Poggio del Sasso (GR), 19 novembre 2025 – È nato ufficialmente il Distretto biologico del Montecucco, il decimo in Toscana. La cerimonia si è tenuta il 20 settembre al Forum Fondazione Bertarelli, proprio a Poggio del Sasso, nel cuore della provincia di Grosseto. Dietro questa iniziativa, che vede il sostegno della Regione Toscana e di molti attori locali, c’è la voglia di valorizzare un territorio con radici agricole profonde, puntando a uno sviluppo che rispetti l’ambiente e sostenga le comunità.
Toscana, al top nel biologico
Con il nuovo Distretto biologico del Montecucco, la Toscana conferma la sua leadership nel settore del biologico. Secondo i dati ISMEA diffusi a ottobre, oltre il 37,5% della superficie agricola della regione è coltivata con metodi biologici. È un dato che supera di gran lunga la media nazionale, ferma al 19,8%. Anche le aziende biologiche in Toscana sono quasi il doppio rispetto al resto d’Italia: rappresentano il 13,3% del totale contro il 7,4% nazionale. “Un risultato di cui siamo fieri, frutto del lavoro di tanti agricoltori e amministratori”, ha detto Stefania Saccardi, vicepresidente e assessora all’agroalimentare della Regione Toscana, presente all’evento insieme a Francesco Saverio Benedetti, presidente del distretto, e ai sindaci dei Comuni interessati.
Montecucco, un territorio che punta su biodiversità e qualità
Il nuovo Distretto biologico di Montecucco copre sette Comuni: Cinigiano, Civitella Paganico, Arcidosso, Castel del Piano, Seggiano, Roccalbegna e Campagnatico. Qui più del 56% della terra coltivata segue i criteri del biologico, un dato tra i migliori in Italia. Otto aziende agricole – ColleMassari, Salustri, L’Impostino, Franci, Podere dei Fiori, La Pollinosa, Le Colline Amiatine e Podere Ciuffoni – hanno dato vita al distretto e ne sono la spina dorsale. “Il nostro obiettivo è difendere la biodiversità e garantire prodotti di qualità”, ha raccontato Benedetti. Vino, olio extravergine d’oliva, miele, farine e prodotti animali sono le eccellenze che portano il marchio Montecucco sulle tavole di casa nostra e all’estero.
Sostenibilità e inclusione al centro del progetto
Il progetto ha il sostegno di Regione Toscana, Distretto rurale della Toscana del sud e delle principali organizzazioni agricole come CIA, Coldiretti e Unione Agricoltori Montecucco. Le aziende che aderiscono devono assicurare almeno il 30% della produzione certificata biologica. Il logo del distretto comparirà sulle etichette per dare ai consumatori una garanzia chiara di qualità e trasparenza. “Vogliamo che il nostro territorio sia conosciuto non solo per i prodotti, ma anche come esempio di sostenibilità”, ha sottolineato Saccardi.
Guardando avanti: obiettivi chiari e ambiziosi
Il Distretto biologico di Montecucco ha già messo sul tavolo una serie di obiettivi concreti per il futuro. Tra questi, rafforzare la presenza nelle fiere di settore, organizzare corsi per gli agricoltori e lanciare campagne di comunicazione per i mercati esteri. Si punta anche ad attirare nuove aziende: diverse hanno già presentato domanda per entrare nel distretto. L’idea è creare una filiera locale forte, capace di portare valore a tutta la comunità. “Solo lavorando insieme possiamo lasciare un segno positivo e duraturo sull’ambiente e sulle persone”, ha ribadito Benedetti.
La Toscana dei distretti biologici cresce
Con Montecucco sono dieci i distretti biologici riconosciuti in Toscana: Fiesole (luglio 2021), Calenzano (ottobre 2022), Val di Cecina (giugno 2022), Montalbano (dicembre 2022), Chianti (gennaio 2023), Maremma Toscana (luglio 2023), Colline della Pia (febbraio 2024), Valli Senesi (luglio 2024), Valdarno di sopra (luglio 2024) e ora Montecucco (settembre 2024). Tutti sono iscritti nell’albo nazionale dei distretti biologici e nel Registro nazionale dei distretti del cibo.
La sfida ora è trasformare questa rete in un vero motore di sviluppo sostenibile per tutta la regione. Un cammino che parte dalla terra ma guarda lontano, unendo tradizione e innovazione.
