Nebbiolo di Valtellina: un viaggio nell’eleganza contemporanea di ViVa 2025

Nebbiolo di Valtellina: un viaggio nell'eleganza contemporanea di ViVa 2025

Nebbiolo di Valtellina: un viaggio nell'eleganza contemporanea di ViVa 2025

Redazione Vinamundi

12 Settembre 2025

La Valtellina, un affascinante angolo delle Alpi italiane, è un vero e proprio scrigno di tesori vinicoli. Con i suoi suoli unici, un clima favorevole e i caratteristici terrazzamenti, questa regione è famosa per il suo Nebbiolo Chiavennasca, un vitigno autoctono che produce vini di straordinaria qualità. Dal 6 all’8 settembre, Sondrio ha ospitato la prima edizione di “ViVa 2025”, un evento dedicato al Nebbiolo delle Alpi che ha messo in luce i produttori locali, custodi di una tradizione secolare.

un evento che celebra il nebbiolo

Organizzato dal Consorzio di Tutela dei Vini di Valtellina in collaborazione con la Strada del Vino e la Fondazione Provinea, l’evento ha offerto un’opportunità imperdibile per appassionati e professionisti del settore. I partecipanti hanno potuto immergersi nella cultura vinicola della Valtellina attraverso:

  1. Degustazioni di vini
  2. Incontri con produttori
  3. Visite guidate nei vigneti e nelle cantine
  4. Tour in e-bike

L’atmosfera conviviale di “ViVa Nebbiolo” ha animato la Piazza Campello di Sondrio, dove musica, cucina locale e calici di Nebbiolo hanno creato un’esperienza indimenticabile. Le degustazioni si sono svolte in quattro location storiche, come Palazzo Pretorio e Palazzo Sertoli, permettendo ai visitatori di esplorare non solo i vini, ma anche il patrimonio culturale della zona.

il nebbiolo chiavennasca protagonista

Durante l’evento, il Nebbiolo Chiavennasca è stato il protagonista indiscusso, con la partecipazione di 38 cantine e oltre 140 etichette in degustazione. I visitatori hanno potuto scoprire le varie denominazioni, tra cui:

  • Valtellina Superiore
  • Sforzato di Valtellina
  • Rosso di Valtellina DOC
  • Alpi Retiche IGT

Un momento clou è stato rappresentato dal ristorante “Il Poggio”, dove si sono tenute degustazioni in anteprima della nuova annata 2023, accompagnate da un volo panoramico in elicottero per ammirare le terrazze vinicole dall’alto.

l’importanza della tradizione

Mamete Prevostini, presidente del Consorzio Tutela Vini Valtellina, ha evidenziato l’importanza di eventi come “ViVa 2025” per valorizzare il lavoro dei produttori e la qualità dei vini della regione. Ha espresso il desiderio che i partecipanti potessero tornare a casa con una comprensione più profonda del Nebbiolo Chiavennasca e delle sfide che affrontano i viticoltori. Marco Fay, vicepresidente e proprietario dell’omonima cantina, ha parlato della bellezza e della fragilità del paesaggio viticolo valtellinese, sottolineando l’importanza di preservare le tradizioni legate ai terrazzamenti.

L’evento ha visto anche la partecipazione di Luca Faccinelli, presidente della Fondazione Provinea, che ha condiviso la sua storia d’amore per il territorio, evidenziando l’importanza dei terrazzamenti per la produzione vinicola. Con duemilacinquecento chilometri di terrazzamenti, la Valtellina rappresenta un’opera significativa nella viticoltura alpina.

In conclusione, “ViVa 2025” ha messo in risalto le potenzialità del Nebbiolo Chiavennasca e delle cantine valtellinesi, invitando tutti a scoprire un mondo di qualità e passione, dove la tradizione si sposa con l’innovazione.

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