
Montecucco: un quarto di secolo di sostenibilità e vini straordinari
Il 30 maggio 2025, il Consorzio Tutela Vini Montecucco ha celebrato un traguardo significativo: il suo 25° anniversario. L’evento, tenutosi al Forum Bertarelli di Poggi del Sasso, in provincia di Grosseto, ha offerto un’importante piattaforma di discussione su temi cruciali come il cambiamento climatico, l’enoturismo e l’eccellenza vitivinicola del territorio. Intitolato “25 anni di Consorzio Montecucco: radici profonde, sostenibilità e sguardo al futuro”, questo incontro ha riunito istituzioni, produttori e ricercatori, sottolineando l’importanza di un approccio sostenibile nella viticoltura.
Un anniversario significativo
Il presidente del Consorzio, Giovan Battista Basile, ha aperto i lavori evidenziando come questo quarto di secolo rappresenti non solo una celebrazione, ma anche un momento di riflessione sulle sfide future della viticoltura. Basile ha annunciato che il Consorzio sta lavorando per aggiornare il disciplinare della DOC Montecucco, includendo nuove aree a maggiore altitudine sul Monte Amiata. Questo cambiamento è essenziale per affrontare i fenomeni di riscaldamento globale. Con oltre il 90% della produzione vitivinicola certificata come biologica, il Consorzio dimostra un forte impegno nella lotta contro il cambiamento climatico. Inoltre, tutte le aziende associate sono pronte ad accogliere enoturisti, evidenziando l’attenzione per l’ospitalità e la sostenibilità del territorio.
Le origini della denominazione
Un momento toccante dell’incontro è stato l’intervento di Leonardo Salustri, uno dei fondatori della DOC Montecucco. Salustri ha ripercorso la storia della denominazione, nata negli anni ‘90 grazie alla visione di alcuni viticoltori e al supporto del professor Giancarlo Scalabrelli. Questo percorso pionieristico ha portato alla creazione di un vigneto sperimentale con oltre 400 biotipi autoctoni, un patrimonio viticolo che rappresenta ancora oggi un punto di riferimento per la genetica del Sangiovese amiatino.
Stefano Alessandri, primo presidente del Consorzio dal 2000 al 2006, ha condiviso la sua esperienza sull’evoluzione del Consorzio, che ha portato al riconoscimento della DOCG Montecucco Sangiovese nel 2011 e all’incarico erga omnes nel 2015. Questi riconoscimenti hanno consolidato l’identità del Montecucco come zona vitivinicola di eccellenza.
Ricerca e sostenibilità: il futuro del Montecucco
Durante il convegno, esperti hanno discusso l’importanza della ricerca scientifica e di un approccio sostenibile nella viticoltura del Montecucco. L’agronomo Giuliano Guerrini, rappresentante di ColleMassari, ha presentato la “Selezione Poggi del Sasso”, un progetto volto a valorizzare il profilo genetico del Sangiovese locale attraverso l’uso di viti centenarie e franche di piede. Questa iniziativa si inserisce in un contesto di crescente attenzione verso pratiche viticole che rispettano l’ambiente e promuovono la biodiversità.
Claudio D’Onofrio, docente all’Università di Pisa, ha condiviso dati che evidenziano la necessità di spostare le vigne a quote più elevate come strategia di adattamento al cambiamento climatico. Queste pratiche innovative possono migliorare la qualità dei vini e rappresentano un passo fondamentale verso una viticoltura più resiliente.
Il biologico ha avuto un ruolo centrale anche nell’intervento di Tommaso Furzi, rappresentante di Spevis, e di Patrizia Chiari, che ha presentato il progetto Biopass di Tenuta l’Impostino. Questo studio sulla biodiversità viticola si basa su indicatori scientifici tracciabili e coinvolge collaborazioni con università e fondazioni italiane, rafforzando l’idea che la viticoltura sostenibile possa andare di pari passo con la ricerca scientifica.
Montecucco come modello di biodistretto
A chiudere il convegno è stato Francesco Benedetti, presidente del Biodistretto del Montecucco. Benedetti ha sottolineato l’importanza dell’approccio biologico come motore di coesione economica e sociale nel territorio. “Non è solo una certificazione – ha affermato – ma un vero patto tra comunità, aziende e istituzioni per un futuro condiviso.” Questo concetto di comunità è fondamentale per il successo del biodistretto, che conta 68 aziende associate e oltre 500 ettari di vigneti, producendo più di un milione di bottiglie all’anno.
La celebrazione del 25° anniversario del Consorzio Montecucco non è solo un momento di riflessione, ma un forte segnale che il mondo della viticoltura è in continua evoluzione. Con radici profonde, un impegno costante verso la sostenibilità e una visione chiara per il futuro, Montecucco si conferma come una realtà vitale e dinamica nel panorama vitivinicolo italiano. La sinergia tra tradizione e innovazione rappresenta il vero valore aggiunto di questo territorio, che continua a scrivere la sua storia nel segno della qualità e della sostenibilità.