
Maido conquista il primo posto: scopri i ristoranti italiani nella lista dei 50 migliori del mondo 2025
La cerimonia di premiazione del World’s 50 Best Restaurants 2025 si è svolta al Lingotto Fiere di Torino, attirando l’attenzione di esperti gastronomici, chef e appassionati di cucina da tutto il mondo. Questo evento prestigioso è un punto di riferimento nel panorama culinario internazionale, celebrando i migliori talenti gastronomici provenienti da 22 regioni in cinque continenti. Quest’anno, il ristorante Maido, situato a Lima in Perù, ha conquistato il primo posto grazie alla sua innovativa cucina “nikkei”, una fusione di sapori giapponesi e latinoamericani che ha catturato il palato di molti.
Maido: un trionfo di cultura e gusto
Il Maido, gestito dallo chef Mitsuharu ‘Micha’ Tsumura, ha guadagnato il titolo di The World’s Best Restaurant 2025, succedendo al Disfrutar di Barcellona, ora nella Hall of Fame dei ristoranti di eccellenza. Questo ristorante è noto per la sua capacità di combinare tecniche culinarie giapponesi con ingredienti freschi e vivaci tipici del Perù, creando piatti che raccontano una storia di tradizione e innovazione. L’ospitalità calorosa del team, espressa attraverso l’accogliente saluto “Maido!”, accoglie gli ospiti in un ambiente dove ogni dettaglio è curato con attenzione.
Il menù degustazione del Maido è un viaggio attraverso oltre dieci portate che celebrano i migliori ingredienti locali, scelti in base alla stagionalità. Ogni piatto è una manifestazione di creatività, riflettendo non solo la cultura gastronomica peruviana, ma anche le radici giapponesi dello chef Tsumura. La scelta di ingredienti freschi e la passione per la cucina sono evidenti in ogni morso, rendendo l’esperienza al Maido unica e indimenticabile.
Ristoranti italiani in classifica
La classifica dei World’s 50 Best Restaurants 2025 ha visto una forte rappresentanza italiana, con sei ristoranti che si sono distinti per la loro eccellenza culinaria:
- Lido 84 di Gardone Riviera – 16° posto
- Reale di Castel di Sangro – 18° posto
- Atelier Moessmer Norbert Niederkofler di Brunico – 20° posto
- Le Calandre di Rubano – 31° posto
- Piazza Duomo di Alba – 32° posto
- Uliassi di Senigallia – 43° posto
L’Atelier Moessmer, in particolare, è rinomato per il suo approccio innovativo alla cucina altoatesina, combinando ingredienti locali con tecniche moderne. Questi ristoranti dimostrano la ricchezza e la varietà della cucina italiana contemporanea, confermando l’eccellenza dell’arte culinaria italiana anche a livello internazionale.
Premi speciali e riconoscimenti
Oltre alla classifica principale, la cerimonia ha assegnato diversi premi speciali. Il ristorante Potong di Bangkok ha ricevuto l’Highest New Entry Award, certificando la sua rapida ascesa nel panorama gastronomico mondiale. L’Highest Climber Award, sponsorizzato da Lee Kum Kee, è andato al ristorante Ikoyi di Londra, che ha saputo scalare posizioni nella classifica grazie alla sua proposta culinaria innovativa.
Massimo Bottura, celebre chef del ristorante Osteria Francescana di Modena, e la moglie Lara Gilmore hanno ricevuto il Woodford Reserve Icon Award, un riconoscimento per il loro contributo alla gastronomia e alla cultura culinaria. La premiazione ha visto anche Maxime Frédéric, di Parigi, aggiudicarsi il titolo di The World’s Best Pastry Chef Award 2025, un premio che celebra l’eccellenza nella pasticceria.
In un’ottica di sostenibilità, il ristorante Celele di Cartagena ha vinto il Sustainable Restaurant Award, evidenziando l’importanza di pratiche culinarie responsabili e rispettose dell’ambiente. Infine, Mohamed Benabdallah dell’Asador Etxebarri in Spagna ha ricevuto il titolo di The World’s Best Sommelier Award 2025, mentre Albert Adrià dell’Enigma a Barcellona ha conquistato l’Estrella Damm Chefs’ Choice Award 2025, un premio conferito dai suoi colleghi.
La cerimonia di premiazione di quest’anno non solo celebra l’eccellenza gastronomica, ma rappresenta anche un’opportunità per riflettere sull’evoluzione della cucina a livello globale. I ristoranti premiati non sono solo luoghi dove mangiare, ma veri e propri centri culturali che promuovono la convivialità e l’arte della cucina. Con il Maido in cima alla classifica, il mondo della gastronomia guarda al futuro, pronto a scoprire nuove tendenze e innovazioni che continueranno a deliziare i palati di tutto il mondo.