Manetti: il futuro del Consorzio Vino Chianti Classico è nelle sue mani

Manetti: il futuro del Consorzio Vino Chianti Classico è nelle sue mani

Manetti: il futuro del Consorzio Vino Chianti Classico è nelle sue mani

Redazione Vinamundi

2 Agosto 2025

Il 9 settembre 2024 segna un momento cruciale per il Consorzio Vino Chianti Classico, con la riconferma di Giovanni Manetti alla presidenza per la terza volta. Questo nuovo mandato triennale coincide con il centenario della denominazione, rappresentando un’importante continuità per un ente che ha saputo evolversi e crescere sotto la sua direzione. La leadership di Manetti è fondamentale per il futuro del Chianti Classico, un vino che incarna tradizione e innovazione.

La carriera di Giovanni Manetti

Nato nel 1963 nella zona chiantigiana, Manetti è il proprietario dell’azienda vitivinicola Fontodi, situata a Panzano. La sua carriera nel mondo del vino è iniziata molto prima della sua prima elezione a presidente nel 2018. Ecco alcune tappe salienti del suo percorso:

  1. Membro del Consiglio di Amministrazione del Consorzio dal 1992.
  2. Vice Presidente dal 2012.
  3. Riconfermato presidente nel 2021.

Questa lunga esperienza gli ha conferito una profonda conoscenza delle dinamiche del settore vitivinicolo, rendendolo una figura di riferimento per viticoltori, vinificatori e imbottigliatori.

Successi sotto la guida di Manetti

Sotto la guida di Manetti, il Chianti Classico ha visto un notevole incremento della sua notorietà e prestigio a livello nazionale e internazionale. Tra i successi più significativi del suo primo mandato si possono citare:

  • Introduzione delle UGA (Unità Geografiche Aggiuntive) nel disciplinare di produzione, un passo cruciale per valorizzare l’autenticità del Chianti Classico.
  • Aumento della percentuale minima di uve Sangiovese per la tipologia Gran Selezione, passata dall’80 al 90%, con divieto di utilizzare vitigni internazionali.

Questi cambiamenti hanno contribuito a garantire un prodotto sempre più rappresentativo del territorio, migliorando il posizionamento del Chianti Classico sui mercati globali.

Il futuro del Chianti Classico

Nel programma del prossimo triennio, il Consorzio si concentrerà su iniziative fondamentali per il futuro della denominazione. Tra queste, spicca il riconoscimento UNESCO per il Chianti Classico come paesaggio culturale. Questo progetto non solo valorizza il vino, ma tutela anche il paesaggio e la cultura agricola circostante. La candidatura UNESCO è vista come un’opportunità per attrarre turisti e appassionati di vino, contribuendo a rafforzare l’economia locale.

Inoltre, il Consorzio sta sviluppando un protocollo di sostenibilità per garantire un futuro migliore alla denominazione. Le iniziative in corso includono:

  1. Ricerca agronomica per affrontare i cambiamenti climatici.
  2. Promozione di pratiche viticole ecologiche.

Questi sforzi mirano a preservare il patrimonio vinicolo per le generazioni future, mantenendo alta la qualità e l’immagine del Chianti Classico.

Il Consiglio di Amministrazione, eletto il 27 giugno 2024, è composto da rappresentanti di diverse realtà vitivinicole, ognuno con una propria visione e obiettivi. La diversità di competenze favorisce un dibattito costruttivo e decisioni che riflettono l’interesse collettivo della filiera.

Il Chianti Classico, con il suo iconico Gallo Nero come simbolo, rappresenta non solo un vino, ma un intero patrimonio culturale e paesaggistico. La storia del Consorzio, iniziata nel 1924 con 33 fondatori visionari, continua a evolversi sotto la guida di Manetti, il cui impegno e passione per il settore sono evidenti. La sfida per il futuro è quella di affrontare le sfide del mercato globale e le pressioni ambientali, celebrando un centenario ricco di tradizione e innovazione.

Change privacy settings
×