Milano Wine Week 2025: il futuro del vino italiano tra innovazione e nuove opportunità di mercato

Milano Wine Week 2025: il futuro del vino italiano tra innovazione e nuove opportunità di mercato

Milano Wine Week 2025: il futuro del vino italiano tra innovazione e nuove opportunità di mercato

Redazione Vinamundi

10 Ottobre 2025

Dal 4 al 12 ottobre 2025, Milano si è trasformata nella capitale del vino con l’attesissima Milano Wine Week, un evento che celebra l’eccellenza vitivinicola italiana. Durante questa manifestazione, NielsenIQ ha presentato a WiNeIQ i dati più recenti sul settore vitivinicolo, tracciando un quadro di un mercato in evoluzione che si sta adattando alle nuove esigenze dei consumatori. La tendenza è chiara: meno quantità, ma più valore, con un focus crescente su giovani e mercati globali.

Il mercato italiano: un comparto da 3,1 miliardi di euro

Nel 2025, il mercato del vino nel largo consumo in Italia ha raggiunto un valore di 3,1 miliardi di euro, con un incremento del +0,6% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, si è registrato un calo dei volumi di vendita, che si attestano a 733 milioni di litri, con una diminuzione del -1,8%. Sorprendentemente, il Sud Italia si è rivelato come l’area più dinamica, mostrando una crescita a valore del +5,3%. Questo segnale di vitalità è indicativo di un mercato che sta diventando sempre più attento alla qualità.

Le famiglie acquirenti di vino in Italia sono circa 21,8 milioni, coprendo l’84,6% del totale. La spesa media per famiglia si attesta sui 137 euro all’anno, corrispondente a circa due bottiglie al mese. Un dato interessante emerge dal segmento delle famiglie giovani, composte da individui tra i 30 e i 44 anni, che, nonostante un reddito medio-basso, mostrano una forte propensione all’acquisto di prodotti premium. Questo cambiamento è guidato in particolare dai millennials, i quali preferiscono esperienze di consumo legate al territorio e all’enoturismo, spostando il baricentro verso una “wine experience” più culturale e qualitativa.

Bollicine in crescita, vini bianchi protagonisti

Il 2025 ha confermato il ruolo trainante delle bollicine nel mercato del vino, con vendite che hanno raggiunto i 784 milioni di euro, segnando un aumento sia a valore (+1%) che a volume (+2,2%). I vini fermi, pur generando un fatturato di 2,3 miliardi di euro, hanno registrato un calo nei volumi:
1. -3,4% per i DOP (Denominazione di Origine Protetta)
2. -1,7% per gli IGP (Indicazione Geografica Protetta)

Al contrario, i vini bianchi si sono affermati come una delle categorie vincenti, rappresentando oggi il 29% del fatturato complessivo.

Fuori casa: un pilastro, ma la frequenza cala

Il consumo di vino nei locali resta un elemento strategico per il mercato italiano, con 438.000 esercizi attivi, tra cui 176.000 ristoranti e 150.000 bar. Nonostante la frequenza di visita ai locali sia prevista in calo del 6% nel 2026 a causa dell’aumento del costo della vita e delle nuove normative sul consumo di alcol alla guida, il vino continua a mantenere un ruolo fondamentale. Infatti, due italiani su cinque scelgono di bere vino quando escono, mostrando una crescente tendenza a spendere meglio. La fascia di prezzo media per bottiglia si colloca tra i 10 e i 20 euro, con un numero crescente di clienti disposti a pagare di più per un’esperienza di qualità.

L’aperitivo rimane un rituale sociale molto apprezzato, con l’85% dei consumatori che lo abbina al cibo e il 74% che predilige prodotti locali e artigianali. Inoltre, quattro consumatori su cinque sarebbero disposti a pagare un sovrapprezzo per un calice di vino di qualità superiore. Tra i gruppi demografici, le donne tra i 35 e i 54 anni sono quelle più coinvolte, mentre la Generazione Z (18-27 anni) continua a partecipare agli aperitivi, ma mostrando una preferenza per cocktail e birra.

Mercato globale: l’Italia consolida la leadership

Il mercato mondiale delle bevande ha raggiunto i 940 miliardi di dollari, con un incremento del +4%. In questo contesto, il vino continua a giocare un ruolo centrale, con una crescita guidata da valore e diversificazione dei canali, piuttosto che dai volumi. L’Italia si conferma leader nell’export, in particolare nel segmento degli spumanti, occupando il 40% della quota di mercato negli Stati Uniti. Gli Stati Uniti rimangono il principale partner commerciale italiano, seguiti da Francia e Germania, mentre si affacciano nuovi mercati strategici come l’America Latina, con un mercato da 2,3 miliardi di dollari, e la Cina, dove la digitalizzazione e il consumo fuori casa stanno favorendo una rapida espansione.

In questo scenario in continua evoluzione, il 2025 segna un punto di svolta per il vino italiano. I consumatori si orientano verso scelte più consapevoli e di qualità, con i giovani e i millennials che guidano una trasformazione culturale del settore. L’export continua a essere un pilastro fondamentale, con un focus su mercati emergenti come la Cina e l’America Latina, mentre la digitalizzazione e le nuove tendenze di consumo si affermano come leve strategiche per il futuro del vino italiano.

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