Sant’Agata dei Goti, 16 novembre 2025 – Solo 100 bottiglie di Aglianico e Falanghina, con un’etichetta firmata dall’artista David Atkinson, sono state messe in commercio dalla storica famiglia Mustilli per celebrare l’elezione di Bill De Blasio a sindaco di New York. Un gesto nato nel cuore del Sannio, per rendere omaggio alle radici italiane di De Blasio, originario proprio di questo borgo campano.
Un’etichetta che racconta una storia
Non è un caso la scelta di dedicare una edizione limitata ai due vini simbolo di Sant’Agata dei Goti: l’Aglianico e la Falanghina. La famiglia Mustilli, viticoltori da cinque generazioni, ha voluto così intrecciare la propria storia a quella degli emigranti italiani che, come gli antenati di De Blasio, lasciarono queste terre per gli Stati Uniti. L’etichetta, disegnata da David Atkinson, illustratore noto anche per i suoi lavori per la Regina Elisabetta, mostra il centro storico del paese che si trasforma in Mulberry Street, la strada simbolo della Little Italy newyorkese degli anni Venti.
“Produciamo vino qui a Sant’Agata da generazioni e celebrare De Blasio con una nostra bottiglia è stato naturale”, spiega Paola Mustilli, che guida l’azienda insieme alla sorella Anna Chiara. “Con questa bottiglia volevamo ricordare il viaggio fatto dai suoi antenati, quando lasciarono questo piccolo paese del Sud per cercare fortuna in America”.
De Blasio torna alle sue radici
Le prime due magnum della serie sono arrivate a New York subito dopo il suo insediamento da sindaco, nel 2014. Solo ora, però, De Blasio ha potuto ricambiare il gesto. Durante il suo viaggio in Campania, ha scelto di visitare Sant’Agata dei Goti per incontrare la famiglia Mustilli e ringraziarla di persona. Un momento che ha riacceso il legame tra la comunità locale e la diaspora italoamericana.
“È stato un incontro molto emozionante”, racconta Paola Mustilli. “Abbiamo parlato di famiglia, di storie e di ricordi, brindando con un vino che porta con sé la memoria di questo territorio”. “De Blasio si è soffermato a lungo sull’etichetta”, aggiunge, “ricordando le storie che sua nonna gli raccontava su Mulberry Street, il quartiere dove è cresciuto”.
Un tributo al territorio e al vino
L’Aglianico e la Falanghina di questa edizione sono il frutto del lavoro di Leonardo Mustilli, che ha contribuito a riscoprire e valorizzare i vitigni autoctoni del Sannio. La produzione è volutamente limitata – appena 100 bottiglie – per sottolineare il valore simbolico di questo progetto: non un’operazione commerciale, ma un omaggio alla memoria e al legame tra due mondi lontani.
La firma di Atkinson, illustratore britannico di fama internazionale nel mondo del vino, aggiunge prestigio all’iniziativa. La sua etichetta è un vero e proprio ponte visivo tra Sant’Agata dei Goti e New York, e ha già catturato l’attenzione degli appassionati d’arte. “Volevamo un’immagine che parlasse sia agli italiani sia agli italoamericani”, spiega Anna Chiara Mustilli. “Un segno concreto di quel viaggio che tanti hanno compiuto”.
Un brindisi che supera l’oceano
Questa iniziativa della famiglia Mustilli arriva in un momento di rinnovato interesse per le radici italiane all’estero. Nel borgo sannita si respira un’atmosfera speciale: tra le strade acciottolate e le vecchie cantine, aumentano le visite di curiosi e discendenti di emigranti. “È come se il passato bussasse di nuovo alla porta”, racconta un abitante del centro storico.
Per De Blasio, tornare a Sant’Agata dei Goti è stato molto più di un atto ufficiale. “Qui c’è la mia storia”, avrebbe detto durante il brindisi con l’Aglianico. In quel calice, tra ricordi e futuro, si è raccolto il senso profondo di un viaggio che continua a unire due sponde dell’Atlantico.
