mondo, come il Barolo e il Barbaresco, che rappresentano l’eccellenza della tradizione vinicola italiana.
L’Associazione Go Wine ha organizzato l’evento presso il Novotel Fiera di Bologna, un luogo che ha accolto un parterre di aziende vinicole rinomate, pronte a raccontare attraverso i loro vini le storie e le tradizioni di un territorio recentemente riconosciuto dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità. Questa certificazione ha accentuato l’importanza della regione, portando alla ribalta la qualità e la varietà dei vini prodotti qui.
Le aziende vinicole protagoniste
Tra le aziende partecipanti, troviamo nomi storici e rispettati nel panorama vinicolo:
- Boglietti Enzo e Bovio, entrambi di La Morra, noti per i loro Barolo eleganti e complessi.
- Bolmida Silvano, di Monforte d’Alba, che presenta vini che esprimono al meglio il terroir locale.
- Borgogno, uno dei più antichi produttori di Barolo, che porta avanti una filosofia di rispetto per la natura.
- Michele Chiarlo di Calamandrana, sinonimo di qualità e innovazione.
- Cascina Val del Prete, Demarie e Dosio Vigneti, attivi nella zona di Langa, che contribuiscono a rendere la serata un’opportunità per scoprire la varietà dei vini di Nebbiolo.
Il programma della serata
Il programma della serata prevedeva diverse fasi:
- Dalle 16.30 alle 18.30: degustazione riservata a giornalisti e operatori professionali del settore, come titolari di ristoranti, enoteche e distribuzione.
- Alle 18.30: conferenza di presentazione dell’evento, un’opportunità per discutere delle sfide e delle opportunità del settore vitivinicolo.
- Dalle 19.00 fino alle 22.00: degustazione aperta al pubblico, permettendo a tutti gli appassionati di vino di partecipare a un’esperienza unica.
Il costo per la degustazione del pubblico era accessibile, con un prezzo di € 18,00, mentre i soci di Go Wine e delle associazioni di settore potevano approfittare di tariffe scontate. Inoltre, chi decideva di associarsi a Go Wine direttamente al banco accredito della serata, poteva accedere gratuitamente all’evento.
Un viaggio sensoriale attraverso il Nebbiolo
L’evento non è stato solo un’occasione per degustare vini di alta qualità, ma anche un momento di confronto e di scambio culturale. Il Nebbiolo, che trova le sue radici nelle colline delle Langhe e del Roero, è molto più di un semplice vitigno: è un simbolo di un territorio, di una cultura e di una tradizione che affondano le loro radici in secoli di storia. La sua complessità e versatilità lo rendono perfetto per accompagnare una vasta gamma di piatti, dalla carne rossa ai formaggi stagionati, rendendolo un protagonista indiscusso della cucina piemontese.
Nella serata di Bologna, i partecipanti hanno potuto apprezzare non solo i vini, ma anche l’arte della vinificazione e l’impegno dei produttori nel preservare e valorizzare un patrimonio culturale unico. Ogni vino racconta una storia, quella della terra da cui proviene, delle tecniche utilizzate e della passione di chi lo produce. La degustazione è stata quindi un viaggio sensoriale attraverso i profumi e i sapori delle Langhe e del Roero, un invito a scoprire un mondo ricco di tradizioni e innovazioni.
Il Nebbiolo continua a rappresentare l’identità enologica del Piemonte, e eventi come quello svoltosi a Bologna sono fondamentali per promuovere e valorizzare questo straordinario vitigno. Con una crescente attenzione verso la sostenibilità e le pratiche agricole responsabili, il futuro del Nebbiolo appare luminoso, pronto a conquistare nuovi mercati e a far conoscere al mondo le meraviglie delle Langhe e del Roero. Grazie a iniziative come quella organizzata da Go Wine, la passione per il vino piemontese continua a crescere, coinvolgendo esperti del settore e appassionati, tutti desiderosi di scoprire e apprezzare la ricchezza dell’enologia italiana.