Michele Lauriola, un enologo originario del Gargano, ha recentemente ottenuto un grande traguardo al Mondial des Vins Extrêmes 2025, un concorso internazionale di prestigio che si è svolto in Valle d’Aosta. Quest’edizione, la XXXII, ha visto la partecipazione di ben 1001 etichette provenienti da 17 paesi, tutte pronte a sfidarsi per la qualità dei loro vini. Lauriola ha rappresentato l’enologia italiana in modo straordinario, portando a casa tre medaglie d’oro per la cantina molisana Herero, di cui è l’enologo.
Riconoscimenti ottenuti
Tre vini in particolare hanno brillato durante il concorso:
- Tintilia “Herero.16” (annata 2021) – Gran Medaglia d’Oro
- Tintilia “Primaclasse” (annata 2021) – Medaglia d’Oro
- “San Mercurio” (annata 2022) – Medaglia d’Oro
Questi risultati non solo celebrano il lavoro di Lauriola, ma evidenziano anche l’importanza della viticoltura eroica praticata in territori difficili come quelli montani.
L’importanza della viticoltura estrema
Il Mondial des Vins Extrêmes è un concorso unico, dedicato esclusivamente alla viticoltura praticata in condizioni ambientali sfidanti. Organizzato dal CERVIM (Centro di Ricerca, Studi e Valorizzazione per la Viticoltura Montana), il concorso riceve il riconoscimento del Ministero delle Politiche Agricole. Utilizzando la scheda ufficiale della Union Internationale des Œnologues, la competizione assicura un giudizio professionale e imparziale.
L’obiettivo principale è promuovere e tutelare le produzioni di piccole aree vitivinicole, che si distinguono per storia, tradizione e biodiversità. L’edizione del 2025 ha visto la collaborazione con l’Associazione Italiana Sommelier Valle d’Aosta e ha ricevuto il patrocinio dell’OIV – Organisation Internationale de la Vigne et du Vin. Questo contesto di supporto evidenzia l’importanza del settore vinicolo nella promozione del territorio e della cultura locale.
Michele Lauriola: un ambasciatore dei vini di montagna
Michele Lauriola è conosciuto per il suo impegno nella valorizzazione dei vini di montagna e per la sua partecipazione come giudice in vari concorsi internazionali. La sua visione tecnica e culturale ha contribuito a elevare il profilo della viticoltura italiana. La cantina Herero, sotto la sua guida, è un esempio di come produrre vini di alta qualità anche in condizioni estreme. La varietà Tintilia, autoctona del Molise, è rinomata per la sua versatilità e per la capacità di esprimere le caratteristiche uniche del territorio.
In un panorama vinicolo competitivo, il successo di Michele Lauriola e della cantina Herero rappresenta un faro di speranza. La sua dedizione e approccio scientifico non solo hanno portato riconoscimenti, ma hanno anche messo in luce la ricchezza del patrimonio vitivinicolo italiano, in particolare quello delle aree montane. La vittoria al Mondial des Vins Extrêmes non è solo un trionfo personale, ma un riconoscimento che eleva l’intero settore vitivinicolo italiano, dimostrando che anche le piccole cantine possono competere a livello internazionale grazie a passione, competenza e rispetto per la tradizione.
